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A 99 anni ci ha lasciato suor Margherita Marchione biografa di Pio XII

Americana di nascita e italiana di origine è stata la più attenta studiosa della vita del Pontefice

Suor Margherita Marchione porta un suo libro a Giovanni Paolo II |  | LEV Suor Margherita Marchione porta un suo libro a Giovanni Paolo II | | LEV

Il libri più bello di Suor Margherita Marchione per me è un volume di immagini di Papa Pio XII spiegate e raccontate da lei, la sua biografa più che ufficiale. 

Suor Margherita ci ha lasciato ieri a quasi cento anni. Americana di origini italiane  della Congregazione delle Maestre Pie Filippini era nata il 19 febbraio del 1922 Little Ferry, New Jersey, negli Stati Uniti d’America e aveva insegnato letteratura italiana. Ma la sua passione era la storia di Pio XII. L’annuncio della sua morte è stato ieri il segretario e collaboratore della religiosa Livio Spinelli.

Tra i suoi volumi, una cinquantina, tradotti in varie lingue, spicca la sua ricerca sull'Olocausto e in particolare quella relativa agli sforzi profusi da Pio XII, oggi venerabile, per salvare gli ebrei della Capitale. In questo ambito è stata uno dei più prolifici studiosi del mondo in materia.      

Suor Margherita avena raccolto la sfida di confutare i detrattori di Pio XII. In Italia sul tema sono usciti Pio XII e gli ebrei (Pan Logos, Roma 1999), Pio XII architetto di pace (Editoriale Pantheon, Roma 2000) e Il silenzio di Pio XII (con prefazione di Antonio Spinosa, Sperling & Kupfer, Milano 2002) e Pio XII e i prigionieri di guerra, una raccolta di lettere inviate a Pio XII da persone alla ricerca dei loro cari dispersi.

Per suor Margherita era chiaro che Pio XII non poteva parlare (“parlare sarebbe peggiorare la cose”, confidò Pio XII al padre Dezza nel 1943), ma scelse la strada dell’azione concreta, cercando di salvare il maggior numero possibile di persone. Da qui l’ordine dato ai conventi e agli istituti maschili e femminili di accogliere chi aveva bisogno di nascondersi, senza distinzione di religione o di idee politiche.

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Tra i conventi quelli della congregazione delle Maestre Pie Filippini, e proprio alcune consorelle più anziane, che quei momenti li hanno vissuti, erano le testimoni di suor Margherita.