Padre Davide Carraro, la forza sta nelle radici

Domani 26 gennaio, sarà consacrato vescovo a Orano ( Algeria ) il nostro trevigiano di Sambughè Davide Carraro che dice:  «Vivo la chiamata a un ulteriore servizio nella diocesi di Orano che fu del domenicano Pierre Claverie, vescovo-martire assassinato sulla porta di casa il 1° agosto del 1996, ultimo dei 19 religiosi e religiose che persero la vita negli anni bui del terrorismo. Cosa che mi lega in modo ancora più profondo a questo Paese e a questa Chiesa».

Questa terra ha già dato molti figli dentro il movimento “missionario della diocesi” di Treviso, così definito dal vescovo Antonio Mistrorigo negli anni Sessanta. Movimento  che ebbe le sue origini nel 1922 quando il vescovo Longhin aprì la porta della canonica di san Martino Urbano a padre Gaetano Filippin che incominciava una casa apostolica e che divenne il seminario dell’Immacolata per le Missioni Estere. Da allora fino ad oggi, dalle diocesi del Triveneto partirono in tante parti del mondo più di 150 missionari del Pime e della diocesi di Treviso. Nel 1993 poteva contare 900 doni alla Chiesa missionaria e al mondo tra religiosi, religiose, laici e preti diocesani.

Da dove la forza di questo movimento missionario? Il Concilio Vaticano II ha detto che la missione nacque nel cuore della Trinità, quando cioè il Figlio fu mandato dal Padre perché nessuno di noi andasse perduto e quando lo Spirito Santo fu mandato per accompagnare gli apostoli.

Due forze muovono ancora la Chiesa e la diocesi di Treviso. La prima, quella centrifuga, che porta figli e figlie nell’America Latina in Africa e ora in Algeria e Tunisia in pieno ambito musulmano. La seconda, quella centripeta che mantiene uniti in Gesù tutti coloro che operano per l’evangelizzazione, sia in missione che in patria. La missione dona a tutti il pieno senso della vita, il dono di sé e della comunione.

La terra di Treviso è santificata e tenuta unita da san Pio X, beato Longhin, Santa Bertilla, Ven. Bernardo Sartori, martiri Valeriano Fraccaro, Bruno Zanella, padri Gaetano Filippin, Angelo Bacchin, Pietro Bonaldo, don Mario Bortoletto, don Angelo Santinon, don Luigi Cecchin, Luciano Bottan e altri ancora.

Oggi,  mons. Michele Tomasi, vescovo di Treviso, in viaggio per la consacrazione a Orano, dice: «Gustiamo il nostro stare insieme per camminare insieme; lasciamoci toccare e trasformare dall’amore di Dio Padre che si manifesta nel Figlio amato e che ci rinnova nello Spirito».

Sentiamoci uniti in preghiera.