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Elisabetta Selmi
  • Dipartimento di Studi linguistici e letterari
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Elisabetta Selmi

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  • Professore di Letteratura italiana e Letteratura teatrale del Medioevo e del Rinascimento presso l'Università di Pado... more edit
Collana di Italianistica, Università di Padova diretta da Elisabetta Selmi e Franco Tomasi La metrica attraverso i trattati, a cura di Elena Coppo e Francesco Roncen, Atti del Convegno Padova 2021 sui Trattati di metrica dalla "Poetica"... more
Collana di Italianistica, Università di Padova
diretta da Elisabetta Selmi e Franco Tomasi
La metrica attraverso i trattati,  a cura di Elena Coppo e Francesco Roncen, Atti del Convegno Padova 2021 sui Trattati di metrica dalla "Poetica" del Trissino alla "metrica barbara" e al simbolismo francese
Il volume raccoglie i frutti del lavoro di ricerca e discussione storiografica e critica di studiose e studiosi di diversi settori disciplinari (letteratura, storia, storia delle idee e della religione) che hanno contribuito con nuovi... more
Il volume raccoglie i frutti del lavoro di ricerca e discussione storiografica e critica di studiose e studiosi di diversi settori disciplinari (letteratura, storia, storia delle idee e della religione) che hanno contribuito con nuovi recuperi e affondi storico-documentari e con un approccio dialogico e pluriprospettico a sondare e illuminare le pratiche della scrittura, i modelli intellettuali e della spiritualità che rappresentarono il lascito significativo della presenza delle donne, attive in Italia tra Cinque e Seicento, nella complessa fenomenologia della produzione religiosa, devozionale e mistica, di Antico regime. La collectanea si articola, perciò, in diverse sezioni per offrire una bussola di più agevole navigazione, ma in un'ottica tassonomica, per così dire fluida, che rimanda a un continuo gioco di specchi e di intersezioni fra le diverse parti del volume. Un'ottica sorretta dalla convinzione che il variegato capitolo delle scritture, delle tipologie retorico-letterarie, intellettuali, teologiche e mistiche, delle pratiche espressive e discorsive spirituali e devozionali dell'impegno e della creatività femminili, adeguatamente contestualizzati nel travagliato percorso di progressiva acculturazione delle donne e del loro accesso ai saperi, ancora preclusi per tradizione, nella prima modernità, all'ingegno muliebre, meriti un approccio più vasto, non limitato a competenze settoriali, metodologicamente sinergico e interdisciplinare. A ciò sollecita anche l'ampia messe di contributi apportati dalle recenti acquisizioni filologiche e storico-critiche (edizioni di testi, indagini capillari sulle letture e biblioteche della cultura spirituale delle donne, sulla costruzione delle genealogie e sulle sue forme di conservazione e trasmissione della memoria e dell'esemplarità di una traditio declinata al femminile) e dell'ampia revisione storiografica in corso, sia rispetto al significato e al rilievo, nel suo complesso, della produzione religiosa (nella sua circolarità e nel suo manifestarsi vitalissimo, comunicativo e creativo, eclettico e osmotico anche fra realtà e luoghi un tempo ritenuti separati-Conventi e Corti, Accademie letterarie e Confraternite, ecc.), sia riguardo ai criteri di ricostruzione e valorizzazione dell'autorappresentatività e dell'autorialità femminili nel campo della produzione religiosa. Il volume, nella sua prima parte, focalizza l'attenzione sulla scrittura delle mistiche, nelle sue varie forme: rivelazioni, vite, autobiografie, relazioni ai confessori, di cui si hanno ampie testimonianze, a volte ancora manoscritte, o comunque scarsamente note. Nella seconda sezione sono presentati i saggi che si occupano di un vasto spettro di problemi e scritture, ma che semplificando si possono racchiudere nella cifra che delimita testi, a vario titolo, finalizzati alla 'ruminazione' liturgica o all'esercizio delle diverse forme di devozione: dalle singolari, e perlopiù inedite, perlustrazioni sulle pratiche religiose di artiste, incluse le teatranti, ai saggi sulle fondazioni o sull'esperienza di alcune congregazioni femminili. La terza sezione raccoglie le ricerche che hanno indagato, in senso più squisitamente letterario, sul lascito dei modelli e delle forme simboliche trasmesso dalle poetesse che si sono cimentate nell'ambito della scrittura sacra e si sono confrontate criticamente e costruttivamente con i codici normativi dell'espressività religiosa e dell'interpretazione dei suoi significati, come Vittoria Colonna o Gaspara Stampa, o da raccolte poetiche e laudistiche, frutto di un'autorialità conventuale multipla, che ancora prospettano nodi intricati di ordine filologico ed ermeneutico, come le Devotissime compositioni rhythmice. Infine, la parte conclusiva ha inteso dare voce a quelle scritture destinate al genere ibrido della trattatistica dei 'galatei' spirituali per le donne, ovvero ai manuali, ai testi di preghiere e agli esercizi dell'orazione (tanto rilevanti soprattutto nella controversa stagione del battage mistico sull'«orazione mentale»), alle sinossi comportamentali, perché si è ritenuto importante conoscere quanto ci si aspettava dalle pratiche femminili in ambito devozionale. La parabola della scrittura religiosa delle donne italiane della prima età moderna resta in tal senso e si rivela ogni volta un campo fecondo da arare anche là nelle sue più risposte zone d'ombra, dove la voce e la memoria della produzione e delle tante carte vergate da mano femminile sono state relegate al silenzio, alla marginalità o ai limiti pregiudiziali della circolazione separata e privata, con un'indagine scevra da retrivi paradigmi valoriali e dai sempre risorgenti fantasmi di un'illetterarietà femminile (e tanto più religiosa e conventuale) e di una sua inevitabile «scrittura coatta».
Il saggio, pubblicato sulla Rivista "Ellisse" 2010, ricostruisce attraverso un corpus epistolare inedito, alcune tessere dei rapporti che intercorsero tra personalità letterarie preminenti nell'ambiente bolognese... more
Il saggio, pubblicato sulla Rivista "Ellisse" 2010, ricostruisce attraverso un corpus epistolare inedito, alcune tessere dei rapporti che intercorsero tra personalità letterarie preminenti nell'ambiente bolognese dell'Accademia dei Gelati, nell'Accademia romana degli Umoristi e in ambienti padani collegati, a vario titolo, a Guarini e Marino.
Condivido la copertina del mio libro sulla Letteratura spirituale fra Seicento e Settecento. Il volume comprende tre sezioni: sulla lirica religiosa del Seicento, sulla letteratura mistica, su Bibbia e teatro con riferimento alle... more
Condivido la copertina del mio libro sulla Letteratura spirituale fra Seicento e Settecento. Il volume comprende tre sezioni: sulla lirica religiosa del Seicento, sulla letteratura mistica, su Bibbia e teatro con riferimento alle riscritture bibliche nella tragedia, nell'oratorio e nel melodramma fra Seicento e Settecento
Quaderno del Convegno "Venezia per Gaspara Stampa" 16-17-18 maggio 2023 con letture di testi, manifestazioni musicali e artistiche
Convegno sulla scrittura femminile (Napoli 29-30 maggio 2023)
Il volume raccoglie vari contributi sulle autrici letterate, filosofe e teologhe che partecipano dei dibattiti intellettuali dirimenti nella cultura del Cinquecento/Seicento e Settecento
Si pubblica l'Indice del 2021/2022 della sezione che con scadenza annuale uscirà sulla Rivista "Bruniana e Campanelliana", dedicata all'argomento delle "Donne e passioni" nel pensiero filosofico e nella scrittura letteraria. La sezione è... more
Si pubblica l'Indice del 2021/2022 della sezione che con scadenza annuale uscirà sulla Rivista "Bruniana e Campanelliana", dedicata all'argomento delle "Donne e passioni" nel pensiero filosofico e nella scrittura letteraria.
La sezione è stata avviata nel 2021/2022 sul tema dell'amore, la nuova sezione verrà pubblicata nel 2023 con contributi pertinenti una costellazione ampia di emozioni/passioni.
Il saggio intende apportare un ulteriore contributo alla conoscenza delle figure, degli ambienti intellettuali, dei processi e modi che promossero la divulgazione dei testi e del pensiero della "filosofia dei Lumi" nella compagine dei... more
Il saggio intende apportare un ulteriore contributo alla conoscenza delle figure, degli ambienti intellettuali, dei processi e modi che promossero la divulgazione dei testi e del pensiero della "filosofia dei Lumi" nella compagine dei domini della Serenissima e nei tormentati risvolti storici della cultura italiana del secondo Settecento. La figura della veneziana Elisabetta Caminer Turra (1751-1796) nella sua versatile e infaticabile azione di intervento nell'ambito del teatro, della traduzione, del giornalismo e dell'attività editoriale s'impone anche fra quelle che si fecero interpreti costruttivamente del verbo e della cultura nuova diffusa dai philosophes des lumières. Punto di riferimento di un gruppo intellettuale che con lei coopera alla direzione dei nuovi "Giornali di opinione", (ereditati dalla tradizione "gazzettiera" della famiglia e dai lei rinnovati), il Giornale Enciclopedico e il Nuovo Giornale Enciclopedico, la Caminer si profila, anche grazie all'aggiornamento critico dei più recenti studi sulla sua biografia intellettuale, nelle scelte che indirizza e attua nei molteplici ambiti della drammaturgia, della traduzione e dei pamphlets, un'illuminata promotrice di nuove tendenze culturali, allineate agli sviluppi dell'idee di riforma delle Lettere e della Società dei pensatori d'Oltralpe. L'ampio programma di traduzioni e riadattamenti dal teatro e di una varietà di testi della cultura europei, messi in opera dalla Caminer, si rivela un programma condiviso con gli indirizzi letterari e filosofici più d'avanguardia promossi dal magistero di Melchiorre Cesarotti e dai caratteri del suo "illuminismo di natura e di sentimento", fra la lezione della "critica del pregiudizio" di Voltaire e l'assimilazione delle nuove categorie estetiche sensistiche da Locke, Hume ed Helvétius. Il saggio ha cercato di illustrare il programma di risveglio culturale condotto dalla Caminer nel quadro della nuova "grammatica intellettuale" ispirata dalle scelte della "filosofia del gusto" di Cesarotti e dalla sua ricerca di rifondazione, su basi moderne ed europee, dell'esercizio e dell'arte della critica e di un nuovo lessico estetico conforme ai parametri di "giudizio" e di "sensibilità" delle istanze della civiltà del secondo Settcento. Parole chiave Elisabetta Caminer, Melchiorre Cesarotti, "Filosofia del gusto", "critica del pregiudizio", traduzioni di Voltaire, Helvetius, "estetica della sensibilità" e "della ricezione".
Si pubblica, in attesa degli Atti del Convegno, la locandina sul Convegno interdisciplinare: "La carcerazione tra letteratura, antropologia, arti e diritto, tenuto a Ventotene-Santo Stefano, in data 27-29 maggio
Si pubblicizza l'Indice del volume con partecipazione di studiose/i internazionali che è in preparazione presso le Edizioni di Storia e Letteratura per Novembre 2022 (Collana  "Donne, fedi, culture")
Atti del Convegno Alessandro Tassoni e il poema eroicomico, Padova 2019
Convegno su Maddalena Campiglia, Accademia Olimpica di Vicenza, in preparazione gli Atti del Convegno
Prendendo le mosse da un multifocale riesame dell'immensa e imprescindibile tradizione critica, non solo di ambito letterario, il saggio analizza, in funzione dei paradigmi teatrali, il ricorso all'immaginario simbolico del contagio/della... more
Prendendo le mosse da un multifocale riesame dell'immensa e imprescindibile tradizione critica, non solo di ambito letterario, il saggio analizza, in funzione dei paradigmi teatrali, il ricorso all'immaginario simbolico del contagio/della contaminazione in rapporto con la fraseologia e teoresi della catarsi (purgazione, purificazione), sfruttato e rielaborato in particolare dal complesso laboratorio della tragedia classica e classicistica. Lo studio ne segue la formazione dalla creazione a monte (nell'antica civiltà greca) fino agli sviluppi a valle (nel moderno secolo dei Lumi), su un piano tanto concettuale quanto linguistico, di interesse storico-culturale e testuale ad ampio spettro (antropologico, medico, giuridico, retorico…), prima ancora e oltre che drammaturgico-letterario. This essay observes, in the light of dramatic paradigms, the use of the symbolic imagery of infection/contamination in relation to the 'phraseology' and theorising of catharsis (purgation, purification), employed and especially elaborated by the complicated experience of classic and classicistic tragedies, all the while multifocally taking into account a rich-vast as well as important-critical tradition, including but not limited to the literary field. The essay follows the construction of such imagery from its creation (with the ancient Greek civilization) to its modern developing (during the Enlightenment), at both conceptual and linguistical levels, first of all paying attention to 'broad-spectrum' cultural-historical and textual perspectives (anthropology, medicine, law, rhetoric…), in addition to-and beyond-the literary-dramaturgical point of view.
(Linguaggio delle passioni e saperi filosofici nella scrittura delle mistiche fra Seicento e primo Settecento) All'origine della storia che avvia il formarsi di una imponente tradizione letteraria e speculativa della scrittura mistica... more
(Linguaggio delle passioni e saperi filosofici nella scrittura delle mistiche fra Seicento e primo Settecento) All'origine della storia che avvia il formarsi di una imponente tradizione letteraria e speculativa della scrittura mistica femminile italiana, del suo viaggio fra gli arcana Dei e i secreta dell'anima, nell'abbrivio che segna il plasmarsi di un lexicon espressivo deputato alla resa ineffabile di un itinerarium mentis in Deum, un lexicon che si forgia nella creta viva delle pratiche di perfezione cristiana e dell'humus experimentalis e linguistica della 'teologia simbolica', nell'arduo incrocio di codici culturali della fede e della spiritualità, di modalità di pensiero, di visionarie trascrizioni analogiche con cui si interpreta l'intraducibile contatto del sé e dell'altro da sé, del finito e dell'infinito, dell'ontologico ed ascetico incontro del Tutto e del Nulla, si pone a ragione del percorso critico, che qui si intende privilegiare, la figura di un'estatica umbra, Angela da Foligno, rappresentativa di una «retorica della santità» e di un circuito intellettuale europeo di mulierculae, ingenuamente etichettate come sine litteris, che si cimentarono con i problemi della trascendenza e con le 'tenebre' di un apofatismo gnoseologico. Nel fecondo vivaio delle «vergini sante» che nello stretto giro di un secolo, tra il Duecento e il Trecento, compulsarono l'ideale biblioteca di scritture spirituali femminili della prima Europa cristiana, da Matilde di Hackerborn (Liber specialis gratiae) a Gertrude di Hefta (Legatus divinae pietatis), all'infelice Margherita Porete (Miroir des simples âmes anéanties) a Brigida di Svezia, Angela da Foligno, ribattezzata magistra theologorum già dal XVII secolo, 1 come ben puntualizzava Giovanni Pozzi, è la prima donna a esercitare in Italia un carisma consapevole di dottorato femminile; la sua è la prima voce italiana il cui suono (benché oscurato) ci arrivi per il canale diretto della rivelazione personale, non della leggenda pia: la precedono solo quelle di Chiara di Assisi (1193-1253) e di Beatrice d'Este (1200-1226), ma sono incomparabilmente più esili. 2 È proprio infatti in tale fortunata congiuntura cronologica che si assiste allo sviluppo di nuovi generi e sottogeneri letterari che verranno poi a caratterizzare per secoli i testi e la comunicazione della scrittura mistica, fra diari, dialoghi spirituali, lettere e autobiografie, ma soprattutto 'rivelazioni', dove si mescolano profezia e scrutinio razionale, aspetti visionari e scandaglio introspettivo a delineare la narratio di un viaggio intellettuale che è insieme 'notomia' e perfezionamento dell'anima e interrogazione sulla presenza deificante dell'essere, in una dialettica inedita e sconcertante di astrazioni figurative e di reificazioni corporee di un'esperienza metafisica che è «un andare di limite in limite oltre ogni limite» della parola e della conoscenza: stravolgimento ossimorico degli 'abiti' ordinari con cui si interpreta e si conferisce senso e valore ai diversi livelli naturali e spirituali della realtà. Angela da Foligno ci trasmette i contenuti del suo itinerario mistico in due opere, il Memoriale e il Transito, in cui il complesso problema dell'autorialità, così come per altri testi di mistiche dell'età medievale, è stato già criticamente sviscerato e recensito dal Pozzi, rispetto alle questioni del «disordine redazionale» 3 del corpus manoscritto della Folignate, e ai complessi problemi della circolazione e trascrizione snaturante la facies linguistica originaria della parlata umbra. È senza dubbio un nodo dirimente, ma marginale rispetto al focus d'interessi che qui s'intende ridiscutere, riguardo al costituirsi di archetipi simbolici e di modelli che via via forgiarono la struttura 1
Il saggio analizza le metamorfosi retoriche, culturali e antropologiche del 'codice pastorale' lungo il corso del Seicento e nelle sue varie attuazioni liriche, teatrali e melodrammatiche fra l'età di Guarini e quella del primo Gravina.
Postfazione al volume curato da Bruno Capaci e Patrizia Cremonini "Cito cito volans. Lettere di guerra, cifrari e corrispondenze segrete di Lucretia Estensis de Borgia" (Libri di Emil 2019)
«Molto studiosa del Petrarca e degli altri poeti più novi» senza disprezzare «gli antichi ammaestramenti», secondo la definizione che di lei viene data nel Dialogo tassiano la Cavaletta overo de la poesia toscana, la poetessa ferrarese... more
«Molto studiosa del Petrarca e degli altri poeti più novi» senza disprezzare «gli antichi ammaestramenti», secondo la definizione che di lei viene data nel Dialogo tassiano la Cavaletta overo de la poesia toscana, la poetessa ferrarese Orsina Bertolaja è una delle significative interpreti della lirica madrigalistica del secondo Cinquecento. A tutt'oggi poco studiata, qualche cenno alla sua produzione compare solo in saggi musicologici volti a dirimere le questioni di attribuzione dei madrigali di Torquato Tasso e di Battista Guarini, compagni di via e modelli per Orsina nella sperimentazione con cui, nel ventennio 1570/80, si afferma sulla scena della scrittura petrarchistica di sonetti, canzonette e, soprattutto, madrigali destinati all'intonazione dei musici attivi alla Corte estense, in particolare a Luzzasco Luzzaschi, e alla pratica di Carlo Gesualdo. Fu ritenuta dai suoi contemporanei anche una «filosofa», ossia una letterata in grado di animare il dibattito accademico e cortigiano sulle teorie di Eros che alimentarono la trattatistica, il pensiero e i miti platonici della poesia e della musica del secondo Cinquecento, nonché dei modelli della 'socialità lirica' espressa dalla cultura della Corte e dalla tradizione in fermento del petrarchismo letterario e melico del tardo Rinascimento. Il saggio ha cercato di riannodare i disiecta membra della produzione e del 'canzoniere' di Orsina, attraverso la perlustrazione delle Antologie che ci tramandano le sue liriche, con particolare riferimento alla Raccolta del Licino del 1587, e si è interrogato sugli indirizzi e le scelte perseguite dalla Cavaletta nella scrittura poetica in rapporto alle teorie del 'madrigale letterario' che si discutono nel petrarchismo del secondo Cinquecento, e che offrono una chiave di lettura per comprendere le tipologie madrigalistiche privilegiate dalla poetessa, un utile tassello anche per valutare, a partire dalle strategie messe in atto dalla finzione dialogica tassiana, il ruolo che il Tasso le attribuisce nel dialogo De la poesia toscana.
Si pubblica la locandina della manifestazione svolta all'interno del Festival della Letteratura di Mantova ( 3-6 settembre 2019), evento teatrale rivolto alla rappresentazione, con il commento critico guidato, e alla diffusione dei testi... more
Si pubblica la locandina della manifestazione svolta all'interno del Festival della Letteratura di Mantova ( 3-6 settembre 2019), evento teatrale rivolto alla rappresentazione, con il commento critico guidato, e alla diffusione dei testi della tragedia italiana tra Cinquecento e Settecento, con qualche escursione contemporanea (Canace, Orbecche, Torrismondo, Aristodemo, Medea melodrammatica, fino a Macbetto di Testori). La rappresentazione è stata corredata dall'analisi e dal commento della prof. Elisabetta Selmi e della dott. Carolina Patierno.
Prolegomeni all'allegoria teatrale: Nel "labirinto delle idee confuse". Si pubblica l'introduzione al Volume miscellaneo "Teatro e Allegoria", in cui si discute sul riuso dell'allegoria nel teatro del Cinquecento, Seicento e Settecento.... more
Prolegomeni all'allegoria teatrale: Nel "labirinto delle idee confuse". Si pubblica l'introduzione al Volume miscellaneo "Teatro e Allegoria", in cui si discute sul riuso dell'allegoria nel teatro del Cinquecento, Seicento e Settecento. Nel saggio introduttivo si analizza il dibattito sul concetto di allegoria dall'età classica al classicismo rinascimentale e post-rinascimentale, con particolare attenzione alla riflessione tassiana sull'allegoria nell'estensione delle categorie critiche dall'epica alla tragedia e con un excursus sulla teoresi dell'allegoria fino al dibattito arcadico e alle considerazioni di Crescimbeni nella "Bellezza della volgar poesia".
Indice del volume pubblicato in collaborazione con Erminia Ardissino su Letteratura e immagini sacre fra  Cinquecento e Seicento, Edizioni di Storia e Letteratura
Il saggio è di prossima pubblicazione sul numero monografico di Bruniana e Campanelliana che raccoglie gli Atti del Seminario Internazionale sulle Donne scrittrici, letterate e filosofe tra Cinquecento e Settecento, a cura di Sandra... more
Il saggio è di prossima pubblicazione sul numero monografico di Bruniana e Campanelliana che raccoglie gli Atti del Seminario Internazionale sulle Donne scrittrici, letterate e filosofe tra Cinquecento e Settecento, a cura di Sandra Plastina ed Emilio De Tommaso. Il mio contributo riguarda la riflessione delle mistiche del Seicento che si inscrivono nella linea dell'apofatismo teologico e filosofico
La mia relazione che verrà pubblicata entro novembre 2019 riguarda le questioni del filoellenismo nelle scritture delle donne viaggiatrici fra tardo Settecento e primo Ottocento, con particolare riferimento a Cristina Trivulzio di... more
La mia relazione che verrà pubblicata entro novembre 2019 riguarda le questioni del filoellenismo nelle scritture delle donne viaggiatrici fra tardo Settecento e primo Ottocento, con particolare riferimento a Cristina Trivulzio di Belgiojoso e con la presentazione di materiali inediti
Il saggio analizza il formarsi e la struttura in progress della silloge di Odi del poeta veneto Guido Casoni nelle sue metamorfosi fra l'edizione prima del 1601/1602 e la ne varietur del 1639. Si discute dei modelli e delle forme del... more
Il saggio analizza il formarsi e la struttura in progress della silloge di Odi del poeta veneto Guido Casoni nelle sue metamorfosi fra l'edizione prima del 1601/1602 e la ne varietur del 1639. Si discute dei modelli e delle forme del 'canzoniere' casoniano con particolare riferimento alla sottosezione delle Odi morali, sacre e lugubri.
Per una rassegna delle descrizioni e perifrasi temporali della «Secchia rapita». EMMA GROOTVELD 15.00 (Universiteit Leiden) «Nel fuggitivo umore». Isotopie acquatiche e corsi d'acqua nella Secchia rapita. Pausa 15.30 Presiede DARIA... more
Per una rassegna delle descrizioni e perifrasi temporali della «Secchia rapita». EMMA GROOTVELD 15.00 (Universiteit Leiden) «Nel fuggitivo umore». Isotopie acquatiche e corsi d'acqua nella Secchia rapita. Pausa 15.30 Presiede DARIA PEROCCO (Università degli Studi di Venezia) FRANCESCO RONCEN 15.45 (Università degli Studi di Padova) Appunti sull'ottava di Tassoni: l'«Oceano» e la «Secchia rapita» a confronto. FEDERICO CONTINI: 16.15 (Università degli Studi di Pisa) L'«Oceano» di Tassoni. Schede per una nuova edizione. ALESSANDRA MUNARI 16.45 (Università degli Studi di Padova) Tassoni e altri 'mostri' nella tradizione dell'eroicomico. Discussione 17.15
Il XVIII secolo si presenta come il 'crepuscolo dei mistici', un'epoca nella quale ciò che per gli autori spirituali apparteneva all'ordine dell'analogico e del metaforico si solidifica progressivamente nelle formule del tangibile, del... more
Il XVIII secolo si presenta come il 'crepuscolo dei mistici', un'epoca nella quale ciò che per gli autori spirituali apparteneva all'ordine dell'analogico e del metaforico si solidifica progressivamente nelle formule del tangibile, del verificabile. Tuttavia, restano alcuni ba-gliori in sussurrato dialogo con l'Invisibile, cellule di rarefatto pen-siero che tentano di annotare i passaggi di quel Dio troppo vasto per l'angusto perimetro delle parole. Tra queste custodi dell'Indicibile vi è la mistica bresciana Maria Maddalena Martinengo (1687-1737), la quale attinge all'immagi-nario tecnico-scientifico per elaborare raffinate strategie simboliche atte a illustrare la vita dello spirito: vi sono alambicchi che esalano i vapori d'un Io fatto aria pura, contrappesi che scandiscono le leggi dell'exaltatio e dell'annihilatio, pennelli che irrorano di colore etereo la tela dell'anima. Non manca nemmeno l'immaginario elementare di fuoco, di onde, di vento con cui l'autrice narra la propria espe-rienza del divino e le sue dinamiche trasformanti. È un pensiero visivo che sembra voler riaprire le fenditure del per-cettibile, nella contemplazione di ciò che non si può dire né di-mo-strare se non avvolgendolo dentro le immagini. ALESSANDRO VETULI (Roma, 1989), è laureato in Scienze delle Religioni presso l'Università degli Studi Roma Tre. Attualmente è dottorando di ricerca in "Contemporary Humanism" presso l'Università LUMSA di Roma in cotutela con l'Institut Catholique de Paris. Si occupa principalmente di testi mistici italiani dell'età moderna (XVII-XVIII sec.), con particolare attenzione allo studio dell'immagi-nario spirituale. È inoltre interessato alle contaminazioni tra spiritualità e poesia contemporanea. Ha scritto articoli dedicati alla mistica cap-puccina Maria Maddalena Martinengo e alla poetessa italiana Marian-gela Gualtieri. Ha pubblicato due libri di poesia: Come la pietra e il vento (Fermenti, 2011) e (In)difesa Umana (La Vita Felice, 2013). III Il linguaggio simbolico di Maria Maddalena Martinengo ALESSANDRO VETULI oxp orientexpress prefazione di ELISABETTA SELMI
Il Seminario internazionale "Early modern women: Philosophy and science", organizzato dal gruppo di ricerca dell'Università della Calabria, sarà fruibile negli Atti pubblicati nel numero monografico della Rivista " Bruniana e... more
Il Seminario internazionale "Early modern women: Philosophy and science", organizzato dal gruppo di ricerca dell'Università della Calabria, sarà fruibile negli Atti pubblicati nel numero monografico della Rivista " Bruniana e Campanelliana" 2019
Premessa agli Atti del Convegno Internazionale "Fortunato Martinengo. Un gentiluomo del Rinascimento fra arti, lettere e musica", a cura di Marco Bizzarini ed Elisabetta Selmi, Brescia, Morcelliana, 2019

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Si pubblica il Sommario del numero monografico della Rivista di letteratura religiosa italiana (V, 2022) che raccoglie gli Atti del Convegno "Voci dell'invisibile. Scritture e riscritture del sacro. Atti del Convegno,... more
Si pubblica il Sommario del numero monografico della Rivista di letteratura religiosa italiana (V, 2022) che raccoglie gli Atti del Convegno "Voci dell'invisibile. Scritture e riscritture del sacro. Atti del Convegno, Brescia-Padova-Udine, 15-16 aprile 2021, a cura di Elisabetta Selmi, Marco Bizzarini, Ottavio Ghidini, Andrea Maurutto, Alessandro Vetuli
A cura di Elisabetta Selmi, Francesco Roncen, Stefano Fortin Il volume raccoglie i contributi presentati da diversi specialisti di università italiane e internazionali in occasione del convegno Alessandro Tassoni e il poema eroicomico... more
A cura di Elisabetta Selmi, Francesco Roncen, Stefano Fortin

Il volume raccoglie i contributi presentati da diversi specialisti di università italiane e internazionali in occasione del convegno Alessandro Tassoni e il poema eroicomico (Padova, 6-7 giugno 2019). La miscellanea mira a fornire un quadro d’insieme della poetica tassoniana assumendo una prospettiva ampia e multidisciplinare, in cui lo studio della Secchia rapita si affianca all’esame del pensiero letterario e politico di Tassoni, delle sue scelte retoriche e metriche e di altri suoi scritti “minori” come il poema di navigazione l’Oceano, l’epistolario, le postille, la traduzione dei Politicorum libri sex di Lipsio e i Pensieri diversi. In tal senso il volume contribuisce ad aggiornare lo stato dell’arte e a fissare alcune coordinate epistemologiche ed ermeneutiche in vista di una nuova edizione commentata della Secchia rapita e del piano di edizione nazionale delle opere minori di Tassoni (a partire dai Pensieri).
2012) e sulla ricezione degli scritti di Erasmo nella letteratura eterodossa italiana (Enchiridion, il Funus, il De copia). Ultimo in ordine di tempo il volume miscellaneo internazionale, in cui pubblica i suoi studi più recenti su... more
2012) e sulla ricezione degli scritti di Erasmo nella letteratura eterodossa italiana (Enchiridion, il Funus, il De copia). Ultimo in ordine di tempo il volume miscellaneo internazionale, in cui pubblica i suoi studi più recenti su Fogazzaro e il 'modernismo' (The poetics of Decadence in fin-de-siècle Italy, Peter Lang, 2017). Si è inoltre dedicata alla letteratura femminile, con tre volumi sulle scrittrici lombarde di antico regime.
Postfazione al volume curato da Bruno Capaci e Patrizia Cremonini relativo ai carteggi di Lucrezia Borgia Este
Si pubblica il libro su Torquato Tasso uscito nel 2017 che comprende due sezioni: una relativa alla discussione e analisi di testi della 'dialogistica' tassiana e della 'Lezione sul sonetto ad Ercole Cato'; l'altra relativa alla... more
Si pubblica il libro su Torquato Tasso uscito nel 2017 che comprende due sezioni: una relativa alla discussione e analisi di testi della 'dialogistica' tassiana e della 'Lezione sul sonetto ad Ercole Cato'; l'altra relativa alla costruzione del mito tassiano nei secoli XVII e XVIII e al formarsi di una tradizione tassiana rispetto alle riprese e ai tradimenti del modello tragico del 'Torrismondo' e alle riprese della 'Liberata' nel territorio poematico dei generi sacri.
LETTERATURA FILOLOGIA E TEATRO DEL RINASCIMENTO Condivido il mio libro sull'officina del Pastor Fido di Guarini pubblicato nel 2000, perché esaurito e non più soggetto ai vincoli editoriali. Il volume andrebbe ora riaggiornato alla luce... more
LETTERATURA FILOLOGIA E TEATRO DEL RINASCIMENTO
Condivido il mio libro sull'officina del Pastor Fido di Guarini pubblicato nel 2000, perché esaurito e non più soggetto ai vincoli editoriali. Il volume andrebbe ora riaggiornato alla luce del dibattito dell'ultimo quindicennio di studi guariniani, ma presenta una recensio dei mss. e un'analisi dell'iter redazionale del Pastor Fido condotta sulle visibili modificazioni del testo che si riscontrano nella seriazione dei mss. e rispetto a una progressiva messa a fuoco del disegno inventivo, nel quinquennio 1581-1586, in ragione del dialogo serrato che l'autore intrattiene con la tradizione pastorale ferrarese, con l'Aminta, con il riuso cinquecentesco dei modelli classici (in particolare tragici e romanzeschi) che si crede ancora di una qualche utilità.
Presentazione del volume pubblicato da Carocci 2018 Le voci arcane del potere nel teatro e nell'opera, a cura di Tatiana Korneeva (Progetto Erc) Il volume comprende saggi di Tatiana Korneeva, Elisabetta Selmi, Nicola Usula, Joachim... more
Presentazione del volume pubblicato da Carocci 2018

Le voci arcane del potere nel teatro e nell'opera, a cura di Tatiana Korneeva (Progetto Erc)

Il volume comprende saggi di Tatiana Korneeva, Elisabetta Selmi, Nicola Usula, Joachim Kupper, Piermario Vescovo, Enrico Zucchi, Bruno Capaci, Daniele Vecchiato, Martin Wahlberg

Il mio saggio ha per titolo: "Tirannia degli uomini", "tirannia del Cielo" nelle azioni sacre di Zeno, Granelli, Metastasio  (Re penitenti, oracoli funesti e sacrifici inumani)
Le voci arcane: Palcoscenici del potere nel teatro e nell'opera, a cura di Tatiana Korneeva. Il volume comprende il mio saggio: "Tirannia degli uomini", "tirannia del Cielo nelle azioni sacre di Zeno, Metastasio, Granelli. Altri saggi... more
Le voci arcane: Palcoscenici del potere nel teatro e nell'opera, a cura di Tatiana Korneeva.

Il volume comprende il mio saggio: "Tirannia degli uomini", "tirannia del Cielo nelle azioni sacre di Zeno, Metastasio, Granelli.
Altri saggi sono, oltre della curatrice, di  Nicola Usula, Joachim Kupper, Piermario Vescovo, Bruno Capaci, Enrico Zucchi, Martin Wahlberg, Daniele Vecchiato
n the 1880s and 1890s, materialism in art was counterbalanced by attention to the subjective individual experience, expressed in the new modes inaugurated by Symbolism, Decadence and Aestheticism. In particular, Decadent artists and... more
n the 1880s and 1890s, materialism in art was counterbalanced by attention to the subjective individual experience, expressed in the new modes inaugurated by Symbolism, Decadence and Aestheticism. In particular, Decadent artists and writers inspired the lasting name of an age fascinated by the contemplation of luxury and decay: the fin de siècle. Notions of decadence and degeneration were not limited to aesthetic experience but were regarded as sociological phenomena and attained pseudoscientific status.

This volume explores the themes of degeneration and regeneration in fin-de-siècle Italian culture, collecting together essays by recognized experts as well as younger scholars. The book begins by reflecting on the poetics of decadence, before turning its focus to significant figures of the period and their literary, critical and artistic work, providing analysis from both national and comparative perspectives. Subjects examined include the turn towards idealism of Anna Zuccari, the mysticism and ethics of Fogazzaro, Pascoli and Tolstoy, the influence of German philosophy and European symbolism on Gabriele D’Annunzio’s literary works, the art criticism of Enrico Panzacchi, and the aesthetic regeneration of divas in early Italian cinema. Edited by Stefano Evangelista, Valeria Giannantonio and Elisabetta Selmi. Contributions by Stefano Evangelista, Linda Garosi, Sara Boezio, Giulia Brian, Elisabetta Selmi, Valeria Giannantonio, Patrizia Zambon, Elena Borelli, Aldo Putignano, and Michael Subialka.
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A cura di Rino Modonutti e Enrico Zucchi. Il 3 dicembre 1315, a Padova, Albertino Mussato (1261-1329), intellettuale e uomo politico di spicco, venne incoronato d’alloro, edera e mirto in quanto autore di due opere: l’«Ecerinis», una... more
A cura di Rino Modonutti e Enrico Zucchi.
Il 3 dicembre 1315, a Padova, Albertino Mussato (1261-1329), intellettuale e uomo politico di spicco, venne incoronato d’alloro, edera e mirto in quanto autore di due opere: l’«Ecerinis», una tragedia in versi ispirata a Seneca e incentrata sulla figura di Ezzelino III da Romano, al quale la città di Padova era stata soggetta dal 1237 al 1256, e il «De gestis Henrici septimi Cesaris», di taglio più propriamente storiografico, che narra la spedizione italiana dell’imperatore Enrico VII fino alla sua improvvisa morte (24 agosto 1313). Per ricordare il settimo centenario di quell’incoronazione, il 3 e 4 dicembre 2015 si è tenuto a Padova il convegno dal quale è nata questa raccolta di saggi, con l’obiettivo
di mettere a fuoco la figura di Mussato e la sua produzione letteraria in una prospettiva lunga: dedicati nella prima parte all’evento del 1315 e alle sue implicazioni culturali e letterarie, essi offrono nella seconda qualche spunto di riflessione sulle opere di Albertino Mussato posteriori al 1315 e si concentrano nella terza sul genere tragico, dalla fortuna di Seneca nel primo Trecento a quella dell’«Ecerinis» e del suo terribile protagonista nella storia letteraria fino all’età moderna.
On December 3, 1315, in Padua, Albertino Mussato (1261-1329), leading intellectual and politician, was crowned with laurel, ivy and myrtle, for two of his works: a verse tragedy inspired by Seneca, the «Ecerinis», whose protagonist is Ezzelino III da Romano, to whom the city of Padua was subject from 1237 to 1256; and an historical work, the »De gestis Henrici septimi Cesaris», which narrates emperor Henry VII’s
Italian journey until his unexpected death (August 24, 1313). Seven hundred years after this poetic coronation, the present volume, which originates from a conference held in Padua in December 2015, collects essays aiming at better focusing Mussato’s figure and his literary production in a long-term perspective. There are three sections: the first one focuses on the event of the coronation and on its cultural and literary implications; the second one is dedicated to Albertino’s works following 1315; lastly, the third one focuses on the Ecerinis and the fortunes of the tragedy itself and of its main character in the literary history up to modern age.
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Philology, Medieval Literature, Medieval History, Italian Studies, Medieval Studies, and 39 more
Edizione, Nota filologica e breve commento del poema cavalleresco di Gregorio Ducchi "La scacheide"
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The contribution aims to analyze, focusing on the central figures of the debate on the mysticism of the first decade of the twentieth century, Fogazzaro and Boine, as the dialogue with the most significant voices of Modernism (such as... more
The contribution aims to analyze, focusing on the central figures of the debate on the mysticism of the first decade of the twentieth century, Fogazzaro and Boine, as the dialogue with the most significant voices of Modernism (such as Gratry, Laberthonniere, Tyrrell and Bremond) affects the developments of Fogazzaro's poetics, his conception of art and literature, his narrative choices, with particular reference to the writing of and of Piccolo mondo moderno and Il Santo. From the discourse on art, science and faith gathered in Ascensioni Umane, I will try to focus on the aesthetic and ideological complex work that pushes Fogazzaro looking for new ways of expression, of a different modern consciousness of the absolute values of art and of a psychological and metaphysical symbolism of the fictional word.
Nel corso del Settecento la Merope del veronese Scipione Maffei non è stata soltanto investita del ruolo di tragedia di riferimento per la creazione di un canone drammaturgico italiano, ma ha costituito anche il motore fondamentale di una... more
Nel corso del Settecento la Merope del veronese Scipione Maffei non è stata soltanto investita del ruolo di tragedia di riferimento per la creazione di un canone drammaturgico italiano, ma ha costituito anche il motore fondamentale di una discussione, di rilievo europeo, sulla funzione del teatro in età moderna.
Allo straordinario successo dell’opera, tuttavia, fece seguito sin dal XIX secolo un rapido oblio, da parte sia del pubblico che della critica. In questo senso, i due versi pronunciati da Merope e scelti come titolo del convegno «Mai non mi diero i Dei / Senza un ugual disastro una ventura» sintetizzano al meglio la contrastata fortuna della tragedia maffeiana, di cui il presente volume offre una rilettura critica in occasione del terzo centenario dalla sua prima messa in scena (Modena, 1713).
Research Interests:
Italian Studies, Eighteenth-Century literature, Dramaturgy, Eighteenth-Century literature and culture, Euripides, and 27 more
L'università eCampus (attraverso il Centro di ricerca Li&Te), in collaborazione con l'Università di Padova organizza un workshop online sulle origini del melodramma, con particolare riguardo per le tecniche, i toni e le commistioni di... more
L'università eCampus (attraverso il Centro di ricerca Li&Te), in collaborazione con l'Università di Padova organizza un workshop online sulle origini del melodramma, con particolare riguardo per le tecniche, i toni e le commistioni di generi in un arco cronologico ristretto, che va dagli albori del genere al 1636. Particolare spazio sarà dedicato all'interpretazione allegorica dei libretti e delle opere; alla conoscenza del livello di cultura del destinatario ideale (attraverso lo studio linguistico: cultismi, latinismi, collocazioni); allo studio delle tonalità e degli stili di commedia, tragedia, intermezzi, oratori.
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Il contributo fa parte del volume "Letture Tassoniane", a cura di Davide Conrieri e Pasquale Guaragnella, Biblioteca dell'Archivio Barocco e dei Lumi, Argo 2016. E' una lettura delle questioni filologiche e critiche pertinenti il c. IX... more
Il contributo fa parte del volume "Letture Tassoniane", a cura di Davide Conrieri e Pasquale Guaragnella, Biblioteca dell'Archivio Barocco e dei Lumi, Argo 2016. E' una lettura delle questioni filologiche e critiche pertinenti il c. IX della "Secchia rapita".
Molteplici, sul versante in primo luogo filologico, ma con conseguenze di rilievo di taglio più propriamente critico-interpretativo, risultano i " cantieri " aperti, non solo in Italia, nell'ambito degli studi tassiani. L'avanzamento... more
Molteplici, sul versante in primo luogo filologico, ma con conseguenze di rilievo di taglio più propriamente critico-interpretativo, risultano i " cantieri " aperti, non solo in Italia, nell'ambito degli studi tassiani. L'avanzamento dell'edizione nazionale delle opere del Tasso ha riaperto infatti numerosi dossier tuttora bisognosi di indagini accurate, in corso ad opera di più generazioni di studiosi, e con conseguenze di rilievo che vanno ben al di là dei confini della pur impervia filologia tassiana, per investire questioni centrali per un approccio al tardo Rinascimento in una prospettiva pluridisciplinare e transnazionale. Il seminario, organizzato per temi, intende dar conto dei lavori in corso e dei risultati già significativi sin qui
raggiunti.
L'ampio restauro filologico e critico di questi ultimi vent'anni ha permes-so di ricostruire un quadro alquanto più mosso e variegato della tradizione della commedia umanistica, sia sul piano ecdotico di allestimento di testi, in passato... more
L'ampio restauro filologico e critico di questi ultimi vent'anni ha permes-so di ricostruire un quadro alquanto più mosso e variegato della tradizione della commedia umanistica, sia sul piano ecdotico di allestimento di testi, in passato fruibili solo in inaffidabili e peregrine edizioni antiche o ancora nello stadio di una trasmissione manoscritta dimenticata e spesso adespota, sia rispetto a una lente storiografica condizionata da una lettura frammen-taria e da un paradigma esegetico interno a una dialettica di discontinui-tà e rinascenze classicistiche: atte a segnare il tempo del risorgimento delle forme classiche-solo per citare una nota etichetta del D'Ancona e di quelle sue Origini del teatro italiano 1 , repertorio di acquisti documentari sempre imprescindibili per i generi drammatici dei primi secoli, ma anche stigma pervicace di un approccio 'positivistico' e classificatorio alle forme e agli sviluppi di una Scena e di una letteratura teatrale quattrocentesca, valutata o a parte adiecti quale sbocco di un processo di laicizzazione di un'omnicom-prensiva Sacra rappresentazione medievale o, a posteriori con inevitabili anacronismi, sul parametro delle poetiche teatrali dell''aureo' classicismo rinascimentale. A partire dai primi significativi bilanci di Perosa e Stäuble 2 , negli anni Sessanta, che ridisegnarono su nuove coordinate i contorni della produzione teatrale umanistica con un sapiente incrocio fra filologia e coscienza storica dell'intersecarsi delle tradizioni medievali e classiche, in un panorama di vi-1 D'ANCONA, Origini del teatro italiano. Sull'interpretazione del D'Ancona avvia signifi-cativamente il dibattito PARATORE, L'influsso dei classici. 2 PEROSA, Teatro Umanistico, Milano 1965; STÄUBLE, La commedia.
Relazione tenuta al Convegno di Ferrara 30 novembre-1 dicembre 2018 su Orsina Bertolaia Cavaletta letta attraverso il filtro del Dialogo tassiano La Cavaletta e di cui si è ricostruita la produzione madrigalistica attraverso il... more
Relazione tenuta al Convegno di Ferrara  30 novembre-1 dicembre 2018 su Orsina Bertolaia Cavaletta letta attraverso il filtro del Dialogo tassiano La Cavaletta e di cui si è ricostruita la produzione madrigalistica attraverso il censimento delle sue rime nelle antologie liriche di fine Cinquecento e Seicento
Come ogni anno il Centro di Studi Tassiani bandisce un premio destinati a un lavoro originale e inedito sull'opera di Bernardo o Torquato Tasso.
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Presiede Elisabe a Selmi 10.00 Adriana Chemello «L'istoria de le mie gioiose pene»: autorialità in Gaspara Stampa 10.30 Veronica Andreani Gaspara Stampa nelle rime d'occasione 11.00 Veronica Copello Deus (ex machina) nel "libre o" di... more
Presiede Elisabe a Selmi 10.00 Adriana Chemello «L'istoria de le mie gioiose pene»: autorialità in Gaspara Stampa 10.30 Veronica Andreani Gaspara Stampa nelle rime d'occasione 11.00 Veronica Copello Deus (ex machina) nel "libre o" di Gaspara Stampa 11.30 Antonella Pietrogrande Gaspara Stampa in Prato della Valle: celebrazione o concessione? 12.00 Reading di sone di Gaspara Stampa, a cura del Liceo classico "Tito Livio" di Padova (coordinamento del prof. Mirco Zago)
Martedì 14 marzo, ore 16.30, Bergamo, Biblioteca A. Mai, Sala Tassiana Elisabetta Selmi (Università degli Studi di Padova - Centro di Studi Tassiani) e Massimo Castellozzi (IULM - Centro di Studi Tassiani) presenteranno il saggio di... more
Martedì 14 marzo, ore 16.30, Bergamo, Biblioteca A. Mai, Sala Tassiana
Elisabetta Selmi (Università degli Studi di Padova - Centro di Studi Tassiani) e Massimo Castellozzi (IULM - Centro di Studi Tassiani) presenteranno il saggio di  Corrado Confalonieri (Università degli Studi di Parma - Centro di Studi Tassiani), Torquato Tasso e il desiderio di unità. La «Gerusalemme liberata» e una nuova teoria dell’epica (Roma, Carocci, 2022)
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Un convegno organizzato dal Centro Studi "Piero Camporesi" sulla base di una convenzione stabilita con il Commissario di Governo per il recupero dell'area dell'ex carcere borbonico di Santo Stefano, dott.ssa Silvia Costa e con il... more
Un convegno organizzato dal Centro Studi "Piero Camporesi" sulla base di una convenzione stabilita con il Commissario di Governo  per il recupero dell'area dell'ex carcere borbonico di Santo Stefano, dott.ssa Silvia Costa e con il commissario prefettizio al comune di Ventotene, dott.ssa  Monica Perna. Una occasione di ricerca e divulgazione su un territorio storico dell'Italia e dell'Europa. 
Un incontro di studi ai confini dell'idea di libertà tra storia, retorica, diritto e letteratura nell'ambito di un ambizioso progetto di III missione dai numerosi risvolti interdisciplinari .
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In occasione del quinto centenario del Sacco di Brescia, tragico evento compiuto il 19 febbraio 1512 dalle truppe guidate da Gaston de Foix, il Liceo “Arnaldo da Brescia”, con il patrocinio del Comune di Brescia, ha dedicato una giornata... more
In occasione del quinto centenario del Sacco di Brescia, tragico evento compiuto il 19 febbraio 1512 dalle truppe guidate da Gaston de Foix, il Liceo “Arnaldo da Brescia”, con il patrocinio del Comune di Brescia, ha dedicato una giornata di studi che vede la partecipazione di studiosi affermati e di giovani ricercatori. Gli interventi hanno spaziato dalla storia, alla letteratura, alla storia dell’arte, introucendo alcune significative novità rispetto a quanto già emerso nelle emerite opere Francia Spagna Impero a Brescia 1509-1516 (C. Pasero, 1958) e Il Sacco di Brescia (a cura di V. Frati, 1989-1990).
Relazione al Convegno: 'Dai margini al centro': per un'indagine sulle scritture femminili tra Quattrocento e Cinquecento. La mia relazione: "Fra educazione alle 'lettere' e matronage spirituale: un contributo per gli epistolari delle... more
Relazione al Convegno: 'Dai margini al centro': per un'indagine sulle scritture femminili tra Quattrocento e Cinquecento.  La mia relazione: "Fra educazione alle 'lettere' e matronage spirituale: un contributo per gli epistolari delle mistiche di età tridentina", è di prossima pubblicazione
Conferenza a cura di: Monica Centanni e Piermario Vescovo. Intervengono: Maria Bergamo, Matteo Casini, Stefania Gerevini, Alessandro Metlica, Elisabetta Selmi, Davide Susanetti, Giulia Zanon.
Roma, CNR, 9-10 dicembre 2020
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Thesis on the myth of Adonis and its interxtuality in both Art and Literature between Renaissance and Baroque periods, expecially in the Italian context, where in 16th century many Academies were founded and the partnerhip between the... more
Thesis on the myth of Adonis and its interxtuality in both Art and Literature between Renaissance and Baroque periods, expecially in the Italian context, where in 16th century many Academies were founded and the partnerhip between the author Lodovico Dolce and the famous venetian painter Titian (Tiziano Vecellio) took part, giving birth to a myth reinterpretation and reformulation practice which allowed a gradual shift away from the ovidian tradition that peaked in Giovan Battista Marino's poem "L'Adone" and in its pictorial adaptations.