Elezioni Politiche 2018

Elezioni, affluenza al 73%, due punti in meno del 2013

(lapresse)
E anche per le regionali, in Lazio e Lombardia, i dati dell'affluenza conclusiva alle 23 registrano una flessione in entrambe le regioni
2 minuti di lettura
Si temeva un tonfo, alla fine l'affluenza alle urne è diminuita, sì, ma di soli due punti percentuali rispetto alle Politiche del 2013. Il dato definitivo arriva dopo 17 ore ed è del del 72,93 per cento alla Camera. In calo del 2,31 rispetto alle precedenti politiche. Per il Senato è stata invece del 72,99%, in calo del 2,27 rispetto al dato del 2013.

Flessione ma contenuta anche per le Regionali in Lombardia - è al 73,14 % contro il precedente 74,18 % - più disaffezione nel Lazio, dove i votanti sono stati il 66,47% (contro il precedente 71,88%). 

La partecipazione al voto era una delle grandi variabili di questa tornata elettorale. Difficile un confronto orario con le precedenti politiche, quelle 2013, perché allora si votò anche il lunedì mattina. Alle 12 l'affluenza registrata è stata pari al 19,38%. Nelle passate politiche aveva votato il 14,9% degli aventi diritto. Nelle ultime ore c'è stata comunque una crescita della partecipazione al voto soprattutto nelle regioni del Centro-Nord.

Per quanto riguarda le regionali, nel Lazio alle 19 ha votato il 50,89%, mentre la Lombardia è al 59,24%.
Tra le regioni, l'affluenza più alta si è registrata in Umbria (77,95%) e Veneto (78,67%), le più basse in Calabria e in Sicilia, rispettivamente al 63,76% e al 62,74%.

I POLITICI ALLE URNE
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha votato poco dopo le 8.30, nella sezione 535 della scuola Giovanni XXIII del quartiere Libertà a Palermo. Subito dopo il voto il Capo dello Stato è uscito dalla sezione elettorale dimenticando di ritirare il documento d'identità che il presidente di seggio ha subito provveduto a consegnare agli uomini della scorta.

Elezioni, il presidente Mattarella vota a Palermo e dimentica di ritirare il documento


Il premier Paolo Gentiloni ha dovuto attendere in coda per qualche minuto prima di poter esprimere la propria preferenza nel suo seggio elettorale, nel centro della Capitale, accompagnato dalla moglie Emanuela Mauro.

Elezioni, Gentiloni in fila tra gli elettori: chiacchiere e foto prima del voto


Il segretario del Pd Matteo Renzi ha votato alle 9,22 a Firenze al seggio del liceo classico Machiavelli, in Borgo Santo Spirito. Renzi, arrivato a piedi insieme alla moglie Agnese Landini e alla segretaria metropolitana del Pd fiorentino Caterina Biti, ha stretto la mano agli scrutatori e al presidente di seggio e, dopo aver chiesto spiegazioni sul meccanismo antifrode delle schede elettorali e dopo aver espresso il suo voto, ha salutato dicendo: "Scusate il disturbo". Il segretario dem, prima di allontanarsi, ha annunciato "seguirò i risultati a Firenze dalla sede del Pd metropolitano e andrò a Roma domattina". Il candidato premier del M5s Luigi Di Maio ha votato a Pomigliano, al seggio è salito sul predellino, ma non è riuscito a salutare il padre Antonio per la troppa folla. Romano Prodi con la moglie Flavia al Galvani sono rimasti circa mezz'ora in attesa del proprio turno nel seggio di Bologna: "Non capisco cosa stia succedendo - ha commentato il Professore in fila -: non capisco se dipenda da una maggiore affluenza o sia necessario più tempo per esprimere il voto". Il leader della Lega Matteo Salvini è stato uno degli ultimi a votare tra i big: dopo le 17. "Mi sa che qualcuno al ministero ha fatto casino - ha detto rispondendo ai giornalisti -, non ci puoi mettere un'ora a votare".

FEMEN CONTESTA BERLUSCONI AL SEGGIO: "SEI SCADUTO"
Spiacevole fuori programma per Silvio Berlusconi. "Sei scaduto", ha urlato una ragazza del movimento di protesta Femen entrando nel seggio dove il leader di Forza Italia, a Milano, si è recato per votare. La contestatrice è stata poi portata via dalle forze dell'ordine. La ragazza è indagata per resistenza a pubblico ufficiale e per aver provocato disordini durante "le operazioni elettorali" e per non aver obbedito al richiamo del presidente del seggio. L'attivista, una francese di 30 anni di origini iraniane, senza precedenti, è arrivata in aereo da Parigi a Malpensa alle 8.45 e si è recata al seggio di via Scrosati, mostrando un tesserino da free lance.

Milano, attivista Femen trascinata via dopo la contestazione a Berlusconi


Prima di votare nel suo seggio a Milano, il leader di Forza Italia aveva spiegato che ai seggi ci sono code perché "non siamo ancora riusciti a darci il voto elettronico digitale". "Qui - ha aggiunto - ci sono tre schede e ci sono anche persone anziane che ci mettono del tempo per trovare il modo di votare e di piegare le schede".