The Wayback Machine - https://web.archive.org/web/20190331004636/https://www.repubblica.it/esteri/2018/06/09/news/conte_vede_macron_al_g7_e_non_rompe_con_l_ue_il_tweet_di_macron_condividiamo_l_europa_-198544751/

G7, Trudeau: "Documento finale firmato da tutti". Trump va via e chiede riammissione Russia

G7, Trudeau: "Documento finale firmato da tutti". Trump va via e chiede riammissione Russia
Foto Steffen Seibert (da Twitter) 

Chiusura del vertice dei 7 paesi più industrializzati. Merkel: "Con gli Usa restano divergenze". Conte: "Il presidente mi ha invitato alla Casa Bianca"

CHARLEVOIX - "Il documento finale è stato firmato da tutti, malgrado le tensioni con Trump sui dazi". A dirlo il premier canadese Justin Trudeau nella conferenza finale del G7, dopo le anticipazioni sia da fonti francesi che dalla cancelliera tedesca Angela Merkel: "Sul commercio il G7 adotterà una posizione comune" anche se "questo non risolverà i dettagli del problema" dal momento che "con gli Stati Uniti rimangono concezioni differenti". Ed infatti il testo finale è un testo di compromesso che non regola lo scontro in atto ma propone nuovi negoziati.

Nel documento finale ci sono delle affermazioni di principio come la sottolineatura "del ruolo cruciale di un sistema commerciale fondato su regole" e la "lotta al protezionismo" oltre all'impegno a modernizzare il Wto e all'impegno a "fare tutto il possibile per ridurre le barriere tariffarie". Nessun accordo invece sul clima tanto che gli Stati Uniti si sono dissociati dal documento finale su questo punto. Inoltre i Grandi hanno chiesto alla Russia di "smettere di minare le democrazie", ed hanno assicurato che faranno di tutto per far sì che il nucleare iraniano resti pacifico.

Un G7 in cui Trump sì è trovato isolato come si è visto plasticamente questa mattina quando  - come preannunciato - il presidente americano ha lasciato in anticipo i lavori del vertice. Ufficialmente per preparare l'incontro di martedì 12 a Singapore con il nordcoreano Kim Jong-un, ma in realtà riservando l'ennesimo schiaffo agli alleati. Così come è stato plateale lo sgarbo di arrivare tardi alla colazione di lavoro dedicata alle donne, che ha provocato al capo della Casa Bianca gli sguardi di disapprovazione di tutti i leader.

G7, un altro sgarbo di Trump: arriva in ritardo all'incontro sulle donne

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G7, Trudeau: "Documento finale firmato da tutti". Trump va via e chiede riammissione Russia

Christine Lagarde, direttrice del Fondo monetario internazionale, guarda Donald Trump sedersi alla colazione di lavoro (già iniziata) dedicata alle donne al G7 di Charlevoix

E l'immagine postata su Twitter dal capo ufficio stampa del governo tedesco non potrebbe essere più eloquente circa i rapporti tra i leader. Al fianco di Trump, come twitta lo stesso Conte, c'è proprio il premier italiano che sintetizza: "Sto difendendo gli interessi degli italiani". Lasciando il Canada, Trump ha ripetuto che le relazioni con gli alleati sono "da 10", "ma le cose devono cambiare", ha aggiunto. Il presidente americano ha lasciato il G7 con due esortazioni. Una diretta alla riammissione della Russia nel consesso dei grandi Paesi, da cui era stata esclusa nel 2014 dopo l'invasione della Crimea. "Riammettere la Russia sarebbe un bene per tutti i Paesi", ha detto Trump. Che poi la Russia sia interessata a rientrare nel consesso di quel che era il G8 è tutto da dimostrare. A sentire il Cremlimo di oggi non si direbbe: il ministro degli Esteri Serghei Lavrov ha detto in tv: "Non abbiamo mai chiesto di essere riammessi. Lavoriamo molto bene in altri formati come l'Ocs, il Brics, soprattutto il G20, dove condividiamo le nostre posizioni. Al G20 gli ultimatum non bastano, bisogna trovare gli accordi. Il G20 è un meccanismo per il consenso e credo che sia il formato con maggiori prospettive future", ha spiegato.

E poi un messaggio forte sulla guerra dei dazi con l'Europa:  gli Stati Uniti faranno "quello che è necessario" per avere relazioni commerciali "eque" con gli altri Paesi. Trump ha aggiunto che i giorni in cui gli altri Paesi si sono approfittati commercialmente degli Stati Uniti "sono finiti". "Non possiamo andare avanti così, non possiamo al 100% andare avanti con gli Stati Uniti che sono il salvadanaio da cui tutti rubano". L'idea trumpiana degli scambi internazionali è radicale: "Diventiamo dazi-free, barriere-free e sussidi-free". "Ora che funzioni o non funzioni, questo non lo so, ma io l'ho suggerito", ha aggiunto confermando quindi l'intento provocatorio della sua proposta ai leader degli altri Paesi con i quali - ha aggiunto sempre in tono ironico - "si è congratulato per essere riusciti in modo così folle ad imporci degli accordi commerciali così positivi per i loro Paesi".
 

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