Napoli sta vivendo una nuova primavera. Al contrario, Palermo non è più amata come un tempo. E che dire del miracolo della piccola Gropello Cairoli, cittadina pavese di appena 4.551 anime, riuscita nell’incredibile intento di avere due visitatori per ogni abitante nel 2016?

Il turismo è da sempre uno dei più potenti volani economici del Belpaese. E se a livello nazionale continuiamo a raccogliere successi (l’anno scorso gli esercizi ricettivi hanno registrato il massimo storico di circa 403 milioni di presenze e 116,9 milioni di arrivi), i territori si sono mossi in maniera diversa.

Per la prima volta l’Istat ha reso pubblici i dati a livello comunale mostrando luci e ombre lungo lo Stivale. Si scopre così che tra le città con oltre 250.000 abitanti, Napoli è riuscita nel giro di tre anni (2014-2016) a passare da 720.349 a 1.238.214 arrivi. Anche le presenze sono cresciute: da 2.891.104 a 3.292.057. Molto bene sono andati i paesi dell’Appennino tosco emiliano, quelli al confine sloveno, le zone montuose vicino alla Francia e l’area tra Puglia e Basilicata. Crollo invece per la toscana, soprattutto litoranea, la Liguria di ponente e il Sud della Sicilia. Le località acchiappaturisti sono relativamente poche: il 40,3% delle presenze si concentra in appena 50 comuni italiani.