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SINOSSI Il presente volume intende riconsiderare una questione controversa nel panorama ormai vasto degli studi gramsciani: l’attitudine di Gramsci nei riguardi dello statuto del mondo naturale e dei saperi che lo concernono. A tal... more
SINOSSI

Il presente volume intende riconsiderare una questione controversa nel panorama ormai vasto degli studi gramsciani: l’attitudine di Gramsci nei riguardi dello statuto del mondo naturale e dei saperi che lo concernono.
A tal fine, si adotta un approccio filologico, storico-critico e diacronico, valorizzando le acquisizioni dell’Edizione nazionale degli scritti gramsciani e impiegando competenze trasversali che vanno dalla storia della filosofia a quella della scienza, dall’epistemologia all’economia politica. In questo modo, l’autore restituisce il profilo di un Gramsci capace di tenersi distante, pur non senza oscillazioni e ambiguità, così dal realismo nelle sue diverse forme come dalla riduzione idealistica della natura a negatività o apparenza, nonché di cogliere nel rapporto con la sfera del senso comune il carattere pratico, e quindi politico, di ogni forma di conoscenza, compresa quella scientifica.

This volume intends to reconsider a controversial issue in the extended landscape of the Gramscian studies in Italy and abroad: namely, Gramsci’s attitude toward natural world and natural sciences. For this purpose, the author adopts a philological, historic-critical and diachronic approach to the Prison Notebooks, by taking advantage of the criteria and results of the National Edition of the works of Gramsci; furthermore, he employs cross competencies in history of philosophy, history of science, epistemology and political economy. In this way, the author shows how Gramsci has been able to maintain the same distance from the realism in all its forms and from the idealistic reduction of the nature to negativity and appearance, by understanding that the practical and political character of all knowledge, including science, lays in its relation with the sphere of the common sense. 


INDICE

Abbreviazioni

Introduzione. Scienza e natura secondo Gramsci: una riconsiderazione
1. La societas rerum come problema
2. Scienza e natura negli studi gramsciani
3. Una proposta interpretativa
4. Corollari e implicazioni

I. Sulla dialettica come “teoria della conoscenza”
1. Un «tema centrale» del marxismo teorico
2. La «quistione della “obbiettività” della conoscenza»
3. I dilemmi della dialettica
4. Dalla “teoria della conoscenza” ai “rapporti di conoscenza”
5. Filosofia speculativa e filosofia della praxis
6. Conclusioni su dialettica e logica formale

II. Sulla scienza come “rapporto di conoscenza”
1. Marxismo e scienza: il dilemma dell’autonomia
2. La ricchezza ambivalente del senso comune e il significato epocale dello sperimentalismo
3. Le sfide della “nuova fisica” e l’intersoggettività della scienza
4. Intermezzo: la filosofia della praxis e l’enigma delle scienze naturali
5. Oscillazioni: la scienza, il suo “ambiente”, il suo nesso con la società
6. Ripartenze e prospettive: la (ri)scoperta del rapporto scienza/senso comune

Conclusioni. Praxis o pragmatismo?

Indice dei nomi
La figura di Franco Momigliano (1916-1988) non ha ancora ricevuto, in letteratura, uno spazio commisurato allo spessore del contributo da lui recato allo sviluppo degli studi economici in Italia nel secondo Novecento. Il presente volume... more
La figura di Franco Momigliano (1916-1988) non ha ancora ricevuto, in letteratura, uno spazio commisurato allo spessore del contributo da lui recato allo sviluppo degli studi economici in Italia nel secondo Novecento. Il presente volume vuole contribuire a colmare questa lacuna. Adottando un taglio di storia degli intellettuali e della cultura, prestando attenzione all’evoluzione delle sue idee nel tempo, esso ripercorre il tratto postbellico della biografia di Momigliano e si concentra sul ventennio 1955-1974: anni nei quali è stato fitto il suo dialogo con gli intellettuali socialisti operanti nelle istituzioni, nel mondo sindacale, nella galassia delle grandi imprese, e particolarmente feconda la sua riflessione sulle caratteristiche e le tendenze delle società avanzate, sugli strumenti e gli obiettivi più aggiornati dell’intervento pubblico in economia, sui contenuti e i fini di una politica socialista moderna.


Introduzione. Tra neocapitalismo e impegno civile dell'intellettuale

I. Gli anni del disgelo. Politica e cultura di fronte al "neocapitalismo" (1955-1957)

II. Gli anni di «Passato e presente». Il sindacato nuovo nell’economia dualistica italiana (1958-1960)

III. Gli anni del dialogo. Sindacati, grandi imprese ed enti locali nella politica di piano (1961-1963)

IV. Gli anni del dissenso. Programmazione riformista e politica socialista (1964-1966)

V. Gli anni della revisione. Economia e politica in una prospettiva "multinazionale" (1967-1970)

VI. Gli anni della sistemazione. Tra crisi italiana e trasformazioni dell'economia-mondo (1971-1974)

Conclusioni. Il neocapitalismo: "mito" o "realtà"?


The figure of Franco Momigliano (1916-1988) has not yet received, in literature, an attention proportionate to the importance of his contribution to the development of economic studies in Italy during the second half of the twentieth century. This volume intends to bridge this gap. By adopting an angle of cultural and intellectual history, by paying attention to the evolution of his ideas in time, the volume retraces the biography of Momigliano in the postwar period, particularly in the years 1955-1974: indeed, during these years he got strictly involved in the debates between socialist exponents working in the Big government, Big business and Big labor; during the same years, he deeply reflected on the characters and tendencies of the advanced societies, on the most updated instruments and purposes of the economic policy, on the contents and goals of a modern socialist politics.
Research Interests:
Research Interests:
Nell’ormai vasta letteratura italiana e straniera su Gramsci, i temi economici risultano ancor oggi tra i meno studiati e indagati. Discostandosi da tale abitudine, questa monografia prende in esame il rapporto di Gramsci con la critica... more
Nell’ormai vasta letteratura italiana e straniera su Gramsci, i temi economici risultano ancor oggi tra i meno studiati e indagati. Discostandosi da tale abitudine, questa monografia prende in esame il rapporto di Gramsci con la critica dell’economia politica, focalizzando la propria attenzione sulle “note economiche” dei Quaderni del carcere, dal momento che è proprio grazie a tali “note” che si può guardare al pensiero gramsciano da un’ottica diversa e inedita.

Leggerle senza pregiudizi, comprenderle appieno, significa infatti – come scoprirà il lettore – porsi nelle condizioni di ripensare tutta una serie di questioni inerenti allo statuto stesso della filosofia gramsciana (la sua irriducibilità al materialismo storico “classico”, il significato dell’autonomia della politica, il senso delle critiche rivolte al marxismo sovietico, le differenze rispetto al pragmatismo) e alla costituzione materiale dei Quaderni.
Research Interests:
Materiali dalla Scuola internazionale di studi gramsciani, Ghilarza, settembre 2016.


a cura di Francesca Antonini
e Giuliano Guzzone
This article focuses its attention on Galvano Della Volpe’s and Dellavolpean school’s confrontation with the issue of the historicism. Particularly, the Author claims that Dellavolpean attempt in developing a ‘scientific’ historicism had... more
This article focuses its attention on Galvano Della Volpe’s and Dellavolpean school’s confrontation with the issue of the historicism. Particularly, the Author claims that Dellavolpean attempt in developing a ‘scientific’ historicism had brought to the construction of a ‘method of historiography’ lacking real connections to praxis.
This essay deals with Raniero Panzieri’s interpretation of Gramsci, focusing on the period 1944-1959. In this period Panzieri made his career in the Italian Socialist Party and became one of the leading figures of the socialist cultural... more
This essay deals with Raniero Panzieri’s interpretation of Gramsci, focusing on the period 1944-1959. In this period Panzieri made his career in the Italian Socialist Party and became one of the leading figures of the socialist cultural politics. The period was also marked by great historical events, in Italy and abroad: the crisis of Frontism, the process of “de-Stalinization”, the “Hungarian facts” and the “neo-capitalist” revolution (§ 1). So, it is not surprising that Panzieri’s approach to Gramsci has known a “qualitative leap” in the years between 1953 and 1959, by touching several issues – democratic journalism, culture-politics (theory-practice, intellectuals-masses) linkage, alliance of subaltern classes, consiliarism – and trying to “translate” them in a different “historical language” (§§ 3-4). The previous period (1944-1952) was instead a period of investigation and research: the first edition of Gramsci’s works and other publications allowed Panzieri to be acquainted with the Anti-Croce and the position on the “Southern Question” (§ 2); but Panzieri’s cultural work was influenced also by the mass political work he carried out in Sicily in the same years. The conclusion is that Panzieri’s peculiar “Gramscism” consisted first of all in the attitude to consider the theory-practice unity not only a theoretical and ideological question, but also and above all a practical, political and organizational one (§ 5).
This essay deals with Galvano Della Volpe’s interpretation of Galileo Galilei between 1947 and 1957, focusing on the experimental theory of knowledge. First of all, the author shows that this interpretation arises in the period 1947-1948,... more
This essay deals with Galvano Della Volpe’s interpretation of Galileo Galilei between 1947 and 1957, focusing on the experimental theory of knowledge. First of all, the author shows that this interpretation arises in the period 1947-1948, when Della Volpe had already outlined his understanding of the Marxian anthropology as an experimental science of bourgeois society and capitalistic economy. Furthermore, the author maintains that the same interpretation has been enhanced by the Italian philosopher in his Logica come scienza positiva (1950), through a critical examination of the Neo-Kantian reading of Galilei. The author also argues that the resulting reconsideration of the Marxian thought as a generalization of Galilei’s experimentalism to social and moral sciences has important repercussions on history of philosophy. Finally, the author compares Della Volpe’s methodology of philosophical historiography with the results of
his work as historicist oh philosophy, in particular as interpreter of Galilei and Marx.
The essay examines the works devoted by the Italian historicist of philosophy Rodolfo Mondolfo (1877-1976) to the experimental theory of knowledge in the Renaissance, particularly Da Vinci’s and Galilei’s method, between the 1940s and... more
The essay examines the works devoted by the Italian historicist of
philosophy Rodolfo Mondolfo (1877-1976) to the experimental theory of
knowledge in the Renaissance, particularly Da Vinci’s and Galilei’s
method, between the 1940s and the 1960s. These works provide evidence
of a conflict between Mondolfo’s philosophical perspective – marked by
the refusal of realism and of the gap between human and divine
knowledge – and his historiographical interest for thinkers and
conceptions strictly related to these issues. The terms of the
contradiction can be clarified by the examination of theoretical
meanings and implications rooted in Mondolfo’s main historiographical
category, i.e. the equation between “knowledge” and “production”.
The article proposes a diachronic reconstruction and philological analysis of Gramsci’s reflections on logic and methodology, with particular attention to section IV of Notebook 11. The Author maintains that the same answer found by... more
The article proposes a diachronic reconstruction and philological analysis of Gramsci’s reflections on logic and methodology, with particular attention to section IV of Notebook 11. The Author maintains that the same answer found by Gramsci to the question of the logical instruments of thought – a solution based on the idea of “instrumental value” – enables him to “translate” in historicist terms the features of individual philosophy (systematicity, continuity of development, universality) and to clarify the tasks of the individual philosopher considered as a “specialized intellectual”. It is also argued that this historicist “translation” of individual philosophy (or “philosophers’ philosophy”) does not entail its simple and direct reduction to politics but, rather, the explanation of its peculiar “politicalness” and the redefinition of its “relative autonomy”. The Author concludes with some comments on the theoretical and material links between Notebooks 10 and 11.
Il presente saggio affronta l’opera di Giulio Pietranera come interprete di Marx, concentrandosi sul nesso fra legge del valore e legge della caduta del saggio del profitto. L’esame di tale nesso consente, infatti, di cogliere l’intreccio... more
Il presente saggio affronta l’opera di Giulio Pietranera come interprete di Marx, concentrandosi sul nesso fra legge del valore e legge della caduta del saggio del profitto. L’esame di tale nesso consente, infatti, di cogliere l’intreccio di continuità e discontinuità che caratterizza lo sviluppo del pensiero pietraneriano nel periodo 1947-1963. L’autore mostra innanzitutto che il nesso di identità tra le due leggi marxiane è stato instaurato da Pietranera nella seconda metà degli anni Quaranta, attraverso la critica della teoria pura dell’interesse basata sulla nozione di preferenza temporale. L’autore sostiene inoltre che il medesimo nesso è stato approfondito e corroborato negli anni Cinquanta, attraverso un’analisi della dinamica capitalistica, con particolare riguardo al ruolo dell’innovazione nel mutamento di una configurazione produttiva. L’autore argomenta anche che, procedendo in tale "messa a punto storica", Pietranera ha seguito le linee metodologiche tracciate da Galvano Della Volpe nella sua Logica come scienza positiva. Infine, l’autore individua la specificità del "dellavolpismo" di
Pietranera nell’attitudine a distinguere la verificabilità storico-empirica dei concetti di Marx dalla loro validità esplicativa, nonché a considerare tali concetti secondo il loro differente livello, o grado, di generalità.

This essay deals with Giulio Pietranera’s interpretation of Marx, focusing on the linkage between labour theory of value and tendency of the profit rate to fall. In fact, the exam of this linkage allows us to grasp the twine between continuity and discontinuity which marks the development of Pietranera’s thought in the period 1947-1963. First of all, the author shows that the relation of identity between the two Marxian laws has been established by Pietranera in the second half of the 1940s, through the critique of the pure time preference theory of interest. Furthermore, the author maintains that the same relation has been enhanced and validated by the Italian economist in 1950s, through an analysis of the capitalist dynamics, with particular attention to the role of the "innovation" in the change of a productive pattern. The author also argues that, in this "historical fine-tuning", Pietranera has followed methodological lines traced by Galvano Della Volpe in his Logica come scienza positiva. Finally, the author identifies the peculiarity of Pietranera’s adhesion to Della Volpe’s Marxism in the attitude to distinguish the historical-empirical verifiability of Marx’s concepts from their explicative validity, as well as to consider these concepts ac cording to their different level, or degree, of generality.
Abstract: The article deals with a controversial issue in Claudio Napoleoni’s economic thought, i.e. the distinction between ‘universal’ and ‘particular’, between the essence of human economic activity and the historical forms it assumes... more
Abstract: The article deals with a controversial issue in Claudio Napoleoni’s economic thought, i.e. the distinction between ‘universal’ and ‘particular’, between the essence of human economic activity and the historical forms it assumes in various economic systems. Despite the received view that this distinction is due to an eclectic and syncretistic vision of economic science, the author maintains that Napoleoni assigns different meanings to it. It is argued that the difference of meanings entails not only different opinions on capitalism, but also different critical evaluations of both the Marxian economic theory and the Modern (Walrasian-Robbinsian), as well as different conceptions of the relation between them.
This paper deals with the presence, criticism and resemantization of the Crocean category of ‘distinction’ in Antonio Gramsci’s Prison Notebooks. In particular, the paper proposes a diachronic analysis of the various occurrences of that... more
This paper deals with the presence, criticism and resemantization of the Crocean category of ‘distinction’ in Antonio Gramsci’s Prison Notebooks. In particular, the paper proposes a diachronic analysis of the various occurrences of that category, in the light of which three different phases in the Gramscian use of it are established: a mainly negative one, corresponding to the writings of the early Notebooks (1-4), in which the Crocean meaning of the category is refused in favour of a dialectic conception of the base/superstructure relation; an intermediate one, corresponding to the writings of the Notebooks 6, 7, 8, in which the speculative use of the category is distinguished from its methodological meaning; and a constructive one, corresponding to the writings of the Notebooks 9, 10, 11, 13, in which the category is recovered in the framework of the philosophy of praxis. Theoretical premises of such revival are the notions of ‘translatability’, ‘determined market’ and ‘hegemony’.
in Economia e politica dopo la catastrofe. L'eredità di Claudio Napoleoni, a cura di Massimo Amato e Dunia Astrologo, Orthotes, Napoli-Salerno 2022, pp. 27-47
Research Interests:
Il destino della democrazia. Attualità di Tocqueville, a cura di O. Catanorchi e D. Ragazzoni, Edizioni di storia e letteratura, Roma 2010, pp. 153-178
Research Interests:
Ecole Normale Supérieure de Lyon - UMR 5206 Triangle / Université de Lyon - LabEx CoMod

24 mai 2024 - Site Descartes, Salle D2 117

Organisateurs: Giuliano Guzzone, Marie Lucas, Camilla Sclocco
Research Interests:
Presentazione del libro di Fabio Frosini: La costruzione dello Stato nuovo. Scritti e discorsi di Benito Mussolini 1921-1932 (Marsilio 2022) Intervengono, insieme all'autore, Nicoletta Fasano, Giuliano Guzzone, Marco Revelli, coordinati... more
Presentazione del libro di Fabio Frosini: La costruzione dello Stato nuovo. Scritti e discorsi di Benito Mussolini 1921-1932 (Marsilio 2022)

Intervengono, insieme all'autore, Nicoletta Fasano, Giuliano Guzzone, Marco Revelli, coordinati da Giacomo Tarascio

Venerdì 13 ottobre 2023, ore 17,30 - Sala didattica del Polo del Novecento di Torino (Via del Carmine, 14)
Presentazione al seminario "Filosofia e senso comune" organizzato dal Prof. Roberto Gronda (Pisa, 27 gennaio 2023)
Research Interests:
"José Carlos Mariátegui a Torino (1923-2023)" - Giornata di studi organizzata da Martin Cortes e Giacomo Tarascio (Torino, 20 gennaio 2023)
Research Interests:
Convegno "I neomarxismi europei" - Dipartimento di studi umanistici dell'Università di Urbino "Carlo Bo" - 9-10dicembre 2022
"Teoria critica e impegno pratico. Mario Dal Pra (1914-1992) e il suo archivio"
29-30 novembre 2022 - Università degli studi di Milano
"La nostra cultura politica. A 100 anni dalla Rivoluzione Liberale di Piero Gobetti (1922-2022)" - Convegno organizzato dal Centro studi Piero Gobetti di Torino, 27-28 ottobre 2022.
Research Interests:
Intervento a Per una storia della cultura a Torino e in Italia Convegno di studio per i 60 anni del Centro studi Piero Gobetti Torino, 14-15 ottobre 2021 PROGRAMMA Prima sessione Le culture a Torino negli anni Sessanta e Settanta... more
Intervento a
Per una storia della cultura a Torino e in Italia
Convegno di studio per i 60 anni del Centro studi Piero Gobetti
Torino, 14-15 ottobre 2021


PROGRAMMA


Prima sessione Le culture a Torino negli anni Sessanta e Settanta
Giovedì 14 ottobre, ore 15.00 – 18.30
Accademia delle Scienze – Sala dei mappamondi

Apertura dei lavori:
Alle radici di una tradizione, Gastone Cottino (Accademia delle Scienze, Centro studi Piero Gobetti)

Presiede: Massimo Mori (Presidente Accademia delle Scienze)
Alle origini di una istituzione culturale: Il Centro studi Piero Gobetti di Torino, Cesare Pianciola (Centro studi Piero Gobetti)
L’area laica: Nicola Abbagnano, Norberto Bobbio, Ludovico Geymonat, Massimo Ferrari (Accademia delle Scienze), Pier Paolo Portinaro (Accademia delle Scienze)
L’area cattolica: Augusto Del Noce, Augusto Guzzo, Luigi Pareyson, Giuseppe Riconda (Accademia delle Scienze), Gianluca Cuozzo (Università di Torino)
L’area marxiana: Raniero Panzieri e Claudio Napoleoni, Roberto Marchionatti (Accademia delle Scienze), Marco Scavino (Centro studi Piero Gobetti), Giuliano Guzzone (Fondazione Einaudi)


Seconda sessione Uomini e donne e istituzioni
Venerdì 15 ottobre, ore 9.30 – 12.30
Polo del 900 – Sala 900

Saluti:
Sergio Soave (Presidente del Polo del ‘900)
Presiede: Bartolo Gariglio (Centro studi Piero Gobetti)

Gli istituti culturali nella storia della Repubblica, Valdo Spini (Presidente AICI - Associazione delle Istituzioni di Cultura Italiane)
Il Centro studi Piero Gobetti attraverso le sue carte, Dora Marucco (Centro studi Piero Gobetti)
Norberto Bobbio, il Centro studi Piero Gobetti e il Seminario “Etica e Politica”, Pietro Polito (Centro studi Piero Gobetti)
Memoria personale e memoria politica: il ruolo di Ada Gobetti, Ersilia Alessandrone Perona (Centro studi Piero Gobetti)
Giorgio Agosti tra Centro studi Piero Gobetti e Istituto storico della Resistenza in Piemonte, Paolo Borgna (Centro studi Piero Gobetti)


Terza sessione Uomini e donne e istituzioni
Venerdì 15 ottobre, ore 15-19
Polo del 900 – Sala 900

Presiede: Ersilia Alessandrone Perona (Centro studi Piero Gobetti)

Paolo Gobetti, “Il Nuovo Spettatore Cinematografico” e l’Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza, Goffredo Fofi (Scrittore) e Paola Olivetti (ANCR - Archivio Nazionale Cinematografico della Resistenza)
Franco Antonicelli e i giovani, Luca Zanotta (Centro studi Piero Gobetti)
Alessandro Galante Garrone tra padri e figli, Francesco Campobello (Centro studi Piero Gobetti)
Guido Quazza tra storia e impegno, Diego Giachetti (Storico)
Bianca Guidetti Serra: l’impegno per i diritti, Santina Mobiglia (Centro studi Piero Gobetti)

Conclusioni:
Ricordo di Carla Gobetti, Pietro Polito (Centro studi Piero Gobetti)
Le risorse dell’eresia, Marco Revelli (Presidente Centro studi Piero Gobetti)
Research Interests:
Intervento di Roberto Marchionatti e Giuliano Guzzone alla giornata di studi "Economia e politica dopo la catastrofe. L'eredità di Claudio Napoleoni", organizzata dalla Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci - 10 dicembre 2020,... more
Intervento di Roberto Marchionatti e Giuliano Guzzone alla giornata di studi "Economia e politica dopo la catastrofe. L'eredità di Claudio Napoleoni", organizzata dalla Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci - 10 dicembre 2020, ore 10-12,30
Research Interests:
c/o Fondazione Luigi Einaudi Onlus, Palazzo D'Azeglio, via Principe Amedeo 34 - 10123 Torino
Giovedì 30 gennaio 2020, ore 16,30
Research Interests:
BOBBIO LIBRI Testi e autori in Biblioteca (II Ciclo ott. 2019 - mag. 2020). Bobbio Libri rappresenta uno spazio per la discussione di temi legati al presente: mira a far dialogare studiosi di discipline diverse e a coinvolgere un... more
BOBBIO LIBRI Testi e autori in Biblioteca (II Ciclo ott. 2019 - mag. 2020).

Bobbio Libri rappresenta uno spazio per la discussione di temi legati al presente: mira a far dialogare studiosi di discipline diverse e a coinvolgere un pubblico non soltanto accademico. Il secondo ciclo di appuntamenti si svolgerà da ottobre 2019 a maggio 2020: si discuterà di archivi e politica, eredità di Gramsci, rivoluzioni industriali, alfabetismo e genere, movimento del '77, redditi e disuguaglianza, diritti e fragilità sociale, sovranismo, razzismo e storia della globalizzazione.
Filosofia italiana e filosofia russa. Incontro di studio su Giovanni Mastroianni. 17-18 ottobre 2019 c/o Sala Lauree ex Scienze della Formazione, Palazzo Nuovo, via Sant'Ottavio 20, Torino. A cura di Università degli Studi di Torino,... more
Filosofia italiana e filosofia russa. Incontro di studio su Giovanni Mastroianni.
17-18 ottobre 2019 c/o Sala Lauree ex Scienze della Formazione, Palazzo Nuovo, via Sant'Ottavio 20, Torino.
A cura di Università degli Studi di Torino, Dipartimento di Filosofia e Scienze dell'Educazione, Consorzio di Dottorato FINO.
The hypothesis of a presence of Keynesian themes in the Prison Notebooks has neither been proposed nor verified by the scholars who have recently devoted their studies to the analysis of economic issues in Gramscian thought. The reason of... more
The hypothesis of a presence of Keynesian themes in the Prison Notebooks has neither been proposed nor verified by the scholars who have recently devoted their studies to the analysis of economic issues in Gramscian thought. The reason of that lack of attention to this topic is clear: if one browses the index of names in the Prison Notebooks, he will find that Keynes is quoted just once, furthermore indirectly, on the base of a third source (QC 3,160, p. 412). Moreover the catalogue of the “Fondo Gramsci” reveals that Gramsci owned only a book by Keynes before his detention, which yet was not at disposal during his stay at Turi: it was a French edition of the Tract on the Monetary Reform (1923). We are compelled to concede that Keynes’ presence is not macroscopic. However, in my presentation I will carry on the analysis of four notes, written in the first months of 1933, in which I think it is possible to recognise Keynesian themes despite the absence of any explicit reference to Keynes works and writings. The first two notes I will analyse are 10.II,53 and 10.II,55, which concern the relationship between labour and consumption in the capitalist mode of production. In these notes, Gramsci criticizes directly the category of ‘ozio’ (the abstention from labour allowed by the increase of wealth) introduced by Einaudi and indirectly the Keynesian «solution of the economic problem». The role of the Italian liberalist economists for the knowledge of Keynesian themes comes to light also in the note 14,57, in which Gramsci examines the Keynesian relationship between public expenditure and taxation on the base of reports and critical assessments given by Einaudi, Cabiati and Pagni on the Italian economic review «La riforma sociale». Then, I will call attention to the second paragraph of 15,5, in which Gramsci links together some aspects of the marxian theory of money to some suggestions of a previous reading of the Tract on the Monetary Reform, trying to explain some important monetary events of his time: the suspension of the Gold standard, the  proposals of regulated money and the political uses of a pure fiat money. Finally, I will examine a variation introduced by Gramsci in the rewriting of 9,8 in the Notebook 22: this variation concerns the corporatist criticism of the Keynesian economic policy. The reading I have briefly exposed contributes to the reconstruction of three interrelated aspects of Gramscian economic thought: the critique of the modern economic theory, the search for the causes of the Great depression and the interpretation of the Fascist economic interventionism.
Lezione tenuta nell'ambito del corso di Pedagogia generale (Prof. Pietro Maltese) - Dipartimento di scienze umanistiche dell'Università di Palermo
18 aprile 2024
Research Interests:
Lezione tenuta nell'ambito del Laboratorio di storia della filosofia coordinato dal professor Giuseppe Cospito - Dipartimento di studi umanistici, Università di Pavia - 19 marzo 2024
Research Interests:
Gramsci
École Normale Supérieure de Lyon - Séminaire Pensée Politique Italienne: Lire les Cahiers de Prison d'Antonio Gramsci (J.-C. Zancarini) - Séance du 6 décembre 2023 (Gramsci et l'épistémologie)
Lezione introduttiva alla Sessione 2 della Ghilarza Summer School 2023
Research Interests:
Lezione tenuta nell'ambito del Laboratorio di storia della filosofia coordinato dal professor Giuseppe Cospito - Dipartimento di studi umanistici, Università di Pavia - 20 dicembre 2022
Lezione al Laboratorio di storia della filosofia (Prof. Gianni Francioni, Prof. Giuseppe Cospito) - Dipartimento di studi umanistici dell'Università di Pavia - novembre 2016
Research Interests:
Commento a G. Guzzone, Ogni uomo è scienziato. Dialettica e scienze della natura nei Quaderni del carcere di Gramsci (Viella, Roma 2023)
Research Interests:
Ne discutono con l'autore Chiara Agnello e Pietro Maltese. Coordina Carlo Verri

Istituto Gramsci siciliano - 17 aprile 2024, ore 17,00
Research Interests:
Vendredi 29 mars 2024, 14h-16h - Séminaire Histoire des idées. Méthodes, enjeux, études de cas (2023-2024)
Research Interests:
Presentazione del volume "Ogni uomo è scienziato. Dialettica e scienze della natura nei Quaderni del carcere di Gramsci" (Viella, Roma 2023) Dipartimento di studi umanistici, aula B - 19 marzo 2024, ore 17,30 Intervengono: Giuseppe... more
Presentazione del volume "Ogni uomo è scienziato. Dialettica e scienze della natura nei Quaderni del carcere di Gramsci" (Viella, Roma 2023)

Dipartimento di studi umanistici, aula B - 19 marzo 2024, ore 17,30

Intervengono: Giuseppe Cospito e Camilla Sclocco
Research Interests:
«Moneta e credito», LXXVI/303, settembre 2023, pp. 303-309
Research Interests:
Venerdì 31 marzo | ore 17:30 - Sala Conferenze, Polo del ‘900 | Corso Valdocco 4/A Programma Saluti di Matteo D’Ambrosio, Direttore della Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci Introduzione a cura di Luca Timponelli, ricercatore... more
Venerdì 31 marzo | ore 17:30 - Sala Conferenze, Polo del ‘900 | Corso Valdocco 4/A

Programma
Saluti di Matteo D’Ambrosio, Direttore della Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci
Introduzione a cura di Luca Timponelli, ricercatore economista e filosofo

Interventi di:
Dunia Astrologo, Comitato scientifico Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci
Massimo Amato, Università Bocconi
Andrea Giorgis, senatore gruppo PD-IDP

Interverranno successivamente alcune delle relatrici e dei relatori del Convegno del 2020
Research Interests:
Asociación Española de Estudios Gramscianos - IGS España
Seminario de Presentación (Coordinan Anxo Garrido y Manuel Romero) Sesión 2 - 06.07.2020
Research Interests:
Presentazione dei libri: La scienza dell'amor patrio. Cultura e politica degli economisti italiani dal Risorgimento alla ricostruzione, di Riccardo Faucci La formazione di un economista-filosofo. Claudio Napoleoni e le riviste italiane... more
Presentazione dei libri:
La scienza dell'amor patrio. Cultura e politica degli economisti italiani dal Risorgimento alla ricostruzione, di Riccardo Faucci

La formazione di un economista-filosofo. Claudio Napoleoni e le riviste italiane del Dopoguerra (1948-1961), di Giuliano Guzzone

Ne discutono G. Becchio, R. Bellofiore, F. Mornati, F. Ranchetti

Presiede R. Marchionatti
Questa è una recensione in italiano di Gregorio Sorgonà al volume di Giuliano Guzzone, Gramsci e la critica dell’economia politica. Dal dibattito sul liberismo al paradigma della “traducibilità” (Roma: Viella, 2018)
Intervista sul libro "Gramsci e la critica dell'economia politica" (Roma, Viella, 2018), rilasciata a Juan Dal Maso nell'ottobre 2019 e pubblicata su "La Izquierda - Diario" il 17.11.2019.
«Gramsciana. Rivista internazionale di studi su Antonio Gramsci», n. 6, 2018, pp. 133-134.
Research Interests: