29 luglio 2020 - 08:45

Conte: «Stato d’emergenza legittimo» Salvini chiama Mattarella: «Sconcertante»

Sì del Senato alla proroga fino a ottobre. Il premier: «Il virus continua a circolare. Noi trasparenti». Meloni: «Scioccata dalle parole di Conte»

di Alessandro Trocino

Conte: «Stato d'emergenza legittimo» Salvini chiama Mattarella: «Sconcertante» (LaPresse)
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Alla fine arriva il via libera del Senato alla proroga dello stato di emergenza ma con solo 157 favorevoli, 125 contrari e 3 astenuti, mentre il 5 Stelle Mattia Crucioli vota contro il suo gruppo. E votano contro anche due ex M5S, Carlo Martelli e Lelio Ciampolillo. La mozione dell’opposizione viene bocciata nella parte che dice no alla proroga ma approvata nel passaggio che chiede il coinvolgimento delle Regioni con 281 sì e 3 astenuti. Giornata difficile per il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che si presenta al Senato e difende la proroga, una «misura legittima e inevitabile perché il virus continua a circolare». La data del 15 ottobre è frutto di una risoluzione di maggioranza e di una mediazione. Nella replica al Senato Conte si difende: «Lo stato di emergenza non è in Costituzione, ma non vuol dire che sia illegittimo. Dal 2014 è stato dichiarato 154 volte e prorogato 84. Non c’è nessuna torsione autoritaria, siamo trasparenti». Il premier chiederà anche oggi alla Camera la proroga dello stato di emergenza, che dovrebbe essere poi deciso dal Consiglio dei ministri. Le opposizioni sono sul piede di guerra, tanto che Matteo Salvini chiama il capo dello Stato Sergio Mattarella, per esprimere tutto il suo «sconcerto». E in Aula dice: alla maggioranza: «L’emergenza è solo nella vostra testa».

Dpcm «fonte di rango primario»

Secondo Conte, il prolungamento non sarebbe un modo per «alimentare paure ingiustificate». Senza il decreto, spiega, cesserebbero 38 ordinanze e non ci potrebbe essere più «l’assistenza ai positivi, il volontariato» e molte altre attività. La «drammatizzazione» di questa proroga, dice, provocherebbe «nocumento» alla nostra immagine all’estero. L’altro profilo delicato che ha fatto molto discutere negli ultimi mesi, attiene alla titolarità delle decisioni, che finora sono state prese in solitudine dal premier, con lo strumento emergenziale del Dpcm, che non prevede il via libera dell’intero Consiglio dei ministri. Con un complicato passaggio giuridico, Conte spiega: «La proroga dello stato di emergenza non incide sul potere di emanare decreti da parte del presidente del Consiglio». È un presupposto necessario, ma non sufficiente. Serve, per continuare in questa logica, «una fonte di rango primario», ovvero un decreto legge.

Zingaretti: «Misura utile»

Le opposizioni non ascoltano l’appello del premier, tanto che Giorgia Meloni, leader di FdI, replica: «Sono scioccata dalle parole di Conte, è una pericolosissima deriva liberticida, dove vuole arrivare?». Anche Forza Italia attacca con Anna Maria Bernini: «Da Conte parole gravissime, no a una politica fondata sui virus». Nella replica il premier Conte conclude: «Vi sfido a interrogare i presidenti di Regione e confrontarvi con loro». Con Conte c’è il segretario del Partito democratico Nicola Zingaretti , «una misura utile» e Vito Crimi, M5S: «Giusto così, dobbiamo agire subito e non dobbiamo abbassare la guardia.

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