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Bernardo Tasso, Torquato Tasso, Filologia Italiana Letteratura Italiana del Rinascimento, Accademia dei Lincei, Lincei nobility of rome early modern science, Epistolary literature, and 5 moreItalian Studies, Epic poetry, Italian Renaissance literature, Classical Reception Studies, and Italian Literature edit
Il contributo intende indagare la trama di rapporti tra l’Accademia degli Intronati di Siena e l’Accademia dei Sereni di Napoli, delle quali Ferrante Sanseverino fu illustre aggregato. L’analisi dell’attività e delle relazioni tra... more
Il contributo intende indagare la trama di rapporti tra l’Accademia degli Intronati di Siena e l’Accademia dei Sereni di Napoli, delle quali Ferrante Sanseverino fu illustre aggregato. L’analisi dell’attività e delle relazioni tra intellettuali che fanno da vettore tra i due sodalizi porterà ad approfondire l’impegno del principe di Salerno nell’offrire sostegno a diverse realtà accademiche, in funzione di una politica culturale capace di esercitare pressione sul sistema imperiale.
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A partire dalle principali teorie sulla pratica del commento ai testi e dall’inquadramento offerto dagli studi specifici sui libri di lettere nel Cinquecento, l’intervento intende riflettere sull’esperienza concreta di commento al primo... more
A partire dalle principali teorie sulla pratica del commento ai testi e dall’inquadramento offerto dagli studi specifici sui libri di lettere nel Cinquecento, l’intervento intende riflettere sull’esperienza concreta di commento al primo volume delle Lettere di Bernardo Tasso. Attraverso alcuni esempi si mostrerà come, nonostante la silloge tenda a svincolarsi dal piano referenziale per offrire un modello di scrittura affrancato dal presente – richiedendo quindi un commento attento esclusivamente agli aspetti stilistici, retorici e linguistici e ai rapporti intra- e intertestuali, con un minimo ragguaglio sul contesto, sui destinatari, sulle relazioni esibite in funzione della parallela costruzione di un ritratto esemplare –, i problemi sollevati su un piano microtestuale dalle singole lettere richiedano un approccio differente, sorretto dalla spigolatura documentaria. In questo senso, l’intreccio delle lettere della raccolta con fonti e documenti (epistolari e archivistici), anziché opporsi all’aspirazione monumentale del libro tassiano, diventa uno strumento essenziale per l’esegesi del testo, mostrandone il profondo radicamento nelle vicende storico-politiche e nelle dinamiche letterarie della prima metà del Cinquecento e costituendo una premessa fondamentale per la ricostruzione del profilo, biografico e intellettuale, di Bernardo Tasso.
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Il saggio presenta cinque autografi di Torquato Tasso, già noti alla bibliografia sette-ottocentesca ma successivamente dispersi tra collezioni private e passaggi nel mercato antiquario. L’attenzione alle vicende e al contesto dei... more
Il saggio presenta cinque autografi di Torquato Tasso, già noti alla bibliografia sette-ottocentesca ma successivamente dispersi tra collezioni private e passaggi nel mercato antiquario. L’attenzione alle vicende e al contesto dei documenti autografi, riemersi nelle ultime ricerche sulle carte tassiane, intende offrire un contributo agli studi sulle lettere di Torquato Tasso, approfondendo alcune questioni filologiche e interpretative.
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Il contributo intende ricostruire l’intreccio tra gli spostamenti geografici e la cronologia delle lettere della prima raccolta epistolare di Bernardo Tasso, dedicate alle «guerre d’Italia», databili dal 1525 al 1527. Attraverso il... more
Il contributo intende ricostruire l’intreccio tra gli spostamenti geografici e la cronologia delle lettere della prima raccolta epistolare di Bernardo Tasso, dedicate alle «guerre d’Italia», databili dal 1525 al 1527. Attraverso il riscontro con il carteggio di Francesco Guicciardini e altri documenti sarà approfondita, accanto alla più conosciuta prospettiva letteraria e retorica, una linea storico-documentaria che può arricchire la lettura critica del «libro di lettere» tassiano.
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Il saggio pubblica e commenta le lettere che compongono la corrispondenza di Bernardo Tasso con alcuni membri della casata dei Gonzaga, relativa all’invio nel febbraio 1532 dell’epitalamio composto per le nozze del duca di Mantova... more
Il saggio pubblica e commenta le lettere che compongono la corrispondenza di Bernardo Tasso con alcuni membri della casata dei Gonzaga, relativa all’invio nel febbraio 1532 dell’epitalamio composto per le nozze del duca di Mantova Federico II con Margherita Paleologo. Dall’intreccio con le lettere pubblicate da Tasso nella prima raccolta epistolare vengono in luce le trame dei rapporti con figure di intellettuali attive in area padano-veneta, fondamentali per la messa a punto della innovativa lirica sperimentale tassiana.
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Il saggio intende arricchire il quadro degli studi sulle lettere autografe di Bernardo Tasso, ponendosi come addizione al meritorio censimento dei documenti epistolari di mano tassiana presentato all’interno del progetto degli Autografi... more
Il saggio intende arricchire il quadro degli studi sulle lettere autografe di Bernardo Tasso, ponendosi come addizione al meritorio censimento dei documenti epistolari di mano tassiana presentato all’interno del progetto degli Autografi dei letterati italiani nel 2013. In una prima sezione, che raccoglie anche le segnalazioni di recenti contributi critici, sono descritte le testimonianze manoscritte non di rado rimaste prive di edizione, emerse da una rinnovata esplorazione di fondi archivistici e bibliotecari. Alle nuove acquisizioni sono affiancate sia alcune proposte di diversa interpretazione del materiale già noto, che contribuiscono a limitare il numero di autografi ritenuti dispersi, sia delle ipotesi di esclusione dalla compagine degli autografi epistolari tassiani di carte manoscritte apografe. Infine, un’ultima sezione riunisce le piste ancora da sviluppare sulla base delle attuali conoscenze bibliografiche, aprendo un margine per il continuo perfezionamento della recensio.
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Il contributo si sofferma sulle postille di Bernardo Tasso alle Epistolae di Platone, conservate sui margini dell’esemplare dell’Opera omnia, con traduzione e commento di Marsilio Ficino, custodito nel fondo barberianiano della Biblioteca... more
Il contributo si sofferma sulle postille di Bernardo Tasso alle Epistolae di Platone, conservate sui margini dell’esemplare dell’Opera omnia, con traduzione e commento di Marsilio Ficino, custodito nel fondo barberianiano della Biblioteca Apostolica Vaticana (Stamp. Barb. Cred. Tasso 46). Dopo un’analisi delle diverse tipologie di chiose, il saggio si concentra sulla ripresa di alcuni passi delle epistole platoniche e delle esposizioni di Ficino, postillati da Bernardo, nel primo libro delle proprie Lettere. Lo studio dei marginalia restituisce una visuale interna sulla costruzione della prosa epistolare di Tasso, attenta ad attingere in particolare dagli argumenta ficiniani luoghi significativi per l’espressione formale e il carattere sentenzioso, in funzione di una definitiva codificazione del «genere» epistolare.
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L’intervento intende concentrarsi sulla lettera di apertura del primo epistolario di Bernardo Tasso, rappresentativa della varietas di materie e stili offerta nel «libro di lettere». In particolare gli interessi del destinatario, il... more
L’intervento intende concentrarsi sulla lettera di apertura del primo epistolario di Bernardo Tasso, rappresentativa della varietas di materie e stili offerta nel «libro di lettere». In particolare gli interessi del destinatario, il letterato marchigiano Annibal Caro – ben addentrato nella pratica del comico –, orientano alcuni passaggi della scrittura verso registri solitamente poco frequentati dal Tasso, come quello faceto che, imponendo una marcata aderenza al realismo, introduce inserti burleschi nella lettera familiare secondo una prassi non inusuale nell’epistolografia cinquecentesca.
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L’articolo analizza un caso particolare di rapporto intertestuale tra l'"Amadigi" di Bernardo Tasso e la "Gerusalemme liberata" di Torquato Tasso, legato all’episodio della «ventura della spada» che è presente in diversi luoghi del poema... more
L’articolo analizza un caso particolare di rapporto intertestuale tra l'"Amadigi" di Bernardo Tasso e la "Gerusalemme liberata" di Torquato Tasso, legato all’episodio della «ventura della spada» che è presente in diversi luoghi del poema di Tasso senior ed è stato sottoposto nel poema gerosolimitano del figlio a un ridimensionamento nel periodo della «revisione romana».
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Lo studio si propone di riscontrare la possibilità di un proseguimento della linea «Amadigi-Liberata» fino alla «Conquistata», attraverso l’analisi dell’episodio della selva di Saron. Sulle basi del rapporto dei due poemi gerosolimitani... more
Lo studio si propone di riscontrare la possibilità di un proseguimento della linea «Amadigi-Liberata» fino alla «Conquistata», attraverso l’analisi dell’episodio della selva di Saron. Sulle basi del rapporto dei due poemi gerosolimitani con alcuni luoghi testuali dell’«Amadigi» si metteranno in evidenza le interferenze della poetica di Bernardo sulla maturazione teorica di Torquato riguardo i problemi dell’allegoria e del meraviglioso tra la prima e la seconda «Gerusalemme».
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La prefazione è diretta a presentare in modo efficace il libro che raccoglie le ricerche del Dott. Della Corte, laureatosi in Filologia Moderna presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, svolte nell’archivio dell’Istituto... more
La prefazione è diretta a presentare in modo efficace il libro che raccoglie le ricerche del Dott. Della Corte, laureatosi in Filologia Moderna presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, svolte nell’archivio dell’Istituto d’Arte “Juana Romani” di Velletri.
Si è privilegiato un approccio filologico in modo da sottolineare il paziente spoglio e studio dei documenti rinvenuti, in maggioranza autografi, che hanno colmato il vuoto bibliografico riguardante il triennio di docenza di Giorgio Bassani, l’autore de Il giardino dei Finzi- Contini, presso la scuola veliterna. Una particolare enfasi è stata posta sulla precisa contestualizzazione dei documenti, ottenuta con un montaggio delle esperienze professionali e di scrittura che riesce a rendere la complessità di questo intervallo della carriera bassaniana, nell’impossibilità di scindere la figura del docente a Velletri, dedito al sovrumano compito di insegnare l’italiano dove si parlava un dialetto «barbarissimo», dal contemporaneo impegno di scrittura e dalla direzione della rivista «Botteghe oscure».
Lo studio, che assomma testimonianze documentarie, letterarie, storiche, fotografiche, è stato infine valorizzato per aver messo in rilievo l’inedito ritratto di un Bassani insegnante «fuori le mura» della sua Ferrara, resosi portavoce di una denuncia contro lo Stato che abbandona i suoi studenti e futuri cittadini, lasciandoli senza i mezzi minimi per studiare, e soprattutto divenuto interprete di una appassionata difesa della cultura.
Si è privilegiato un approccio filologico in modo da sottolineare il paziente spoglio e studio dei documenti rinvenuti, in maggioranza autografi, che hanno colmato il vuoto bibliografico riguardante il triennio di docenza di Giorgio Bassani, l’autore de Il giardino dei Finzi- Contini, presso la scuola veliterna. Una particolare enfasi è stata posta sulla precisa contestualizzazione dei documenti, ottenuta con un montaggio delle esperienze professionali e di scrittura che riesce a rendere la complessità di questo intervallo della carriera bassaniana, nell’impossibilità di scindere la figura del docente a Velletri, dedito al sovrumano compito di insegnare l’italiano dove si parlava un dialetto «barbarissimo», dal contemporaneo impegno di scrittura e dalla direzione della rivista «Botteghe oscure».
Lo studio, che assomma testimonianze documentarie, letterarie, storiche, fotografiche, è stato infine valorizzato per aver messo in rilievo l’inedito ritratto di un Bassani insegnante «fuori le mura» della sua Ferrara, resosi portavoce di una denuncia contro lo Stato che abbandona i suoi studenti e futuri cittadini, lasciandoli senza i mezzi minimi per studiare, e soprattutto divenuto interprete di una appassionata difesa della cultura.
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L'intervento intende soffermarsi sul complesso delle lettere autografe di Bernardo Tasso, analizzandone le caratteristiche, per poi muovere su alcuni esempi di documenti epistolari di mano tassiana affiorati successivamente al primo... more
L'intervento intende soffermarsi sul complesso delle lettere autografe di Bernardo Tasso, analizzandone le caratteristiche, per poi muovere su alcuni esempi di documenti epistolari di mano tassiana affiorati successivamente al primo censimento degli autografi del 2013.
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Il contributo intende ricostruire l’intreccio tra gli spostamenti geografici e la cronologia, interna ed esterna, delle lettere del primo epistolario di Bernardo Tasso, dedicate alle «guerre d’Italia», databili dal 1526 al 1527.... more
Il contributo intende ricostruire l’intreccio tra gli spostamenti geografici e la cronologia, interna ed esterna, delle lettere del primo epistolario di Bernardo Tasso, dedicate alle «guerre d’Italia», databili dal 1526 al 1527. Attraverso il riscontro con il carteggio di Francesco Guicciardini e altri documenti sarà approfondita, accanto alla più conosciuta prospettiva letteraria e retorica, una linea storico-documentaria che può arricchire la lettura critica del «libro di lettere» tassiano.