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Conte:: "Separare la Scuola dall'Università. Azzolina ministro dell'Istruzione e Manfredi della Ricerca"

La conferenza stampa di fine anno del premier.  "Andare avanti con questo governo". Tra le priorità elencate la riforma della burocrazia e il piano dell'innovazione. "Le regionali non sono un referendum sul governo"



ROMA - "Sono orgoglioso di aver raggiunto gli obiettivi prefissati e siamo andati oltre". Giuseppe Conte si presenta alla conferenza stampa di fine anno a Villa Madama e promuove il governo e la sua attività. Approffita anche del tradizionale incontro con la stamp per annunciare che Lucia Azzolina, oggi sottosegretaria alla Pubblica istruzione sarà promossa ministra al posto di Lorenzo Fioramonti. Gaetano Manfredi, invece, rettore dell'Università di Napoli, sarà il nuovo ministro dell'Università e della Ricerca. Dunque due nuovi ministeri. "Ringrazio il ministro Fioramonti: abbiamo la necessità, l'ho già detto, di rilanciare il comparto della università. Non è vero che non abbiamo compiuto passi avanti, penso alla Agenzia nazionale delle Ricerche. Ora serve fare qualche sforzo in più, penso a aumentare i fondi sul diritto alla studio. Sono convinto che la cosa migliore per potenziare il settore sia separare la scuola dall'Università", spiega il premier pe rmotivare lo "spacchettamento" dei ministero.

Conte esclude anche la crisi di governo e l'intenzione di andare avanti con questo:  "L'ipotesi di un Conte tre? Per carità, no, no.". Il premier aggiunge: "Non posso fare il presidente del Consiglio senza il pieno serio determinato sostegno delle forze politiche che sostengono la maggioranza,. Ma sarebbe una sconfitta per tutti. Io non vedo un altro governo, mi sembra uno scenario inverosimile ma sarebbe davvero una sconfitta per tutte le forze politiche andare al voto per fare le cose che potremmo fare ora".

E agli apprezzamenti di Nicola Zingaretti e alle ipotesi  di una leadership del centrosinistra, risponde: "I cimiteri sono pieni di persone indispensabili. Il panorama può offrire tante figure nuove, io non mi ritengo indispensabile. Il fatto poi che forze politiche possano apprezzare il mio lavoro, il mio metodo, questo fa piacere, ma ricordo sempre che è un lavoro di squadra, non esiste un presidente del Consiglio che possa far da solo. Io vedo grande senso di responsabilità, grande impegno".

"Questi primi giorni e poco più del nuovo governo siamo stati costretti a correre i cento metri, è stato uno sprint ad ostacoli per mettere il paese in sicurezza, occorreva una manovra seria e responsabile, avevamo il compito di recuperare 23 miliardi per disinnescare l'Iva", dice il presidente del Consiglio con un paragone sportivo. E continua dicendo che "fin qui è stata una corsa ad ostacoli, ma adesso abbiamo di fronte una maratona che durerà tre anni".

"Ma questo - aggiunge Conte- non significa che andremo a passo lento. Questo spazio temporale ci permetterà di programmare un piano ambizioso, per varare riformatore, quelle misure che il Paese attenda da anni. I cittadini chiedono un efficace piano per il miglioramento della loro vita, dobbiamo dare maggior respiro alle famiglie. Poi il premier elenca le priorità per rilanciare l'azione di governo:per esempio  la riforma della burocrazia ("scontenterà molti"), nuove assunzioni nel pubblico impiego ("serve rinnovo e più competenze digitali"), il piano dell'innovazione.

Diretta video: la conferenza stampa di fine anno di Conte

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La conferenza stampa è un'occasione per Conte di fare un bilancio al termine di un 2019 che l'ha visto premier a capo di due diverse maggioranze parlamentari e per soffermarsi sulle prospettive future, partendo dai temi più caldi legati alle dimissioni del ministro dell'Istruzione, Lorenzo Fioramonti, e alle polemiche sulla prescrizione. Conte parla dell'imminente verifica che dovrebbe fissale la nuova agenda di governo.  "Gennaio sarà l'occasione per fermarsi a riflettere e confrontarsi per cercare di rilanciare l'azione di governo. Già scegliere l'ordine temporale delle misure da adottare sarà una scelta politica, nell'interesse dei cittadini e del Paese", dice Conte. Il premier aggiunge che uno dei temi che verrà affrontato sarà quello della revisione dei decreti Salvini sulla sicurezza. E l'argomento sarà legato alla riforma dei tempi del processo.

Aggiunge che "abbiamo da rilanciare il sistema fiscale, semplificare e rimodulare e ridurre le aliquote, per abbassare la pressione fiscale. Qualsiasi premier ha preannunciato lo stesso obiettivo, io dico che se vogliamo evitare la bancarotta e una procedura di infrazione (europea, ndr) che ci farebbe molto male, dobbiamo lavorare in maniera molto seria". Secondo il premier per abbassare le tasse e tenere i conti in ordine evitando una procedura di infrazione dell'Ue "l'unica prospettiva seria e credibile è lottare contro l'evasione fiscale, un furto che svantaggia i cittadini onesti". "Abbiamo già dato un segnale ben preciso - spiega - l'economia sommersa vale circa 100 miliardi se recuperiamo ingenti risorse questa, non i proclami, è una strada concreta seria e perseguibile per abbassare davvero le tasse.
Pagare tutti per pagare meno".

Conte parla anche dei retroscena che vogliono l'ex ministro Fioramonti impegnato a costruire nuovi gruppi parlamentari contiani. Il premier è contrario perchè  si  "rischia di destabilizzare l'iniziativa di governo e non di stabilizzarla. In questo momento - ha spiegato - una frammentazione delle forze politiche che sostengono la maggioranza non fa bene all'azione di governo". A questi parlamentari, dice Conte, " dico rimanete nelle forze di governo, evitate passaggi che non contribuiscono alla stabilita' del governo. Se ci sono manifestazioni dissenso, manifestate il dissenso e lavorate all'interno per portare avanti le vostre posizioni".

Conte cerca anche di depotenziare il valore politico delle prossime elezioni regionali. "Non sono un referendum sul governo. Dobbiamo dare la giusta importanza ad appuntamenti elettorali sul territorio, ne ricaveremo dei dati politici che potranno avere anche un riverbero sul piano nazionale, ma sono sempre circoscritte", dice. E aggiunge: "Non vedo tra le forze che sostengono il governo questa fibrillazione da campagna elettorale permanente:  mi pare salutare".

Conte parla anche di Libia e degli sforzi per riiportare la pace. E parla anche degli sbarchi, dell'immigrazione. E della vicenda Gregoretti, del voto che il Senato dovrà dare rispetto alla messa in stato di accusa di Matteo Salvini. Sull'immigrazione dice che  l problema non è porto aperto o porto chiuso. Diciamolo francamente al di là della propaganda: i nostri porti non sono mai stati chiusi, la differenza era tenere i i migranti "più o meno giorni in mare". E rispetto alla chiamata in causa da parte del leader leghista sulla Gregoretti, dice: "Sicuramente la presidenza del Consiglio è stata coinvolta sul ricollocamento, non sullo sbarco. Ma se emergerà un frammento di coinvolgimento sarò il primo a dirlo". Conte rivendica anche una accelerazione sul rimpatrio dei migranti rispetto alla gestione Salvini. "Ne ricollochiamo 98 rispetto ai 28 dela gestione precedente", dice.

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Carlo Verdelli ABBONATI A REPUBBLICA
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