Nuovo blog

Dopo 2 anni di attività il blog si trasferisce su lasphigadigrano.it!

Ci tengo particolarmente a ringraziare tutti coloro che mi hanno letto, commentato e premiato. Grazie a voi!

Spero che continuerete a seguire le mie ricette senza glutine e le mie avventure da celiaca.

A proposito, come faccio a seguirvi tutti? Via mail?

Un abbraccio. 🙂

Il mio primo Hamburger senza glutine da America Graffiti

Hamburger per celiaci? In provincia? Mai ci avrei pensato, invece le cose per noi “speciali” stanno cambiando a un ritmo velocissimo – in meglio – tanto che fatico addirittura a starci dietro.

menu senza glutine

Domenica sera ho mangiato il mio primo Hamburger fuori casa all’America Graffiti di Montecatini Terme e vi assicuro che l’emozione è stata unica. Di solito non mi emoziono tanto per il cibo spazzatura, anzi, chi mi conosce sa quanto mi piace scegliere il cibo più sano e quanto rompo le scatole su zuccheri, proteine animali e le altre diecimila menate del genere 🙂 A volte rasento davvero l’ossessione compulsione.
Credo che una delle prime e ultime volte che ho mangiato un hamburger fosse intorno al ’95 forse in vacanza a Parigi o nel primo Mc Donald’s di Firenze. Da quel che mi ricordo mi lasciò abbastanza indifferente, il cibo mi sembrava finto.
Ma questa volta mi sono veramente esaltata come se fossi stata sotto il palco al Wembley nel 1986. E non tanto per il cibo in sé, da sola non sarebbe stata la stessa cosa. Quanto per la condivisione del momento insieme agli amici.

Gira e rigira la frittata per non farla bruciare, ma il succo è sempre quello: non è il cibo ma quello che c’è tra un boccone e l’altro. E’ la possibilità di scegliere e dire: ma sai che, non mi va l’hamburger con le patatine fritte vado a casa a farmi la minestrina insipida al dado con la pasta per celiaci. Insomma è la possibilità di scegliere di essere come gli altri oppure no.

Quando mi sono avvicinata alla cassa mi hanno mostrato il menù per celiaci, davvero ricco di cibi senza glutine: hamburger, patatine, hot dog, mozzarella sticks, chicken nuggets. Oltre ai tradizionali piatti da fast food anche molti dolci, tra cui il cheese cake, l’apple pie, muffin e donuts. State sorridendo? 🙂 Anch’io!

hamburger senza glutine

hamburger senza glutine

Purtroppo non sono riuscita ad assaggiare nient’altro oltre all’hamburger e le patatine perché le porzioni sono davvero enormi. Roba gigante proprio, come si vede dalle foto.
Ma il momento è stato maggico.
Spero che la concorrenza faccia il suo lavoro e che i menù senza glutine compaiano in ogni bar, pasticceria e locale della zona.

Buona notte e alla prossima.
La Sphiga.

Vellutata di piselli, broccoli, zenzero e cumino

Sono tornata con una Vellutata di piselli e broccoli proprio il giorno della Festa dei Lavoratori.
Sono tornata perché tra le priorità della mia vita non possono proprio mancare la cucina, la fotografia e questo piccolo spazio dedicato alla celiachia e al faticoso vivere senza glutine.

vellutata piselli

Devo ammettere anche che sono tornata perché per noi celiaci le cose si stanno mettendo sempre meglio – ho così tante cene e pranzi da raccontare, nuove ricette e ristoranti – e perché finalmente la mia nuova casa ha un volto più umano: si sono moltiplicate padelle, posate, e soprattutto ricette e cene con gli amici.

Oggi vi racconto una vellutata preparata un paio di mesi fa.

Broccoli circa 500g
Piselli 1 tazza circa
Cumino macinato al momento
Zenzero fresco
1 spicchio di aglio
Lavare bene i broccoli e tagliare le cimette. In una casseruola aggiungere un goccio d’olio, lo spicchio d’aglio sbucciato, un po’ di zenzero grattugiato e mettere sul fuoco. Aggiungere i broccoli e i piselli surgelati, mescolare bene, salare e aggiungere acqua calda o brodo vegetale fino a ricoprire la verdura. Chiudere con un coperchio e lasciare cuocere per 10-15 minuti.
Con un pestello macinare mezzo cucchiaino di cumino e spolverare la vellutata, a piacere aggiungere prima di servire lo zenzero macinato fresco.

E’ proprio vero che la semplicità e la serenità rendono anche una cena senza pretese qualcosa di speciale. Una bella luce, dei bei colori, musica e un po’ di vino e la prospettiva cambia subito. Una giornata storta torna dritta e l’umore diventa allegro. Soprattutto quando la cena è preparata per 2.
Vi è mai capitato di fermarvi un attimo e pensare: sto proprio vivendo come ho sempre desiderato?  Ecco.

Un saluto dal letto!
Somewehere in Tuscany

Plum cake soffice con mele, uvetta e noci al profumo di rum. Senza glutine e senza lattosio.

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Il mio primo post dell’anno inizia con una ricetta dolce senza glutine e senza lattosio. Ma prima vorrei scusarmi per l’assenza dai vostri blog, prometto che tornerò presto.
Dopo un lungo periodo di lontananza da blog e di ristrettezza in una cucina condivisa in terra tedesca, torno a riappropriarmi dei miei spazi: una casa nuova, una nuova cucina e una nuova vita, in uno dei posti più belli del mondo: l’Italia.
Torno ad assaporare i sapori, i profofumi e i colori con lo sguardo un po’ straniero ed era proprio quello in cui speravo. Stare un po’ lontano da casa mi ha fatto bene. Adesso posso apprezzare fino in fondo tutto quello che questo paese ha di buono, a partire dal cibo, che più che buono direi che è OTTIMO.

Veniamo alla ricetta di questo plum cake senza glutine e senza lattosio. Un dolcino soffice, semplice e leggero per le colazioni e l’ora del tè. Profumatissimo e morbido, adatto per chi è intollerante al glutine e al lattosio perché privo di burro.

Ingredienti

270 g di farina mix it DS
200 g di zucchero
3 uova

1 bicchiere scarso d’olio di semi di girasole
1/2 bustina di lievito per dolci
1/2 limone spremuto
3-4 mele

2 pugnetti di uvetta
3-4 cucchiai di zucchero
1 bicchierino di rum
cannella (come se piovesse) 🙂

Sbucciate le mele, tagliatele a dadini e bagnatele con il succo di mezzo limone per non farle annerire. Mescolate bene e aggiungete le noci a pezzetti e due cucchiai rasi di cannella. Lo so che sembrano molti, ma a chi piace questa spezia andrà in brodo di giuggiole. A parte, in un bicchiere versate del rum e immergetevi l’uvetta. Preriscaldate il forno a 180 e preparate gli stampi per i plum cake ben oliati o ricoperti di carta da forno. Per questa ricetta si possono usare 2 stampi.

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In una ciotola rompete le uova, aggiungete lo zucchero e sbattete a mano con una frusta per diversi minuti. Quando il composto risulterà bello liscio e spumoso aggiungete la farina a poco a poco, l’olio e infine il lievito.

Strizzate l’uvetta e unitela alle mele, mescolate molto bene. A questo punto avete due alternative:

-potete bere il bicchierino di rum 😀
-potete aggiungerlo all’impasto (consigliato)

Mescolate bene tutto l’impasto per l’ultima volta. Versatelo negli stampi e infornate per circa mezz’ora a 180°/200° gradi.
Ricordate di lasciare raffreddare il dolce dopo averlo sfornato, deve raffreddarsi bene. Meglio quindi poggiarlo su una griglia o appoggiarlo su un piatto di lato.

E’ tutto, alla prossima!
Un abbraccio e buon anno 🙂

30 buoni motivi per cui essere celiaca è un vera fortuna (o quasi)

Parlare di celiachia e fortuna sembra quasi un ossimoro. Sicuramente molti di voi hanno pensato tutt’altro quando hanno scoperto di dover vivere quotidianamente questa nuova condizione alimentare (vi spiegherò presto perché non la chiamo malattia). Magari non ci avete nemmeno pensato subito con sgomento, come è successo a me, perché sono una persona curiosa e lì per lì mi sembrava una novità, quasi una cosa “ganza” come si dice in Toscana.

Ebbene lo sgomento è arrivato pesante e puntuale presto. Anzi prestissimo. In occasione di feste, cene, compleanni, viaggi, aperitivi e tutte le occasioni sociali più o meno importanti.
Ecco perché ho aperto questo blog, perché essere celiaci è una condanna. Una sfortuna, una “sphiga” appunto.
Sentirsi parte di un gruppo, di una comunità è importante, sentirsi inclusi pure, altrimenti perché tanti di noi celiaci seguirebbero una dieta poco rigorosa a scapito della propria salute pur di partecipare a cene, feste, incontri con gli amici? Ma alla fine, ne vale la pena?

Ma c’è un’altra cosa, forse più importante di quelle dette sinora. A un certo punto bisogna reagire.

Fonte: AIC Trentino

Fonte: AIC Trentino

Ciò che presto leggerete vi potrà sembrare un’assurdità, soprattutto se avete scoperto di essere celiaci da poco. Ma vi posso assicurare che a sei anni dalla diagnosi di intolleranza permanente al glutine, ho scoperto tanti aspetti positivi legati a questa, chiamiamola con il suo ultimo nome, malattia sociale. Infatti, nonostante l’industria del cibo senza glutine produca alimenti di gran lunga migliori rispetto a un tempo, in grado di soddisfare qualsiasi esigenza alimentare, fare i conti con la celiachia fuori dalle mura di casa non è mai facile.

In 30 punti vi racconto come il cosiddetto morbo celiaco mi ha cambiata e migliorata.

1.Un aiuto per “rompere il ghiaccio”.
Più di una volta la celiachia mi ha aiutato a rompere il ghiaccio durante momenti di silenzio, magari in occasione di cene o feste a cui partecipavano persone che non conoscevo. Spesso la mia intolleranza è stato il punto di partenza per iniziare una conversazione su cibo, ristoranti e viaggi.

2. Avere a disposizione una bugia credibile.
Forse questo non lo dovrei dire, ma la celiachia può funzionare benissimo come scusa. Se volete saltare l’invito a una noiosissima festa, ma siete in perfetta salute potete sempre dire di avere mangiato accidentalmente glutine e di sentirvi veramente fuori forma.

3.Imparare a leggere le etichette
Glutammato, malto d’orzo, farina di semi di carrube, amido modificato. Se sei celiaco ti farai o ti sei già fatto una cultura su addensanti, conservanti e coloranti. Sicuramente in più lingue. Saper leggere le etichette ti aiuta a scegliere i cibi più sani e a evitare quelli dannosi per la tua salute.

4.Sentirsi considerati dagli altri
Sapere che gli altri organizzano cene o feste preparando piatti adatti a tutti è una gran cosa. Ti fa sentire importante e al centro dell’attenzione. Spesso anche un po’ speciale, soprattutto quando c’è il dolce.

5.Sperimentare nuove ricette
Prima di diventare celiaca la Quinoa non sapevo cos’era e pensavo che l’Amaranto fosse un colore, o la squadra di calcio del Livorno. Aprirsi a nuovi sapori e ricette è stata e continua ad essere una scoperta meravigliosa.

6.Vivere senza il junk food o quasi
Nota dolente per chi non potrebbe vivere senza Mc Donald’s e Buger King. Ma credetemi, non poter mangiare porcherie di ogni sorta quando si è fuori casa è una vera fortuna! A dirlo non sono io ma i dati su obesità, diabete e rischio di cancro legato al cibo spazzatura. Molto meglio un hamburger casalingo, magari con pane vero fatto in casa e senza glutine.

7.Seguire una dieta con facilità
Esatto. Chi è celiaco può seguire una dieta dimagrante con un minimo impegno. Molti prodotti cioccolatosi, budinosi, croccanti e a più strati non sono adatti a noi. Una vera fortuna per chi ogni tanto a bisogno di mettersi a dieta e fugge dalle tentazioni.

8.Risparmiare grazie ai buoni senza glutine
Tutti i celiaci in Italia hanno diritto all’acquisto di alimenti a loro adatti tramite buoni di un importo di circa 100-120 euro al mese (l’importo varia da regione e regione). Significa che risparmierete un po’ sulla spesa, visto che i prodotti per celiaci sono più costosi rispetto a quelli tradizionali. Una vera fortuna di questi tempi.

9.Vivere nel Paese considerato il Paradiso del cibo, anche per Celiaci
La varietà e l’abbondanza di prodotti freschi permette di avere una alimentazione davvero varia. E ai celiaci non va peggio. Esistono molti prodotti artigianali e l’apertura di pasticcerie, bar e pizzerie specializzati in cucina gluten free è sempre più frequente.

10.Essere felici con poco, pochissimo
A un celiaco per essere felice basta una teglia di lasagne al forno, una fetta di torta, una pizza senza glutine. Alle persone normali serve molto di più. Grazie a questo possiamo migliorare il nostro umore con piccoli gesti.

11.Scoprire il mondo del vino
Sapere che non avrei più potuto bere la normale birra è stato un trauma. Superato con fatica ma egregiamente con la scoperta dell’inebriante mondo del vino. Oltretutto in Italia potete sbizzarrirvi con varietà, cantine e colori. Che volete di più?

12.Conoscere ristoranti e locali nuovi
La ricerca del ristorante adatto è una vera fatica. Spesso non è facile conciliare portafoglio, celiachia e gusto, ma come si dice, “chi cerca trova”. Ho scoperto tanti ristoranti in cui poter mangiare tranquillamente, sia in Italia che all’estero. Una buona cosa per chi ama cibo e viaggi.

13.Avere più consapevolezza del proprio corpo
Le mie conoscenze di anatomia non mai state così approfondite. So cosa sono il duodeno, i villi intestinali e gli anticorpi anti transglutaminasi. Riconosco subito quando c’è qualcosa che non va e ho imparato ad ascoltare il mio corpo, quello di cui ha bisogno e quello che invece rifiuta.

14.Fare nuove amicizie
Con l’associazionismo dell’AIC (Associazione Italiana Celiachia) si ha l’opportunità di conoscere persone nuove che vivono il nostro stesso problema. Possono nascere amicizie frequentando i gruppi AIC locali e può essere un modo per confrontarsi con genitori, figli e nonni accumunati da un problema comune. Non siete soli!

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15.Iscriversi a un corso di cucina
Scoprire di essere celiaci potrebbe stimolare la vostra creatività in cucina e spronarvi a iscrivervi a un corso di cucina senza glutine. Anche questo è un modo per incontrare persone, scambiarsi consigli, confrontarsi e capire che il cibo è comunque buono e ricco di sapore anche senza farina.

16.Rafforzare la forza di volontà
Non cedere alla tentazione di mangiare cibo contaminato o glutine aiuta a rafforzare la forza di volontà. Da quando mi è stata diagnosticata la celiachia non ho mai fatto uno sgarro. A volte è stata dura ma alla fine l’intelligenza ha avuto la meglio.

17.Aprirsi al cibo fai da te
Farsi il pane fatto in casa, magari con il lievito madre senza glutine. I plum cake, le barrette energetiche, la pizza, i dolci e i biscotti. Modificare le ricette per renderle adatte a voi. Mettersi alla prova con la sicurezza di utilizzare solo prodotti naturali, senza conservanti o oli vegetali.

18.Invitare spesso gli amici a cena
Inviterete spesso gli amici da voi, anziché andare al ristorane. La vostra casa sarà sempre vissuta e piena di persone con cui condividere il cibo, ovviamente gluten free. Avrete tutto sotto controllo e ridurrete a zero il rischio di contaminazione.
 
19.Scoprire tutte le varietà del riso
Prima il riso lo mangiavo solo quando avevo mal di pancia o durante l’influenza. Adesso conosco quasi tutte le varietà del riso, le sue proprietà e le diverse modalità di cottura. Insalate di riso, timballi, zuppe, risotti, riso all’orientale, c’è veramente un mondo da scoprire. E’ arrivato il momento di iniziare a conoscere questo cereale.

20.Mangiare le patate come se non ci fosse un domani
Se scoprire di fare a meno della pasta di grano è stato un trauma, potete sempre consolarvi con le patate. Fritte, al forno o chips le potete mangiare in tutti i modi. Basta stare attenti a utilizzare le salse adatte a voi. E sempre con le patate potete realizzare dei buonissimi gnocchi fatti in casa.

21.Fare parte di una associazione
Non tutti i celiaci sono associati all’AIC. Ma sapere di avere qualcuno che ti sostiene, ti informa e ti aggiorna è veramente un grande aiuto. Con una cifra irrisoria si può ricevere a casa il prontuario senza glutine in cui sono contenuti tutti i prodotti, divisi per marca, adatti per i celiaci, oltre a ricevere notizie sull’alimentazione fuori casa.

22.Avere qualcosa da insegnare
I vostri amici e parenti sono poco informati? Siete in grado di istruirli voi, aiutandoli nella scelta degli ingredienti per cene o feste e di informarli sui pericoli della contaminazione da glutine. Chi meglio di voi può insegnare a cucinare e preparare i piatti nel modo corretto? Magari anche divertendosi con i propri figli.

23.Estate vuol dire gelato
Che estate sarebbe senza gelato? Anche lui continuerà a fare parte della vostra vita. Sono cresciute le aziende che producono gelati SG, in vaschetta, cono e biscotto. Anche le marche classiche da bar hanno diverse opzioni adatte a noi. Più difficile è trovare gelaterie senza glutine artigianali, ma AIC da una mano anche in questo caso.

24.Imparare ad accettare i compromessi
I compromessi fanno parte della vita e la vita di un celiaco è sempre piena di compromessi. “Ok il dolce lo porto io” sarà una frase che ripeterete spesso. Imparerete a mettervi nei panni degli altri e ogni tanto a sollevarli da qualche responsabilità. Se vi vogliono bene se lo meritano.

25.Rendersi conto che si ingrassa lo stesso
I celiaci che seguono una dieta senza glutine sono esattamente uguali a tutti gli altri. Se mangiano più del loro fabbisogno calorico e non si muovono ingrassano. E’ normale, succede a tutti! Siete come gli altri. Rallegratevi!

26.La Nutella la puoi sempre mangiare
Buonissima notizia. Ok hai scoperto di essere celiaca, non potrai più mangiare un sacco di cose, addio a pizze, birra, focacce…Ma niente Panico! La Nutella è sempre lì che ti aspetta, così come moltissimi tipi di cioccolato in tavoletta.

27.Caffè e cappuccino
Se adori caffè e cappuccino e non puoi fare a meno di fare colazione al bar, perché cambiare le tue abitudini? Via libera a caffè (no quello d’orzo che contiene glutine), latti macchiati e cappuccini. Sono tutte bevande naturalmente prive di glutine. Continueranno a fare parte della tua vita con tranquillità e se non potete mangiare il croissant potete sempre portare con voi il vostro dolcetto preferito.

28.Viaggiare non è poi così difficile
Con un po’ di spirito d’adattamento viaggiare è possibile anche per i celiaci. Basta programmare con un po’ di anticipo le vacanze, informarsi sulla cucina locale e su eventuali piatti  e prodotti adatti a voi. Sul sito AIC si trovano molte informazioni in merito alle vacanze senza glutine.

29. Sarai un genitore più consapevole
Se avrai figli sarai un padre o una madre informata direttamente su un problema che molto spesso riguarda i bambini. Nessun problema a organizzare cene o un compleanno gluten free per figli di amici e compagni di scuola.

30. Apprezzare la frutta
Se i tuoi snack erano panini, crackers, patatine è arrivato il momento di scoprire, o riscoprire la frutta. Banane, mandarini, mele e tutta la frutta di stagione sono ottimi snack e merende davvero sane da portare sempre con se. Il top unite a yogurt o latte.

I motivi che ogni giorno mi aiutano a vivere meglio sono questi. Ma sono sicura che ce ne sono molti di più e che questa “malattia”, con fatica, ma con pazienza può diventare il punto di partenza per una vita sana.

E voi come vi trovate? Fatemi sapere!

Commentate qui sotto o scrivermi in privato se preferite
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