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ESTERI
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A Ratzinger il messaggio del Presidente della Repubblica
Gli auguri di Pera e Casini, dei leader di maggioranza e opposizione
Le istituzioni salutano Benedetto XVI
Ciampi: "Gioia per tutti gli italiani"



Joseph Ratzinger
appena eletto

ROMA - "E' un momento di grande gioia per tutti gli italiani". Così il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha accolto la notizia dell'elezione di Joseph Ratzinger a nuovo Pontefice. E poi gli auguri da Silvio Berlusconi, e le parole di grande apprezzamento con cui Pera, Casini, Gasparri, Fassino, Veltroni e gli altri rappresentanti dei partiti e delle istituzioni italiane hanno commentato la fine del Conclave.

"La città di Roma capitale di due Stati la cui convivenza è un modello per il mondo intero - scrive il Capo dello Stato - esprime in tutta la loro profondità i legami tra l'Italia e la Santa Sede. Essi alimentano lo sviluppo intenso dei reciproci rapporti, nel condiviso impegno dell'autorità civile e di quella religiosa, ognuna nel proprio ambito, per la difesa di comuni valori: la famiglia, la solidarietà, la giustizia, la libertà".

"La consapevolezza di avere nel vescovo di Roma un riferimento universale - scrive ancora Ciampi - esalta la presenza di Roma nel mondo, rafforza la volontà dell'Italia di affrontare le incognite del nuovo millennio forte delle motivazioni etiche e dei fondamentali principi di cui la Chiesa cattolica è sollecita interprete. Giungano a Vostra Santità i fervidi voti del popolo italiano e miei personali: che la Sua illuminata missione rafforzi in tutti gli uomini il dialogo e la concordia, per l'affermazione dei beni comuni della giustizia e della pace".

Il presidente del Senato, Marcello Pera, mette invece in evidenza la "fermezza" ma anche la "dolcezza" di Joseph Ratzinger. "Nessuno che sia privo di identità è un protagonista - ha detto Pera in un'intervista a Radio Vaticana -, credo quindi che Benedetto XVI, con il suo messaggio, con la sua fermezza e, se posso dire, anche con la sua dolcezza, saprà risvegliare l'Europa".

Il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini ha trasmesso a monsignor Leonardo Sandri, sostituto della segreteria di Stato del Vaticano, un messaggio di auguri: "Esprimo il più vivo augurio al Santo Padre, Benedetto XVI, a nome della Camera, istituzione che ha avuto l'onore di ricevere la visita del nostro indimenticabile Giovanni Paolo II. Il popolo dei credenti, e in particolare dei cattolici, ha bisogno di una guida spirituale sicura nelle difficoltà di orientamento del tempo presente. Il Santo Padre, che ha scelto il significativo nome di Benedetto, patrono d'Europa, saprà essere - conclude Casini - pastore illuminato di tutti noi".

Il presidente del Consiglio ha inviato al nuovo Papa un messaggio che comunica "l'augurio più fervido del governo italiano e mio personale", auspicando "un apostolato fecondo e provvido per l'umanità intera". "Certo di interpretare anche i sentimenti di tutti gli italiani - scrive Silvio Berlusconi - sono perciò particolarmente lieto di porgere alla Santità Vostra le espressioni del caloroso e deferente omaggio del governo italiano, del quale confermo la fattiva disponibilità nelle relazioni istituzionali".

Emozioni in diretta per il ministro delle Comunicazioni,
Maurizio Gasparri, che ha seguito la proclamazione del nuovo Papa in Piazza San Pietro. "Il nuovo Pontefice - ha detto l'esponente di An - è una personalità che negli anni di pontificato di Giovanni Paolo II ha rappresentato un punto per tutta la cristianità. Sono momenti che, vissuti tra la folla, hanno il sapore della Storia". E "vivissima soddisfazione" è stata espressa, a nome personale delle Forze armate, dal ministro della Difesa, Antonio Martino.

Sulla medesima lunghezza d'onda il leader dei Democratici di sinistra e il sindaco di Roma. Per Piero Fassino, si tratta di "un Papa di forte personalità teologica e culturale, che siamo certi darà ulteriore impulso al dialogo interreligioso e continuità al messaggio di pace e giustizia di Giovanni Paolo II", e anche Walter Veltroni si dice certo che "Benedetto XVI proseguirà sul solco dell'esperienza di Giovanni Paolo II con l'idea di una Chiesa aperta e che favorisca il dialogo multireligioso, una chiesa che sappia fare i conti con le grandi contraddizioni del nostro tempo".

Una figura, quella di Ratzinger, che secondo il ministro delle Politiche agricole Gianni Alemanno "ha accompagnato tutte le fasi del pontificato di Wojtyla, fino all'omelia di ieri con la quale ha levato alta la sua voce contro ogni relativismo etico ed ideologico, richiamando con forza ai valori della dottrina della chiesa". Benedetto XVI, continua il ministro, "ci offre la speranza di un pontificato capace di parlare al mondo moderno con la voce della tradizione. Proprio come ha fatto Giovanni Paolo II".

"Lo giudicheremo dai fatti" è invece il commento del leader dei Comunisti italiani, Oliviero Diliberto. Che precisa: "La politica dovrebbe tenersi lontana da questi eventi".

(19 aprile 2005)