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In mattinata le cinque navi della Marina hanno preso il largo per il Libano
I soldati italiani partono per il Libano
Dalle coste pugliesi il via ufficiale alla missione. Il saluto di Parisi e Prodi agli equipaggi a bordo della portaerei Garibaldi
STRUMENTI
La nave San Giorgio al porto di Brindisi (Ap)
La nave San Giorgio al porto di Brindisi (Ap)
BRINDISI
- Dopo il via libera del governo, la partenza. Sono salpate da Brindisi le cinque navi della Marina Militare che daranno ufficialmente il via alla missione italiana nel sud del Libano, nell’ambito della forza Onu. Le unità navali hanno preso il largo dopo la cerimonia di saluto sulla portaerei Garibaldi, alla presenza del ministro della Difesa, Arturo Parisi, e del capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giampaolo Di Paola.
Proprio dalla Garibaldi, in un primo momento, verranno esercitate le funzioni di comando e controllo. Le altre quattro navi dirette in Libano sono la corvetta Fenice e le unità da sbarco San Giorgio, San Giusto e San Marco.

DUE FASI IN 4 MESI - Quest'ultime tre sono unità da trasporto da cui sbarcheranno gli uomini e i mezzi del contingente terrestre: venerdì sbarcheranno a Tiro i primi 980 soldati italiani mentre altri 1496 resteranno sulle 5 navi (la maggior parte, 800, sull'ammiraglia Garibaldi, 600 sulle tre navi da sbarco e 116 sul pattugliatore). E' la «early entry force», forza di intervento rapida. Poi da novembre scatta la seconda fase con altri 1450 soldati a terra. A regime dunque il contingente italiano sarà di circa 2.500 unità, quasi interamente a terra.

L'ARRIVO - Le cinque navi arriveranno venerdì davanti alle coste libanesi: lo sbarco dovrebbe avvenire a Tiro, nei cui dintorni si sviluppa l'area di responsabilità affidata ai soldati italiani, che dunque non è a ridosso del confine con Israele. Si tratterebbe di un'area, secondo quanto si è appreso, che si sviluppa a nord di Tiro per meno di dieci chilometri fino al fiume Litani e, a sud, per altrettanti chilometri, dove comincia il settore assegnato all'attuale forza Onu Unifil. Nell'entroterra, invece, l'area di responsabilità italiana si estenderebbe per oltre 20 chilometri.

A BORDO - A bordo della nave San Marco una compagnia di Lagunari (120 persone), oltre ai mezzi anfibi da sbarco Aav7 dello stesso reggimento Serenissima. Imbarcati pure i genieri del 3/o Genio Guastatori di Udine, che avranno tra i loro compiti quelli di ricerca e bonifica di ordigni esplosivi, la ricostruzione delle vie di comunicazione (con l'impiego di carri gittaponte) e, soprattutto, l'approntamento in brevissimo tempo di accampamenti per i militari. Sulle altre due navi - San Giorgio e San Giusto, salpate da Brindisi - si trovano invece gli uomini del reggimento San Marco: si tratta dei fucilieri di Marina che, con i lagunari, costituiscono la neo costituita Forza di proiezione dal mare. Saranno loro, insieme a dei nuclei di Forze speciali, a schierarsi sul territorio: in tutto un migliaio di persone. In questa fase saranno coadiuvati, oltre che dai genieri, da militari di diverse aliquote specialistiche: logistica, trasmissioni, Nbc. Del contingente faranno parte anche carabinieri con compiti di polizia militare.

DONNE - Della Forza d'ingresso italiana c'è pure una componente «rosa». Quattro le donne, solo tra i lagunari: si tratta dei fucilieri Dania Bertolini di Rovereto (Trento), Silvia di Siervi di Galatina (Lecce) e Oriana Mazza di Canosa (Bari); con loro l'aiutante sanitaria Dora Stragapede di Ruvo di Puglia (Bari). Tutte hanno superato il corso di qualificazione anfibia dei lagunari; il caporalmaggiore Silvia di Siervi ha ottenuto, unica donna, anche il diploma per il durissimo corso di un mese sostenuto l'estate scorsa a Brindisi per entrare a far parte della Forza di proiezione dal mare. Proprio Silvia di Siervi, 24 anni, conosciuta dai commilitoni con il soprannome di "zanzara" ma ormai ribattezzata "soldato Jane", è l'unica delle quattro ad aver lasciato a casa la famiglia (ha una bimba di un anno e mezzo, Sara) e ad aver già avuto esperienza di missioni di pace all'estero: 2 anni fa ha partecipato a Antica Babilonia in Iraq.

FINO A OTTOBRE - Questo primo contingente italiano comincerà ad essere avvicendato a metà ottobre dalla task force definitiva, che sarà basata sulla brigata di cavalleria Pozzuolo del Friuli: si tratterà di una task force dotata anche di mezzi pesanti e da aliquote specialistiche provenienti da varie brigate che dovrebbe essere a tutti gli effetti operativa a partire da fine ottobre.

30 agosto 2006

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