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Storia

La Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale si articola nelle due Sezioni costituenti, quella di «S. Tommaso», affidata al Clero dell'Archidiocesi di Napoli, e quella di «S. Luigi», presso il Collegio Massimo S. Luigi, affidata alla Compagnia di Gesù.

La Facoltà è stata costituita nel 1969, in conformità alle direttive del Concilio Vaticano II (1) e alle Normae date dalla Sacra Congregazione per l'Educazione Cattolica (2) circa la pianificazione delle Facoltà, ed è destinata, con l'approvazione della S. Sede e l'assenso delle Conferenze Episcopali dell'Italia Meridionale e di alcune Famiglie religiose (3), al conferimento dei gradi accademici a chierici e laici provenienti soprattutto dall'Italia Meridionale.

Nell'unica Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale sono così confluite nel 1969 la Facoltà del Seminario Maggiore Arcivescovile di Napoli e la «Facultas Theologica S. Aloisii ad Pausilypum», già esistenti (4).

In tempi successivi sono stati inoltre affiliati il Pontificio Seminario Regionale «S. Pio X» di Catanzaro e il Pontificio Seminario Regionale «Pio XI» di Molfetta (5): l'Istituto Teologico Pugliese, con sede a Molfetta, &egrae; stato poi aggregato alla PFTIM dalla Congregazione per l'Educazione Cattolica in data 24/6/92 (Decr. n. 752/86/23); l'aggregazione dell'Istituto Teologico Calabro, con sede a Catanzaro, è avvenuta in data 28/1/93 (Decr. n. 785/91/11), inoltre, in data 9/1/92, la Congregazione ha concesso l'affiliazione dell'Istituto Teologico del Seminario Maggiore Interdiocesano di Basilicata, con sede a Potenza (Decr. n. 965/92/4). ), in data 28/8/2003 quella dell’Istituto Teologico Salernitano, con sede a Salerno (Decr. n. 1003/2003) e in data 21/VII/2006 (Decr. N. 467/2006) quella dell’Istituto Teologico di Reggio Calabria. In data 20/8/2005 in seguito alla costituzione della Pontificia Facoltà Teologica di Puglia, “Regina Apuliae” gli Istituti di Scienze Religiose pugliesi della Facoltà, sono passati nell’orbita gestionale della stessa Facoltà di Puglia.

Il DM del 2/9/95 ha poi sancito il riconoscimento della personalità giuridica civile della PFTIM (cf. GU n. 217, Serie Generale, del 16/9/95).

I primi Statuti della Facoltà furono approvati dalla S. Congregazione per l'Educazione Cattolica il 25 settembre 1973. I presenti Statuti Generali, redatti a norma della Costituzione Apostolica Sapientia Christiana e delle Ordinationes della S. Congregazione, sono stati approvati ad triennium et ad experimentum, dalla medesima S. Congregazione il 15 dicembre 1981, e in via definitiva il 18 aprile 1986, congiuntamente agli Statuti Particolari delle due Sezioni costituenti.
Per la documentazione storica si aggiunge qui di seguito un breve cenno sulle due Facoltà che, come si è detto all'inizio, sono poi confluite nell'unica Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale.

La Facoltà Teologica del Seminario Arcivescovile di Napoli

La Facoltà Teologica nella città di Napoli è esistita presso l'Università degli Studi dalle origini di questa (sec. XIII) sino all'anno 1816 (6).

Nel corso dei secoli i Docenti di tale Facoltà appartennero a vari Ordini religiosi e al Clero diocesano e molti, tra costoro, ebbero contemporaneamente anche compiti didattici nel Seminario Arcivescovile, eretto dall'Arcivescovo Mario Carafa nel 1568 (7).

Nella stessa città di Napoli l'Almo Collegio dei Teologi ebbe il potere di conferire i gradi accademici in Sacra Teologia almeno fin dal sec. XVIII
(8). Nel 1816 un Decreto Regio stabiliva che i gradi accademici in Sacra Teologia venissero conferiti da un Consiglio misto, composto da professori dell'Università degli Studi e da membri del Collegio dei Teologi (9).

Dopo la soppressione delle Facoltà Teologiche presso le Università italiane, avvenuta con legge P.E. Imbriani del 16 febbraio 1861, i Maestri dell'Almo Collegio chiesero a Papa Pio IX, insieme con il riconoscimento delle loro Costituzioni, l'autorità di conferire i gradi accademici in Sacra Teologia «iure proprio».
A questa richiesta il Sommo Pontefice aderiva con la Bolla «Inter gravissimas» del 27 marzo 1874 e concedeva «ut exinde praedictum Neapolitanum Theologorum Collegium Academicos gradus, nimirum Baccalaureatus, Licentiae, et Laureae Doctoralis in S. Theologia, ex Apostolicae huius Sedis privilegio, et ad eiusdem beneplacitum conferre libere et licite valeat»
(10).
Il Collegio dei Teologi, quindi, esercitò tali diritti, al posto della soppressa Facoltà Teologica Napoletana, ininterrottamente sino alla Costituzione Apostolica Deus scientiarum Dominus di Pio XI
(11).
Il Sommo Pontefice Pio XI, tuttavia, con la lettera della Sacra Congregazione dei Seminari e delle Università degli Studi, il 21 giugno 1938, prendeva in considerazione di ricostituire la Facoltà Teologica Napoletana presso il Seminario Arcivescovile, in continuità con la tradizione accademica dell'Almo Collegio dei Teologi; il 27 agosto dello stesso anno ricostituiva «ad experimentum» la Facoltà Teologica, eretta poi con rescritto del 19 settembre 1938, festa liturgica del S. Patrono dell'Arcidiocesi di Napoli.
Papa Pio XII con la lettera della Sacra Congregazione dei Seminari, il 31 ottobre 1941, concedeva, a sua volta, il riconoscimento giuridico della Facoltà Teologica Napoletana senza limitazione di tempo.

Infine, il 5 giugno e il 18 settembre 1967, con lettera della Sacra Congregazione dei Seminari e delle Università degli Studi, veniva confermata la condizione giuridica della Facoltà Teologica presso il Seminario Arcivescovile di Capodimonte e si approvava il piano di rinnovamento degli studi teologici secondo gli orientamenti indicati dal Concilio Vaticano II
(12).

La Pontificia Facoltà Teologica «S. Luigi»

Il Collegio Massimo della Compagnia di Gesù in Napoli, fondato nel 1552 ed arricchito di scuole universitarie nell'anno 1565 (13), durante tutto il periodo della sua esistenza non ha mai cessato di conferire, dopo aver superato un esame rigoroso, i gradi accademici in Sacra Teologia agli Studenti gesuiti, in forza del diritto che i Sommi Pontefici Giulio III, Pio IV, Gregorio XIII hanno concesso alla Compagnia di Gesù e Leone XIII e Pio XI hanno confermato (14).

Sospesa nell'anno 1767 con la soppressione della Compagnia di Gesù nel Regno delle due Sicilie, la sua Facoltà Teologica è stata ristabilita nell'anno 1827
(15) e, dopo la dispersione del 1860, è stata ripristinata nel 1898 nell'attuale sede del Collegio Massimo «San Luigi» a Posillipo.

Dal 1918 alcuni alunni scelti dall'attiguo Pontificio Seminario Campano, eretto nel 1911 per volere ed a spese del Sommo Pontefice San Pio X ed affidato alla Compagnia di Gesù, cominciarono a frequentare i corsi della Facoltà per conseguire i gradi accademici
(16).

Dopo la promulgazione della Costituzione Apostolica Deus scientiarum Dominus nel 1931, la Facoltà Teologica del Collegio Massimo «S. Luigi» ha conservato il diritto di conferire i gradi accademici, adottando le prescrizioni indicate nelle norme transitorie della stessa Costituzione.

Il 31 luglio 1937 la Sacra Congregazione dei Seminari e delle Università degli Studi approvava i suoi Statuta. In essi veniva riconosciuta come «Pontificia Facultas Theologica Sancti Aloisii ad Pausilypum, clericis sive religiosis sive saecularibus potissimum ex provinciis Italiae Meridionalis destinata»
(17).


La stessa Sacra Congregazione, con lettera dell'8 agosto 1935, destinava il Pontificio Seminario Campano a tutti e soli gli alunni della Facoltà San Luigi
(18), e l'anno seguente decideva che lo stesso Seminario fosse chiamato «Pontificium Seminarium pro alumnis Facultatis Theologicae S. Aloisii» (19).

In questa situazione, che permane tuttora, la Pontificia Facoltà Teologica viene riconosciuta come ente giuridico canonicamente distinto e indipendente dal Pontificio Seminario Campano, con proprie Autorità Accademiche e Professori
(20). La Facoltà è annessa al Collegio Massimo S. Luigi, che si regge, quanto agli studi, con la Ratio Studiorum della Compagnia di Gesù (21).

Nel trasferire i Seminari Regionali alle rispettive Conferenze Episcopali
(22), la Sacra Congregazione per l'Educazione Cattolica, tenendo conto delle particolari caratteristiche e del vasto raggio d'incidenza del Seminario Campano, invitava la Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ad assumerne la responsabilità e a nominare una Commissione Vescovile per detto Seminario (23).
In seguito a trattative tra il Vice Presidente della CEI e i Presidenti delle Conferenze Episcopali dell'Italia Meridionale, veniva costituita nel 1968 una Commissione di Eccellentissimi Vescovi rappresentanti delle stesse Conferenze. Il Seminario cominciava allora a chiamarsi «Pontificio Seminario Interregionale Campano».
Nel 1960, con decreto della Sacra Congregazione dei Seminari e delle Università degli Studi
(24), alla Pontificia Facoltà Teologica S. Luigi veniva aggregato l'Institutum Superius Theologiae Tananarivense (Tananarive, Madagascar). Per decisione della Conferenza Episcopale Malgascia, accettata dalla Compagnia di Gesù, esso passava, il 24 luglio 1972, sotto la direzione del clero diocesano, rescindendo nel contempo l'aggregazione che lo legava alla Sezione San Luigi della Pontificia Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale.
Nel 1962 la stessa Sacra Congregazione per l'Educazione Cattolica e quella dei Religiosi
(25) le affidavano il compito di iniziare un Istituto di Pastorale per una formazione più qualificata al ministero apostolico dei sacerdoti diocesani e religiosi nelle regioni dell'Italia Meridionale.
Infine, dal 1966 ad essa è stato annesso lo Studentato Nazionale dell'Assistenza Italiana della Compagnia di Gesù.

Note
1 Cf. Gravissimum educationis, n. 10.
2 Normae quaedam ad Constitutionem Apostolicam «Deus scientiarum Dominus» de studiis academicis ecclesiasticis recognoscendam, 20 maggio 1968.
3 Fino al 1980 tale opera promozionale fu affidata a una «Commissione di Alto Patronato» composta dal Gran Cancelliere, dal Vice Gran Cancelliere e dai Presidenti delle Conferenze Episcopali Regionali dell'Italia Meridionale mentre, per quanto riguarda l'appoggio delle famiglie religiose, fino al presente va ricordata solo la Compagnia di Gesù. Con la revisione degli Statuti, tale Commissione assunse il nome di «Commissione Episcopale» (cf. art. 4) ed è istituita allo scopo di promuovere e coordinare l'attività della Facoltà a servizio delle Chiese locali (cf. art. 5).
4 La Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale comprendeva inoltre una Sezione di specializzazione in Teologia pastorale, prevalentemente catechetica, dell'Istituto incorporato «Ignatianum» di Messina; quest'Istituto però per decisione del Provinciale italiano della Compagnia di Gesù P. Federico Lombardi, ha cessato la sua attività con il termine dell'anno accademico 1989-90.
5 Per Catanzaro cf. Decreto del 15 maggio 1973, prot. n. 220/73/6; per Molfetta cf. Decreto del 9 agosto 1974, prot. n. 468/7. Furono anche affiliati il Pontificio Seminario Regionale «Pio XI» di Salerno, il Pontificio Seminario «Pio XI» di Benevento, l'Istituto Teologico Salesiano «S. Michele» di Castellammare di Stabia e lo Studio Teologico «S. Paolo» di Catania: le affiliazioni deiprimi tre istituti vennero meno per la chiusura degli stessi; per quando riguarda lo Studio Teologico di Catania, invece, esso è stato aggregato alla Facoltà Teologica della Sicilia con Decreto della Congregazione per l'Educazione Cattolica del 15/IX/90.
6 Cf. Pragmaticae edicta decreta interdicta regiaeque Sanctiones Regni Neapolitani, vol. IV, Neapoli 1772, pp. 368-371; R. Trifone, L'Università degli Studi di Napoli dalla fondazione ai giorni nostri, Napoli 1954, p. 7.
7 Cf. R. De Maio, Le origini del Seminario di Napoli, Contributo alla storia napoletana del Cinquecento, Napoli 1957.
8 Come si rileva dal Manoscritto intitolato «Acta Collegii Patrum S. Theologiae Magistrorum Regiae Universitatis», conservato nell'Archivio della Biblioteca del Seminario Arcivescovile di Capodimonte. Cf. A. Bellucci, Note ed osservazioni sulle origini dell'Almo Collegio dei Teologi di Napoli, in Rivista di Scienze e Lettere, 1931, pp. 167-180; 288-295; 346-372.
9 Come si rileva dal Manoscritto intitolato «Libro delle conclusioni del Real Collegio dei teologi dell'Università di Napoli», Napoli 1816, pp. 7-9, conservato nella Biblioteca dello stesso Seminario. Cf. anche Trifone, o.c., p. 117.
10 Constitutiones Almi Neapolitani Theologorum Collegii a Pio IX Pont. Max. sancitae A. D. MDCCCLXXIV, ex typ. Arch. De Bonis.
11 Cf. «Acta diurna caeremoniarum ecclesias Cathedralis Neapolitanae», vol. XXIII, fol. 301, 330, conservati presso l'Archivio Storico Diocesano di Napoli. Cf. F. Strazzullo, I diari dei cerimonieri della Cattedrale di Napoli, Napoli 1961, pp. 229-231.
12 Cf. Decr. Gravissimum educationis, n. 11; Decr. Optatam totius, nn. 13-18.
13 F. Schinosi, Istoria della Compagnia di Gesù appartenente al Regno di Napoli, Napoli 1706, I, 43, 189.
14 Giulio III, «Sacrae Religionis», 22 ottobre 1552; Pio IV «Exponi Nobis», 1 agosto 1561; Gregorio XIII, «Quanto in vinea», 1 maggio 1578; Leone XIII, «Dolemus inter alia», 13 luglio 1886; Pio XI, «Paterna Caritas», 13 marzo 1933.
45 M. Volpe, I Gesuiti nel Napoletano, Napoli 1914, pp. 223 e 302.
16 Rescriptum della Sacra Congregazione dei Seminari e delle Università degli Studi, 16 marzo 1918.
17 Statuta del 1937, tit. I, art. 1.
18 Lettere della Sacra Congregazione dei Seminari e delle Università degli Studi al Rettore del Seminario, 8 agosto 1935 e al Preside della Facoltà «S. Luigi», 13 settembre 1937.
19 Lettere della stessa Sacra Congregazione al Gran Cancelliere, 14 febbraio 1938.
20 Statuta del 1937, tit. I, art. 3.
21 Dopo il Concilio Vaticano II, in previsione della revisione della stessa Ratio Studiorum, il Collegio «S. Luigi», come tutti gli altri Collegi Massimi della Compagnia di Gesù, si è retto con le Normae Generales de Studiis promulgate dal M.R.P. Generale della stessa Compagnia il 10 ottobre 1967. La promulgazione della nuova Ratio Studiorum è avvenuta il 15 dicembre 1979.
22 Lettera della Sacra Congregazione per l'Educazione Cattolica agli Ecc.mi Arcivescovi Presidenti delle Commissioni Vescovili per i Seminari Regionali, 28 maggio 1968.
23 Lettera della Sacra Congregazione per l'Educazione Cattolica al Sig. Card. Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, 7 giugno 1968.
24 Decreto del 25 febbraio 1960.
25 Con le lettere rispettivamente del 5 e dell'8 giugno 1962.


 
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