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Giardini romani: in cinque anni 433 ettari in più
l Comune di Roma vanta infatti due primati: ha il centro-storico più vasto d’Europa (1.290 chilometri) ed è la capitale con il più alto numero di ettari dedicati al verde. Dieci anni fa Roma era molto diversa, con un grande patrimonio ambientale, ma con uno sviluppo basato sullo sperpero delle risorse rinnovabili. Da allora la capitale ha puntato con decisione sulla conservazione delle sue risorse naturali e sul miglioramento della qualità dell’aria, obiettivi irrinunciabili per la qualità di vita dei cittadini. I dati mostrano una continua attenzione per la sua tutela e rispecchiano la cura e l’interesse dei cittadini per le aree verdi della città.
Negli ultimi 5 anni, circa 547 ettari di verde sono stati trasformati in giardini attrezzati.

Alla riqualificazione dei giardini si è aggiunto un imponente piano di restauro delle ville storiche e dei parchi pubblici (come quello di Castel Fusano, interamente ricostruito dopo l’incendio dell’anno 2000 con 80.000 nuovi alberi piantati ). Gran parte delle ville sono state già riqualificate (tra queste si annoverano Villa Borghese, Villa Paganini, Villa Fiorelli, Villa Sciarpa, Villa Chigi, Villa Monelli, il Giardino degli Aranci, Villa De-Sanctis, Villa Leopardi) mentre per le altre sono in corso i programmi di recupero. Nei prossimi cinque anni sarà completato il restauro di Villa Flora, Villa Scipioni, Villa Carpegna, Villa Ada, Villa Torlonia e Villa Mercede. Così come sarà possibile godere presto dei grandi parchi urbani: Parco delle Sabine, di Centocelle, di Torrino-Mezzocammino, di Tor Marancia e Parco Tiburtino, insieme alla Tenuta dei Massimi e al Parco dell’Aniene.

In città oggi ci sono anche 19 aree naturali protette, per un’estensione di 40 mila ettari, in cui vivono ben 1.300 specie di vegetali, pari a 1/5 della flora italiana, e 160 specie animali. La tutela delle aree protette all’interno del comune di Roma inizia nel 1987 con la nascita del parco del Pineto e del parco dell’Appia Antica (1988). Questi provvedimenti, come quelli a tutela di Aguzzano, Decima–Malafede, Valle dei Casali e della Valle d’Aniene, arrivano dopo battaglie ambientaliste, mobilitazioni nei quartieri, inchieste giornalistiche come quelle firmate da Antonio Cederna sul saccheggio dell’Appia Antica. Nel 1997 con la nascita di RomaNatura, alla cui gestione partecipano il Comune di Roma, la Provincia e la Regione Lazio, alle sei citate se ne aggiungono altre dodici (Galeria Antica, Insugherata, Laurentino-Acqua Acetosa, Marcigliana, Mazzalupetto e Quarto degli Ebrei, Monte Mario, Pineto, Tenuta dei Massimi, Tenuta dell’Acquafredda, Marina delle Secche di Tor Paterno, il parco di Veio, il Parco dei laghi di Bracciano e Martignano). Più vasta e altrettanto ambiziosa è l’area della Riserva naturale di Stato del Litorale Romano, che interessa 15.821 ettari nei Comuni di Roma e Fiumicino ed è affiancata dai 5.892 ettari della Tenuta Presidenziale di Castel Porziano. Qui la presenza di una fauna e flora straordinarie si affianca alla difficile realtà di zone residenziali e industriali in continua e veloce espansione. Qui la sfida ambientale deve essere ancora combattuta e vinta.
Con l’adozione del Nuovo Piano Regolatore, tuttavia, il territorio riservato al verde aumenterà fino a comprendere i 2/3 della città, che corrispondono ad 87 mila ettari e il verde pubblico raddoppierà, arrivando a circa 7.900 ettari. Previsti anche 2.000 ettari in più di giardini privati e la valorizzazione di aree di particolare rilevanza, come quelle agricole di Casal del Marmo e dell'Arrone-Galeria.
Pari importanza è attribuita al patrimonio storico. La tutela non riguarda più solo le testimonianze antiche, dal Colosseo alla Tenuta dei Massimi, ma tutte quelle di rilievo fino al Novecento come Villa Torlonia della famiglia francese Tourlonnais, commercianti francesi italianizzati in Torlonia o come Villa Sciarra abbellita dagli americani Wurts. L’alternarsi di giardini rinascimentali e aranciere, di giardini all’inglese e leccete autoctone non toccate dai tagli fa delle ville storiche di Roma una straordinaria galleria dedicata all’architettura del verde. Villa Ada, l’ex Giardino Zoologico e le aree verdi dell’Eur permettono di scoprire come il verde sia stato organizzato dai migliori architetti dei decenni successivi all’Unità d’Italia. La presenza al loro interno di capolavori come il Casino Borghese (che ospita l’omonima galleria), Villa Torlonia o il casino del Bel Respiro di Villa Doria Pamphilj le rende dei monumenti straordinari. In totale questa amministrazione ha compiuto 35 interventi di riqualificazione e di apertura di aree riservate ai pedoni, per 42 milioni di euro di investimenti.

Tra parchi e giardini di quartiere, nel complesso l’assessorato all’Ambiente ha reso fruibili 1.137 ettari di verde. Fra i tanti interventi di realizzazione di nuovi spazi verdi e di vittorie contro il cemento, si ricorda la nascita, nel 2005 del Pratone delle Valli, circa 20 ettari strappati alla cementificazione, per un parco di 1.600 alberi.

Un grande lavoro di riqualificazione e promozione del verde è stato fatto anche per le piazze di Roma. Tra le altre: Piazza Caprera e Don Pasquino Borghi, Via Monte del Grano, Bosco degli Arvali, Viale Irpinia, Via dei Durantini, Parco dell’ex Forte Predestino, Piazza Imola, Piazza Vittorio, Piazzale delle Finanze, Via Botero, Largo Unia, Piazza Galeria, Largo Lanciani, Piazza della Libertà, Parco Angelo Musco, Via Pazzano, Parco Meda, Piazza Cina, Parco del Ricordo, Parco Fao, Parco Marta Russo, Via delle Canapiglie, Piazza del Quarticciolo, Via Carabelli a Ostia, Largo Santa Silvia, parco di Montesacro, Largo Aldo Zucchi, Via Matteo Bartoli, Via Gadda, via del Mirtillo, via Massimi, via Carlo Felice, via Lentini, Giardini della Stazione di San Pietro e altre ancora. Per recuperare le periferie sono stati avviati anche lavori per aumentare il verde nei quartieri Tor Bella Monaca, Corviale, San Basilio, Labaro, Primavalle, Palmarola-Selva Candida, Laurentino, Acilia, Magliana, Fidene, Valle Aurelia. Circa 327 milioni di euro sono stati spesi poi per la riqualificazione di altri quattro quartieri: Pigneto, Esquilino, Ostia Ponente, Borghesiana e Case Rosse. Infine altri 3,5 milioni di euro sono stati dedicati a migliorare le periferie spontanee, cioè le ex borgate abusive.

Anche la cura e la tutela degli alberi della capitale rientra nel progetto di tutela del verde e nella prevenzione dell’inquinamento dell’aria con l’assorbimento dei gas serra. In questi anni sono stati piantati oltre 100 mila alberi in tutta la città e ne sono stati potati e messi in sicurezza altri 60 mila. Complessivamente Roma ha circa 300.000 alberi.

Imponente il lavoro di bonifica delle discariche abusive. Ci sono voluti due anni di intenso lavoro, l’impegno congiunto di comitati cittadini e istituzioni e un investimento di 1 milione e 190 mila euro per trasformare ad esempio la grande discarica abusiva di Ostia Ponente, nello splendido Parco Centrale di via dell'Appagliatore.

I lavori, cominciati nel febbraio del 2004, con il risanamento delle aree paludose e la rimozione di oltre 10 mila metri cubi di materiali di scarto depositati abusivamente, hanno incluso la bonifica di residuati bellici ed una accurata analisi geologica per livellare le depressioni del terreno.
L'area verde è stata arricchita con 180 nuovi alberi, percorsi interni e strutture per lo svago, tra cui un'area giochi per bambini, cinque padiglioni in muratura ed una grande zona centrale per la sosta con 5 fontane che riproducono giochi di luci ed acqua.
 

Inquinamento Atmosferico
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Sostenibilità  Ambientale
Tavolo del terziario: Roma crea un accordo volontario con 51 partners per ridurre i gas serra
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