- c/o Parrocchia S. Agrippina
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Matteo Malgioglio è nato nel 1973. Cresciuto a Militello in Val di Catania, ha conseguito nel 1992 il diploma di matu... moreMatteo Malgioglio è nato nel 1973. Cresciuto a Militello in Val di Catania, ha conseguito nel 1992 il diploma di maturità classica presso il Liceo-Ginnasio statale “B. Secusio” di Caltagirone.
Dopo gli studi liceali, ha seguito il corso di studi in lettere classiche, presso l’Università di Catania, conseguendo la laurea magistrale nel 1998, con tesi in archeologia medievale.
Alunno del Seminario Vescovile di Caltagirone dal 1996 al 2001, nel 2001 ha conseguito il baccellierato in teologia presso lo Studio Teologico "San Paolo" di Catania.
Nel 2003 è stato ordinato sacerdote.
Alunno dell’Almo Collegio Capranica dal 2002 al 2006, ha frequentato il corso di specializzazione in teologia biblica presso la Pontificia Università Gregoriana di Roma, conseguendo nel 2005 il grado accademico della licenza, e nel 2011 il grado del dottorato, con una tesi sul Vangelo di Matteo. Ha inoltre perfezionato i suoi studi, seguendo corsi di lingua e cultura presso l'Università Statale di Friburgo (2004) e il Seminario Teologico Ortodosso di Atene (2005), ottenendo relativi attestati di merito.
Sotto il profilo pastorale, ha ricoperto i seguenti incarichi: vicario parrocchiale di S. Michele Arcangelo e Spirito Santo in Grammichele; amministratore parrocchiale di S. Maria della Stella e S. Nicolò–SS. Salvatore in Militello; direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano; rettore del Seminario Diocesano; canonico primario del capitolo cattedrale; parroco di S. Domenico Savio in Scordia.
Sotto il profilo accademico, è stato docente di greco biblico presso la Pontificia Università Gregoriana; docente di esegesi biblica presso l'Istituto Superiore di Scienze Religiose "Mario Sturzo" di Piazza Armerina e l'Istituto Superiore di Scienze Religiose "San Luca" di Catania; titolare di alcuni seminari di ricerca presso lo Studio Teologico "San Paolo" di Catania.
Attualmente don Matteo Malgioglio è prevosto parroco della Collegiata di Sant'Agrippina a Mineo, responsabile della Scuola Teologica di Base "I. Marcinò" della Diocesi di Caltagirone, responsabile del Settore Biblico dell'Ufficio Catechistico Diocesano, segretario del Collegio dei Consultori Diocesano, membro dell'Ufficio di Presidenza del Consiglio Presbiterale Diocesano, membro della Commissione per gli Scrutini del Seminario Diocesano, membro della Commissione diocesana per l'arte sacra, membro del Comitato scientifico della collana di studi su fede, arte e tradizione "Quasi Oliva Speciosa" dell'Editore Bonfirraro, membro del Consiglio di Biblioteca del Circolo di Cultura "Luigi Capuana" di Mineo, socio dell'Associazione Biblica Italiana. All’insegnamento e al servizio pastorale unisce l'impegno per la ricerca e la divulgazione di temi biblici e di storia e archeologia del territorio. edit
Dopo un excursus sulle origini e la vicenda della comunità giudaica della terra feudale di Militello nel Val di Noto (Regno di Sicilia) nel XV secolo, l'autore presenta un inedito spaccato di vita quotidiana degli ebrei conversi o neofiti... more
Dopo un excursus sulle origini e la vicenda della comunità giudaica della terra feudale di Militello nel Val di Noto (Regno di Sicilia) nel XV secolo, l'autore presenta un inedito spaccato di vita quotidiana degli ebrei conversi o neofiti ("the former Jews") di Militello nei primi decenni del XVI secolo, attraverso la capillare lettura delle carte custodite negli archivi locali, con riferimento agli aspetti economici, sociali, familiari e alle iniziative repressive perpetrate contro di loro dai funzionari dell'Inquisizione spagnola, come le sanzioni pecuniarie per sospetti atti di "criptogiudaismo". Questo studio si pone in continuità con il lavoro di Nadia Zeldes sullo status degli ebrei conversi siciliani negli anni successivi all'Espulsione (1492), e integra col contributo dei documenti notarili custoditi negli archivi del territorio le informazioni note dai registri dell'Inquisizione Spagnola in Sicilia e da altre fonti del tempo. Attività economiche, presenza urbana, vita familiare, persecuzioni e trasformazioni identitarie di un gruppo sociale fra Medioevo e Modernità.
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In questo articolo l'autore offre una sintesi dei dati emersi dalla ricerca d'archivio circa la presenza ebraica nella terra feudale di Militello "in Val di Noto" fra XV e XVI secolo. Dall'arrivo dei primi immigrati ebrei alla costruzione... more
In questo articolo l'autore offre una sintesi dei dati emersi dalla ricerca d'archivio circa la presenza ebraica nella terra feudale di Militello "in Val di Noto" fra XV e XVI secolo. Dall'arrivo dei primi immigrati ebrei alla costruzione della sinagoga, dal decreto di espulsione allo sviluppo della locale declinazione del neofitismo e del criptogiudaismo, fino alle iniziative repressive dell'Inquisizione spagnola, Malgioglio permette di ricostruire un tassello inedito della complessa e lunga storia degli ebrei di Sicilia.
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In questo articolo l'autore riprende le informazioni disponibili sulla presenza ebraica a Militello in Val di Catania, e rimette al centro del dibattito le questioni ancora aperte sulle vicende della comunità, sui luoghi e sul destino... more
In questo articolo l'autore riprende le informazioni disponibili sulla presenza ebraica a Militello in Val di Catania, e rimette al centro del dibattito le questioni ancora aperte sulle vicende della comunità, sui luoghi e sul destino degli ebrei di Militello dopo l'editto di espulsione del 1492. Il confronto con le dinamiche delle altre giudecche di Sicilia, la rilettura dei rari documenti d'archivio e uno sguardo più attento al contesto ambientale, ha arricchito il quadro delle conoscenze, rimesso in discussione alcune opinioni e aperto nuove piste di ricerca.
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Una tomba a camera presso la chiesa di S. Maria la Vetere a Militello in Val di Catania presenta una iscrizione a caratteri greci arcaici. Nel suo contributo l'autore offre le coordinate generali di lettura del luogo, offrendo una ipotesi... more
Una tomba a camera presso la chiesa di S. Maria la Vetere a Militello in Val di Catania presenta una iscrizione a caratteri greci arcaici. Nel suo contributo l'autore offre le coordinate generali di lettura del luogo, offrendo una ipotesi di decifrazione dell'epigrafe. Secondo l'autore, l'iscrizione “fotografa” un momento interessante della complessa storia abitativa dell’area militellese in età antica, documentando la penetrazione dell’elemento ellenico in questa area geografica, e il graduale processo di convivenza e integrazione con l’elemento siculo preesistente, in un’epoca in cui i rapporti fra gli indigeni e i coloni greci non sembrano essere ostili (VII-VI sec. a.C.).
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In questo contributo, riflettendo su alcuni testi del Nuovo Testamento particolarmente significativi, l'autore traccia brevemente i principali lineamenti teologici della preghiera cristiana. Prestando 'attenzione ai principali tipi di... more
In questo contributo, riflettendo su alcuni testi del Nuovo Testamento particolarmente significativi, l'autore traccia brevemente i principali lineamenti teologici della preghiera cristiana. Prestando 'attenzione ai principali tipi di preghiera documentanti nel Nuovo Testamento, come la preghiera di "lode" e la preghiera di "richiesta", con le sue implicazioni ecclesiali, il presente studio inoltre mette in luce la dimensione comunitaria e "solidale" della preghiera nella vita cristiana.
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In questo contributo, prestando ascolto ai testi, con particolare riferimento a Dt 6,4, e riflettendo sulla forza pedagogica della loro testimonianza, vengono messi in evidenza gli aspetti principali del complesso quadro teologico del... more
In questo contributo, prestando ascolto ai testi, con particolare riferimento a Dt 6,4, e riflettendo sulla forza pedagogica della loro testimonianza, vengono messi in evidenza gli aspetti principali del complesso quadro teologico del monoteismo veterotestamentario. Lo studio si sofferma anche sulla dimensione teocentrica della fede biblica, della quale anche il cristianesimo è in gran parte debitore.
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Questo contributo offre uno studio della parabola del "servo spietato” (Mt 18,21-35) in chiave comunicativa. Nell’articolo vengono messe in evidenza le spinte operative del testo, con uno sguardo alle sfumature teologiche. La parabola... more
Questo contributo offre uno studio della parabola del "servo spietato” (Mt 18,21-35) in chiave comunicativa. Nell’articolo vengono messe in evidenza le spinte operative del testo, con uno sguardo alle sfumature teologiche. La parabola appare come la trasposizione narrativa della quinta petizione del "Padre nostro", e rappresenta il momento in cui si fa più esplicito lo sforzo dell’autore di accompagnare il lettore verso la comprensione di un tema a lui molto caro: la misericordia di Dio. Parlare di misericordia e di perdono per Matteo significa guardare alla relazione col fratello nella prospettiva orizzontale della vita ecclesiale, e in quella verticale del rapporto con Dio, alla luce della morte espiatrice di Gesù.
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Attraverso l’analisi dello stile decorativo di un frammento architettonico, emerso nel corso della campagna di scavi condotta nel 1986 dalla Soprintendenza di Siracusa nella chiesa di S. Maria la Vetere, nel comune ibleo di Militello in... more
Attraverso l’analisi dello stile decorativo di un frammento architettonico, emerso nel corso della campagna di scavi condotta nel 1986 dalla Soprintendenza di Siracusa nella chiesa di S. Maria la Vetere, nel comune ibleo di Militello in Val di Catania, l’autore dà spessore scientifico all’ipotesi, per secoli dibattuta dalla storiografia locale, secondo cui la fondazione della chiesa di S. Maria della Stella (distrutta dal terremoto del 1693, e oggi detta “la Vetere”) vada inquadrata nella politica di gestione del territorio da parte dei Normanni dopo la conquista della Sicilia araba. Le conclusioni del saggio diventano rilevanti anche per comprendere le origini della stessa città di Militello, il cui profilo di insediamento normanno – come dimostra Malgioglio – appare così maggiormente definito.
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Nel Vangelo di Matteo Gesù è presentato come il «Messia». Ma quale figura messianica è presupposta nel lettore di Matteo e come viene ridefinita? Per rispondere a queste domande Malgioglio interroga i capitoli 14‒17 di Matteo, nei quali... more
Nel Vangelo di Matteo Gesù è presentato come il «Messia». Ma quale figura messianica è presupposta nel lettore di Matteo e come viene ridefinita? Per rispondere a queste domande Malgioglio interroga i capitoli 14‒17 di Matteo, nei quali individua uno snodo fondamentale della teologia narrativa del Primo Vangelo. Prestando attenzione alla concatenazione dei vari reparti, e alla rilevanza comunicativa della composizione, l’Autore riapre il controverso dibattito su questa sezione dell’opera. Il frutto di questo sforzo è una ipotesi promettente, che consente di giungere a una più adeguata comprensione della figura messianica di Gesù.