È finito l’incubo di Marco Ragini
L’ex tecnico del Locarno non figura tra coloro per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio
laRegione6 Jul 2015Di Marco Marelli
È terminato l’incubo del calcioscommesse per Marco Ragini, allenatore del Locarno durante il girone di ritorno dello scorso campionato di Promotion League (poi non confermato). Il suo nome non c’è nella lista di coloro per i quali il procuratore di Cremona Roberto di Martino, dopo oltre quattro anni di indagini, ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio. Il provvedimento ai diretti interessati arriverà a giorni, in quanto sono necessari tempi tecnici dovuti a procedure informatiche, ma secondo nostre informazioni sono oltre cento i calciatori, ex giocatori, allenatori – fra cui il “ct” della nazionale azzurra Antonio Conte –, e dirigenti per i quali di Martino ha chiesto il rinvio a giudizio. E tra questi non c’è Marco Ragini, che si è sempre dichiarato estraneo al calcio malato e il cui nominativo figura nella lista per i quali il “pm” ha chiesto l’archiviazione, per manifesta mancanza di elementi probatori. I fatti contestati a Ragini erano riferiti al periodo in cui l’allenatore sammarinese era preparatore atletico del Bellinzona e per i quali era finito nel girone infernale del calcio scommesse. A Ragini sembra dunque aver giocato un brutto scherzo la conoscenza di Almir Gegic, Matteo Gritti e Mauro Bressan. Calciatori del Chiasso e del Bellinzona che Ragini aveva conosciuto e frequentato per motivi professionali. C’è poi Hriystian Ilievski, il capo degli zingari, che teneva i contatti con il gruppo dei singaporiani. Gruppo che finanziava le combine. Il reato associativo è contestato a una trentina di indagati fra cui l’ex calciatore Giuseppe Signori e i suoi commercialisti Manlio Bruni e Francesco Giannone, che devono rispondere del reato di riciclaggio per i soldi trovati in una banca di Lugano
È finito l’incubo di Marco Ragini
L’ex tecnico del Locarno non figura tra coloro per i quali è stato chiesto il rinvio a giudizio
laRegione6 Jul 2015Di Marco Marelli
È terminato l’incubo del calcioscommesse per Marco Ragini, allenatore del Locarno durante il girone di ritorno dello scorso campionato di Promotion League (poi non confermato). Il suo nome non c’è nella lista di coloro per i quali il procuratore di Cremona Roberto di Martino, dopo oltre quattro anni di indagini, ha depositato la richiesta di rinvio a giudizio. Il provvedimento ai diretti interessati arriverà a giorni, in quanto sono necessari tempi tecnici dovuti a procedure informatiche, ma secondo nostre informazioni sono oltre cento i calciatori, ex giocatori, allenatori – fra cui il “ct” della nazionale azzurra Antonio Conte –, e dirigenti per i quali di Martino ha chiesto il rinvio a giudizio. E tra questi non c’è Marco Ragini, che si è sempre dichiarato estraneo al calcio malato e il cui nominativo figura nella lista per i quali il “pm” ha chiesto l’archiviazione, per manifesta mancanza di elementi probatori. I fatti contestati a Ragini erano riferiti al periodo in cui l’allenatore sammarinese era preparatore atletico del Bellinzona e per i quali era finito nel girone infernale del calcio scommesse. A Ragini sembra dunque aver giocato un brutto scherzo la conoscenza di Almir Gegic, Matteo Gritti e Mauro Bressan. Calciatori del Chiasso e del Bellinzona che Ragini aveva conosciuto e frequentato per motivi professionali. C’è poi Hriystian Ilievski, il capo degli zingari, che teneva i contatti con il gruppo dei singaporiani. Gruppo che finanziava le combine. Il reato associativo è contestato a una trentina di indagati fra cui l’ex calciatore Giuseppe Signori e i suoi commercialisti Manlio Bruni e Francesco Giannone, che devono rispondere del reato di riciclaggio per i soldi trovati in una banca di Lugano