Rena Bianca a pagamento

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Carissimo Beppe Severgnini, mi chiamo Mariateresa Lastilla, sono un’insegnante pugliese di matematica e scienze nelle scuole medie, il mio compagno è di Santa Teresa di Gallura quindi, negli ultimi 20 anni, ho il privilegio di frequentare la Gallura durante il periodo estivo. Sono stata felicemente sorpresa di apprendere qualche tempo fa, che anche lei ha questa felice abitudine. Mi rivolgo a lei con preoccupazione ed indignazione, relativamente al diritto leso di accesso libero alla spiaggia di Rena Bianca in paese. Infatti, dal primo giugno al 30 settembre sarà ad accesso regolamentato, a pagamento per i non residenti, e gratuito per i residenti previa prenotazione. Ritengo che l’accesso alle bellezze naturali dovrebbe essere garantito a tutti, in modo libero e democratico, tra l’altro Rena Bianca è l’unica spiaggia del paese accessibile a piedi, quindi appannaggio dei minorenni e delle persone avanti con l’età. La Rena Bianca è un luogo di incontro, di relax e di svago per i residenti e i turisti. È un pezzo di paradiso che dovrebbe essere accessibile a tutti, senza discriminazioni e senza oboli di accesso. La bellezza del mare e della sabbia dovrebbe essere un bene comune, non un privilegio riservato solo a chi può permettersi di pagare. Di recente l’accesso a Venezia è diventato a pagamento, questa tendenza mi preoccupa molto, ci faranno pagare anche l’aria che respiriamo? Con il supporto dell’associazione MARE LIBERO, un gruppo di turisti, residenti e proprietari di casa, sta redigendo una lettera di diffida al Comune, sperando che abbia un seguito. Chiedo a lei, caro Severgnini, di portare la questione all’attenzione del pubblico. Dobbiamo difendere il diritto alla spiaggia libera e garantire che tutti possano godere di questo tesoro naturale senza barriere economiche. Certa della sua sua attenzione e del suo impegno, la saluto caramente

Mariateresa Lastilla,

Gentile Mariateresa,  conosco bene Rena Bianca, fin dall’adolescenza. L’ho frequentata molto, fino a qualche anno fa; negli ultimi tempi, solo fuori stagione o, in piena estate, fuori orario. L’affollamento è impressionante, non si riesce neppure a passare tra gli asciugamani. L’acqua è meravigliosa, ma preferisco non pensare agli ettolitri di pipì che finiscono dentro la piccola baia in luglio e agosto..!

Lei ritiene che “l’accesso alle bellezze naturali dovrebbe essere garantito a tutti, in modo libero e democratico”: sono d’accordo. Ma quando i tutti diventano troppi, che si fa? Come certamente sa, l’amministrazione locale di Stintino ha dovuto limitare l’accesso a un'altra spiaggia stupenda, la Pelosa. Capisco che possa non piacere, ma bisogna sempre ragionare sulle alternative.

Se il pedaggio per entrare a Venezia non mi convince - con accesso libero per l’aperitivo, ma dài! - una limitazione per Rena Bianca mi sembra inevitabile. Sul parcheggio, finalmente, si è riusciti a intervenire (ricorda l’anarchia sulla rotonda in fondo, fino a un paio di anni fa?). Si troverà una soluzione ragionevole anche per la spiaggia. Di certo, il costo dell’ingresso dovrà essere contenuto, il pagamento semplice e rapido.

Il mio suggerimento è spingere in questo senso. Limitarsi a dire “No!” non servirà, mi sa.