Traffico, movida e dehors
non si può proprio fare niente?

risponde Luciano Fontana

(Solinas)
shadow

Caro direttore,
quasi novantenne, uso i mezzi e cammino con difficoltà, non solamente per l’età. I dehors sono i nuovi veri padroni dei marciapiedi. A Milano non esistono più per i pedoni; sono occupati da dehors, parzialmente anche da biciclette, moto e automobili in sosta selvaggia. Ma i dehors strabordano; nati come necessità ai tempi del Covid per compensare la perdita di avventori dei ristoranti a causa delle ridotte distanze imposte fra i tavoli e fra i clienti stessi, sono ora un abuso per numero, durata e dimensioni. Da spazi ridotti a spazi raddoppiati o quasi! I contributi per l’uso del suolo pubblico non giustificano il limitare preponderante della deambulazione, base naturale del movimento personale. Lobby protetta? Ristoranti, balneari, taxisti….
Roberto Sisti

Caro Sisti,
A me piacciono molto le città con strade e piazze dedicate ai pranzi e alle cene all’aperto, agli incontri davanti a un aperitivo, alla possibilità insomma di vedersi e stare insieme. Sono molto belle e attraenti anche per i turisti; e le nostre città ne hanno tantissimi in visita. Detto questo, ha perfettamente ragione: abbiamo esagerato. Quella che era una misura d’emergenza si è trasformata nella normalità disordinata che penalizza tutti gli altri cittadini: quasi impossibile passeggiare liberamente e parcheggiare o aprire le finestre senza il rumore della movida notturna. Alcuni dehors sono stati perfino abbandonati senza essere utilizzati; restano però lì in attesa che qualcuno ordini di rimuoverli. I tavoli all’aperto hanno dato un altro colpo alla vivibilità di città già assediate dal traffico e povere di servizi pubblici efficaci, corsie protette per biciclette, monopattini e pedoni. Senza contare la fatica che si fa a tenerle pulite e a diffondere quella buona educazione che impedisca di avere marciapiedi pieni di carte, mozziconi di sigarette e cacche di cani. Non voglio esagerare e vagheggiare modelli svizzeri ma qualcosa per evitare tutto questo dobbiamo farlo. E non richiederebbe neppure tanti di quei finanziamenti la cui assenza è spesso l’alibi per non fare niente.

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