Nel documento finale ci sono delle affermazioni di principio come la sottolineatura "del ruolo cruciale di un sistema commerciale fondato su regole" e la "lotta al protezionismo" oltre all'impegno a modernizzare il Wto e all'impegno a "fare tutto il possibile per ridurre le barriere tariffarie". Nessun accordo invece sul clima tanto che gli Stati Uniti si sono dissociati dal documento finale su questo punto. Inoltre i Grandi hanno chiesto alla Russia di "smettere di minare le democrazie", ed hanno assicurato che faranno di tutto per far sì che il nucleare iraniano resti pacifico.
Un G7 in cui Trump sì è trovato isolato come si è visto plasticamente questa mattina quando - come preannunciato - il presidente americano ha lasciato in anticipo i lavori del vertice. Ufficialmente per preparare l'incontro di martedì 12 a Singapore con il nordcoreano Kim Jong-un, ma in realtà riservando l'ennesimo schiaffo agli alleati. Così come è stato plateale lo sgarbo di arrivare tardi alla colazione di lavoro dedicata alle donne, che ha provocato al capo della Casa Bianca gli sguardi di disapprovazione di tutti i leader.
G7, un altro sgarbo di Trump: arriva in ritardo all'incontro sulle donne
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Christine Lagarde, direttrice del Fondo monetario internazionale, guarda Donald Trump sedersi alla colazione di lavoro (già iniziata) dedicata alle donne al G7 di Charlevoix
E poi un messaggio forte sulla guerra dei dazi con l'Europa: gli Stati Uniti faranno "quello che è necessario" per avere relazioni commerciali "eque" con gli altri Paesi. Trump ha aggiunto che i giorni in cui gli altri Paesi si sono approfittati commercialmente degli Stati Uniti "sono finiti". "Non possiamo andare avanti così, non possiamo al 100% andare avanti con gli Stati Uniti che sono il salvadanaio da cui tutti rubano". L'idea trumpiana degli scambi internazionali è radicale: "Diventiamo dazi-free, barriere-free e sussidi-free". "Ora che funzioni o non funzioni, questo non lo so, ma io l'ho suggerito", ha aggiunto confermando quindi l'intento provocatorio della sua proposta ai leader degli altri Paesi con i quali - ha aggiunto sempre in tono ironico - "si è congratulato per essere riusciti in modo così folle ad imporci degli accordi commerciali così positivi per i loro Paesi".
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