Spettacoli & Cultura

L'EVENTO

Premio Strega, trionfo per Edoardo Nesi
138 voti al suo "Storia della mia gente"

Lo scrittore toscano 'doppia' gli altri finalisti. "Dedico il premio alla mia Prato". Un libro, in parte autobiografico, che racconta la città e le imprese del tessile invase dai cinesi

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ROMA - Con 138 voti, Edoardo Nesi stravince il Premio Strega 2011 con il suo romanzo "Storia della mia gente", edito da Bompiani. Ancora prima di essere proclamato vincitore, Nesi era già stato applaudito sotto il palco.

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Il distacco dagli altri autori, che Nesi ha quasi doppiato, era evidente già a metà dello spoglio dei voti, presieduto dal vincitore del Premio Strega 2010, Antonio Pennacchi. "Questo premio non va a me, ma a tutti quelli di cui parlo nel mio libro e alla mia città Prato", ha detto Nesi. E poi, brindando, ha aggiunto: "C'è un certo piacere a rompere il monopolio della Mondadori. Era arrivato il momento". Autori Mondadori avevano vinto le ultime quattro edizioni.

Già arrivato in finale al Premio Strega nel 2005 con 'L'età dell'oro' (ma era stato battuto da Maurizio Maggiani), Nesi era arrivato a sorpresa primo della cinquina di questa edizione, seguito a pari merito dal terzetto formato da Mariapia Veladiano con 'La vita accanto' (Einaudi), arrivata stasera seconda con 74 voti; Bruno Arpaia, con 'L'energia del vuotò (Guanda), arrivato stasera al terzo posto con 73 voti e Luciana Castellina con 'La scoperta del mondo' (Nottetempo), stasera all'ultimo posto con 45 voti. Penultimo, invece, Mario Desiati, con 'Ternitti' (Mondadori) con 63 voti.

Nesi in "Storia della mia gente" racconta la sua Prato invasa dai cinesi, dando voce all'illusione perduta del benessere diffuso in Italia. Una storia, in parte autobiografica, su come lo tsunami orientale stia distruggendo il distretto industriale del tessile di Prato e su quello che significa la caduta della piccola industria italiana di provincia e i licenziamenti di eserciti di persone.

Lo scrittore toscano, nato nel 1964, ex imprenditore tessile, è convinto che sia "compito della letteratura anche cercare di interpretare il reale" e cerca così di capire anche cosa si prova a essere parte della prima generazione di italiani che si trovano ad essere più poveri dei loro genitori.

Tra gli ospiti della serata anche Paolo Mieli, Stefano Rodotà, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, Dacia Maraini, Giuliano Montaldo, Sandro Veronesi, Alberto Bevilacqua, Monica Guerritore con Roberto Zaccaria e Francesco Maselli.