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Berlusconi: "No alla fiducia e centrodestra unito al voto". Ma Salvini: "Alleanza con Fi? Ci penserò"

Berlusconi: "No alla fiducia e centrodestra unito al voto". Ma Salvini: "Alleanza con Fi? Ci penserò"
Matteo Salvini (agf)

Il segretario della Lega: "Porteremo subito in Parlamento una riforma della legge elettorale con il M5s". E attacca: "Mattarella come don Abbondio". Poi incontra Di Maio. Il Cavaliere insiste sull'unità della coalizione. E annuncia: "Io mi candido"

ROMA - Salvini attacca, Berlusconi rassicura sulla tenuta dell'alleanza. Il leader del Carroccio frena. La giornata del centrodestra vive sul botta e risposta tra leghisti e forzisti. "Se Berlusconi vota il governo Cottarelli, addio alleanza", dice Matteo Salvini al mattino ospite di Circo Massimo su Radio Capital, all'indomani del fallimento di Giuseppe Conte nel dar vita a un esecutivo gialloverde. E non esclude che la Lega possa presentarsi alleata del M5s alle elezioni. "Il lavoro fatto assieme rimane. Vedremo - aggiunge -  valuteremo sui progetti, ma vorrei sapere che fa Berlusconi".

Governo, Salvini: "Se Berlusconi vota fiducia a Cottarelli addio alleanza"

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A rincarare la dose  è Lorenzo Fontana, vicepresidente della Camera per il Carroccio: "Su Fi dipende molto da quello che faranno nei prossimi giorni. Ci sono degli esponenti che si sono già messi in fuorigioco. I voti della Lega non possono sostenere persone che ci danno degli irresponsabili o che ci insultano". I berlusconiani provano subito a rassicurare la Lega. Prima interviene il portavoce dei gruppi parlamentari, Giorgiò Mulè, che annuncia un no al governo Cottarelli: " Forza Italia e tutto il centrodestra non daranno i voti a un governo tecnico e nemmeno i Cinque Stelle, quindi è un governo che nasce già minoritario. Ma la coalizione deve rimanere unita". Anche se ribadisce la contrarietà alla richiesta di impeachment: "È un'iniziativa avventata, figlia di una reazione scomposta verso un comportamento che è nei poteri del Presidente della Repubblica".

La parola definitiva sul rapporto con la Lega arriva però da Silvio Berlusconi: "Per quanto riguarda la fiducia al governo tecnico, la nostra posizione non può che essere negativa. A chi mi chiede quale sarà il futuro del centrodestra rispondo che alle prossime elezioni non immagino altra soluzione che quella di una coalizione di centrodestra unita con Forza Italia, Lega e Fratelli d'Italia, destinata sicuramente a prevalere anche per la possibilità di una mia candidatura". Subito dopo a parlare è però di nuovo Salvini che, a proposito dell'alleanza, dice: "Alcune dichiarazioni di esponenti di Fi sono state spiacevoli, mi hanno detto brutto, traditore, irresponsabile, razzista, io ho tenuto salda l'alleanza anche quando mi promettevano ministeri perché non tradisco, e poi mi vomitano addosso tutto questo. Ci penserò".

Di fatto Salvini continua l'asse politico con i 5Stelle: "In Parlamento c’è una maggioranza parlamentare. Quello che non riusciamo a fare tramite un governo, proveremo a farlo in Parlamento. E porteremo assieme al M5s una riforma della legge elettorale, grazie alla quale chi prende un voto in più va al governo". Mentre continua l'attacco a testa bassa contro il presidente della Repubblica: "Mattarella, come don Abbondio, ha detto questo governo non s'ha da fare" (ndr, ma sbaglia la citazione). In casa 5Stelle intanto crescono le voci a favore di una alleanza con la Lega alle prosime elezioni, basata sul contatto di governo da poco siglato. Ma la scelta di Di Maio sull'impeachment non convince tutti.

Chi invece è pronto a dare la fiducia a Cottarelli è il Pd. "Ora bisogna dare una mano al presidente Mattarella", dice il segretario reggente del Pd Maurizio Martina. Il primo giugno manifestazione a sostegno del presidente. E Matteo Renzi annuncia: "Sarà una battaglia strada per strada contro gli estremisti".
 
 

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