Niente pallanuoto per i non vaccinati: la Fin si riunisce

Senza green pass rafforzato non si gioca. Il decreto legge n° 229 del 30 dicembre introduce l’obbligo vaccinale nel mondo degli sport di squadra e, dunque, anche nella pallanuoto: a partire dal 10 gennaio l’attività sportiva sarà consentita soltanto agli atleti – dai professionisti ai dilettanti, dal livello seniores a scendere fino ai 12 anni – che abbiano ottenuto la certificazione verde per vaccinazione o guarigione. Rimangono esentati i minori di 12 anni (oltre naturalmente ai soggetti esclusi dalla campagna vaccinale in base a certificazione medica), che potranno continuare dunque a fare sport. Questo tema ed altri verranno affrontati domani in una riunione online del Consiglio Federale della Federnuoto che punta a salvaguardare l’attività in programma per il 2022. 

Nella pallanuoto è infatti a rischio la ripresa e il regolare svolgimento dei campionati, dato che a partire dal 10 gennaio le squadre non potranno schierare giocatori non vaccinati e ciò potrebbe portare a ulteriori ritardi e rinvii. L’A1 maschile, che ha il calendario più fitto e già 5 gare da recuperare, è ovviamente la competizione che va incontro a maggiori difficoltà, ma la nuova normativa avrà un impatto su tutti i campionati, dall’A2 a quelli U14. 

Marco Bonifazi e Giovanni Melchiorri, responsabili scientifici della Federnuoto, sono al lavoro per aggiornare i protocolli anti-Covid. Oltre all’obbligo di green pass rafforzato, l’altra importante novità di cui dovranno tenere conto è l’aggiornamento della normativa riguardante i soggetti a contatto con positivi al Covid-19, per i quali – in determinati casi – non vige più l’obbligo di quarantena.     

L’obiettivo della Federnuoto rimane quello di mandare avanti l’attività a tutti i livelli e di evitare la sospensione di alcuno dei campionati 2021/22.

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