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The theory of categories today The paper is in Italian, original title: La teoria delle categorie oggi - Intervista ad Alberto Peruzzi su una delle principali questioni filosofiche
in. P. Belardi, A. Cirafici, A. Di Luggo, E. Dotto, F. Gay, F. Maggio, F- Quici (a cura di), Visualità, ISBN: 9788890458590.
L'incontenibile concretezza dell'eidos: ideazione ed evoluzione degli artefatti2016 •
Redatti a conclusione del ciclo di seminari internazionali “Idee per la Rappresentazione”, nato nel 2007, gli Atti del settimo ed ultimo incontro, svoltosi nel 2014 ad Aversa, documentano le riflessioni maturate attorno al tema della visualità. Dopo il primo seminario, che introdusse l’intero ciclo pensato come un incubatore di nuove idee per il settore di studi della rappresentazione, sono stati proposti, negli anni, temi di confronto quali “ibridazioni”, “artefatti”, “trascrizioni”, “atopie” ed “impronte”, volti a dare corpo ad una sorta di “dizionario” utile ad individuare nuovi ambiti trasversali di ricerca. Si è aggiunto per ultimo quello della “visualità” in quanto comprendente tutti i precedenti e, nella sua complessità, rappresentativo del vasto bacino della produzione di immagini con cui siamo chiamati a confrontarci, da quelle tradizionali a quelle appartenenti alle dimensioni del digitale e dell’interattività. In questo ultimo volume le riflessioni dei contributi raccolti ruotano attorno ad un’idea di immagine intesa come “processo”, ovvero come costruzione complessa di un itinerario narrativo che comprende strategie progettuali, pratiche visive e teorie dello sguardo. Riconoscendo nel campo dei visual studies un terreno fertile in cui esercitare un confronto interdisciplinare, negli atti si riflette sullo “sguardo” inteso come pratica interpretativa, in una dinamica in cui l’immagine è considerata parte di un contesto più ampio, dove culture visive complesse e pratiche interpretative giocano un ruolo chiave nel complesso dei rimandi della visione e della sua rappresentazione.
1988 •
Ipotesi per una teoria sovrastorica della progettazione in rapporto all'amore cristiano: riflessioni sulla rilevanza del rapporto tra architettura e amore. L'architetto non può prescindere dal principio dell'amore né può rifiutarsi , in tale società capitalistica , di assumere un ruolo attivo di lievito per la costruzione di un nuovo modo di concepire la coesistenza e la vita . Un'architettura , impregnata di amore , nel suo processo di liberazione non può fare a meno di considerare i contributi provenienti dalla teoria sovrastorica e dalla teoria categoriale . Inoltre , a tale apporto teorico bisogna abbinare uno studio scientifico sull'interazione tra materia ed energia in architettura . Infine , è necessaria una stilistica dell'architettura fondata sull'amore . Spero che con la consapevolezza di tale prospettiva cristiana non tardino a manifestarsi positive trasformazioni in questa complessa ed importante attività progettuale dell'uomo .
Professioni Infermieristiche
La produzione scientifica italiana attaverso un’analisi degli articoli pubblicati sulle riviste infermieristiche: 2003-20092013 •
EVOLUZIONE E INVOLUZIONI DELLE CATEGORIE PENALISTICHE
Critica dell'antigiuridicità e collaudo processuale delle categorie. I bilanciamenti di interesse dentro e oltre la giustificazione del reatoSOMMARIO: 0. Premessa. — Le tre categorie che non si provano. Il codice e le defences. — 1. Società dei diritti, evoluzione dei reati e involuzione delle categorie dogmatiche ottocentesche. — 2. La “dinamica” dei reati e delle scriminanti. — 3. Il pregiudizio, e l’origine dell’idea, che i bilanciamenti riguardino essenzialmente il rapporto tra fatto e scriminanti. — 4. Le tipologie principali dei bilanciamenti estesi a tutti gli ambiti: fatto-precetto, illiceità, colpevolezza, non punibilità. — 5. Cittadino, imputato e giudice di fronte al fenomeno dell’obiettiva giustificazione di un fatto lesivo e tipico. — 6. L’antigiuridicità quale indizio del fatto. — 7. Scriminanti vs. scusanti, tra regole di condotta e di giudizio. — 8. La questione degli elementi soggettivi della giustificazione tra Italia (riforme dell’art. 52 c.p.), Germania (la vita del ladro che fugge) e Stati Uniti (Stand Your Ground Laws). — 9. L’antigiuridicità oggettiva come antichità penalistica di fronte al nullum crimen sine culpa. — 10. Che cosa resta del dogma dell’unità dell’ordinamento giuridico. Le diverse possibili conseguenze extrapenali di una scriminante “penale”. — 11. Bilanciamento d’interessi e antigiuridicità sostanziale: il nodo del principio di offensività. — 12. Conclusioni.
Il foro it., 2001, V, 29-45
Ragioni e limiti della fondazione del diritto penale sulla Carta costituzionale. L'insegnamento dell'esperienza italiana2001 •
SOMMARIO: 1.0. L'idea che la Costituzione abbia valore di 'fondamento', anziché di 'limite', per il diritto penale. Un percorso giuspositivistico. 2.0. Le due ragioni storiche (o contingenti) che hanno reso possibile l'affermarsi di tale indirizzo in Italia. 3.0. I caratteri peculiari dell'esperienza italiana: un modello teorico-pratico, prima ancora che metodologico, e un'esperienza collettiva. 4.0. Il diverso 'stile' dei penalisti orientati alla Costituzione nel passaggio dagli anni Settanta agli anni Novanta. 5.0. Dal diritto penale delle categorie e delle regole a quello dei princìpi. 6.0. Bilancio positivo dei risultati sino agli anni Ottanta. Avanguardia politica e arretratezza sistematica. 7.0. Lo scetticismo e la tiepidezza degli ultimi dieci anni e l'esigenza di una fondazione positiva e teorica nuova all'approccio costituzionalistico. 8.0. La meteora dell'art. 129 del progetto di revisione costituzionale del 1997. 9.0. L'esigenza di un controllo istituzionale più forte sulla politica criminale legislativa, fra democrazia penale e ruolo di concretizzazione dei princìpi attraverso la Corte costituzionale.
Sommario: Roberto Brigati Introduzione - Roberto Frega John Dewey e la filosofia come epistemologia della pratica - Struan Jacobs L’epistemologia della pratica di Michael Polanyi - Christiane Chauviré La filosofia e l’oblio della pratica - Sandra Laugier L’expérience, l’ordinaire, la pratique: de l’acte de langage a l’agency - Kanit Mitinunwong Un’ontologia della pratica - Guillaume Garreta Pratiques, inférence et normativité - Philip Good Filosofie pratiche della scienza - Soran Reader L’etica come pratica - Vittorio Villa La svolta verso le teorie della pratica sociale in filosofia del diritto - Louis Quéré L’action située entre plans et routines - Cristina Grasseni Comunità di pratica e forme di vita
Scienza penale e potere politico, in Riv. it. dir. proc. pen., n. 1/2015, pp. 95-136,
Scienza penale e potere politico2015 •
Sommario: 0. 1973-1981. Uno stato nascente. 1. Soggetti, indipendenza e aporie della scienza penale. 2. L’aporia del diritto positivo e la scienza come contropotere critico. 3. L’aporia della coesistenza della logica amico/nemico accanto alla logica binaria giusto/ingiusto. 4. Il postulato della comunione dei saperi accanto alla separazione dei poteri. 5. L’aporia del contrasto o del non dialogo fra teoria del reato (scientifica) e teoria della pena (politica). 6. L’aporia delle aporie: la frattura tra la forma linguistica (suscettibile di logica e precisione) e il contenuto della legge (scelta di valore). Da Kelsen e Weber al Circolo di Vienna, all’ermeneutica. 7. (Segue). Dal monismo al riduzionismo, dal separatismo al sincretismo di ermeneutica e scienza penale integrale. 8. Perché l’interpretazione di enunciati legislativi non ha l’esclusività scientifica, ma co-definisce gli oggetti epistemici. 9. Momenti indiscutibili di scientificità ricostruttiva e costruttiva. Scoperte e invenzioni. 10. Nuova declinazione della great division, tra ricerche individuali e collettive. 11. Intelletto pubblico e ragione pubblica vs. scoperte e invenzioni. 12. Democrazia penale. 13. Il ruolo del sapere accademico fra tecnicismo e garantismo penale. 14. L’estensione triadica del paradigma delle garanzie di fronte alla volatilizzazione del Leviatano. Pubblicato anche in M. DONINI, L. STORTONI, a cura di, Il diritto penale tra scienza e politica. In ricordo di Franco Bricola vent’anni dopo, BUP Bologna, 2015, pp. 75-124
2020 •
Cassazione penale, pp. 1853-1880
La situazione spirituale della ricerca giuridica penalistica. Profili di diritto sostanziale2016 •
Rivista italiana di diritto e procedura penale
SELETTIVITÀ E PARADIGMI DELLA TEORIA DEL REATO1997 •
Rivista italiana di diritto e procedura penale
I DUE PARADIGMI FONDAMENTALI DELLA COMPARAZIONE PENALISTICA2020 •
Teorie & Modelli
Rappresentazioni e concetti: naturalizzare i concetti2010 •
Specula Iuris, vol. 1 n. 2 (2021)
Premesse per una discussione sul rapporto tra continuità e discontinuità nel diritto civile. A partire dalla lezione di Tullio Ascarelli2021 •
2018 •
2019 •
IUS17@unibo.it, n. 2/2009, 421-434
Principi costituzionali e sistema penale. Modello e programma2009 •
2007 •
Quaderni di Teoria Sociale
Emancipatory Social Science Today. Presentazione2019 •
Firenze: Firenze University Press
Axel Honneth, "Capitalismo e riconoscimento", edited, translated and introduced by Marco Solinas, Florence: Firenze University Press, 2010 (pdf: Indice, Nota introduttiva, Prefazione, Capitolo 1: riconoscimento e riproduzione sociale).2010 •
Dei delitti e delle pene, n. 3/1998, pp. 37-79
Dogmatica penale e politica criminale a orientamento costituzionalistico. Conoscenza e controllo critico delle scelte di criminalizzazione1998 •
Manifestolibri, Roma
La violenza. Saggio sulle frontiere del politico2015 •