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Governo, Cottarelli accetta l'incarico: "Senza fiducia, il Paese al voto dopo agosto"

L'obiettivo dell'ex commissario alla spending è un esecutivo snello, con pochi ministri, in tempi record. E la fiducia entro venerdì. Tra i papabili, Cantone, Pajno, Severino, Tronca. Mogherini: "Fiducia Ue nel capo dello Stato". Sostegno a Mattarella dopo gli attacchi e le minacce di morte. Il presidente: "Contro intolleranza, fedeltà a democrazia"

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ROMA - Tornerà al Colle tra poche ore con in mano la lista dei ministri il professor Carlo Cottarelli che questa mattina ha ricevuto dal presidente Sergio Mattarella l'incarico di formare un governo neutrale allo scopo di tenere i conti in ordine. "Andrò in Parlamento con un programma che presenti la legge di bilancio e porti il paese alle elezioni all'inizio del 2019 in caso di fiducia o dopo agosto in caso di sfiducia", afferma al termine del colloquio. "Presenterò in tempi molto stretti la lista dei ministri. Il governo sarà neutrale, assicurerà una gestione prudente dei conti pubblici e riterrà essenziale la partecipazione dell'Italia all'area euro. Mi impegno a non candidarmi e così anche i ministri", conclude.

L'ex commissario alla spending review è arrivato al Colle in taxi ed è entrato nel palazzo del Quirinale a piedi, portandosi dietro un trolley. Subito dopo il faccia a faccia al Colle, ha visto i presidenti delle Camere, Fico e Casellati. L'obiettivo è un governo snello, con pochi ministri e in tempi record. Senza consultazioni delle forze politiche. Puntando a presentare la lista già domani (subito dopo andrà a Palazzo Chigi per il passaggio di consegne con Gentiloni). E il voto sulla fiducia dovrebbe tenersi entro venerdì: prima cioè della festa della Repubblica.  

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LA SQUADRA DI GOVERNO
La lista dei ministri potrebbe essere pronta già domani. Tra i nomi in squadra ci sarebbero personaggi di peso come il giurista Alessandro Pajno, presidente del Consiglio di Stato, Raffaele Cantone, attuale presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, Paola Severino, rettore della Luiss e già ministro della Giustizia nel governo Monti, Francesco Paolo Tronca, già commissario straordinario del Comune di Roma dopo il crollo della giunta Marino, Elisabetta Belloni, segretario generale della Farnesina.


LE PAROLE DI MATTARELLA
Intanto, mentre i mercati sono in fibrillazione, dall'Ue arrivano i primi segnali di apprezzamento della mossa del capo dello Stato, che con il suo no a Paolo Savona all'Economia ha spinto Giuseppe Conte a rimettere l'incarico. "L'Ue ha fiducia nel presidente, grande interesse per l'Italia", afferma Federica Mogherini, alto rappresentante dell'Unione per gli Affari esteri. Sostegno anche dal presidente francese, Emmanuel Macron. Mattarella, in una nota diramata in occasione del 44/mo anniversario della strage di Piazza della Loggia, ribadisce: "Per sconfiggere chi intende seminare ancora intolleranza e paura, dobbiamo tenere alta la comune sensibilità democratica e restare fedeli ai principi che ispirano la nostra convivenza".

FIRME E STRISCIONI IN SOSTEGNO DEL PRESIDENTE
Mentre i cinquestelle tuonano contro Mattarella chiedendo l'impeachment, il centralino del Quirinale è stato preso d'assalto mentre sui social impazzano gli hashtag #IoStoconMattarella, #GraziePresidente e #Cottarelli. Subito dopo la fine del discorso del capo dello Stato  sono cominciate le telefonate al centralino del Colle, nella quasi totalità di sostegno al presidente e al suo operato. Oltre 4mila firme, inoltre, sono state raccolte finora dall'associazione no profit di mobilitazione online Progressi.org. E intanto sui social sale l'onda di indignazione per le minacce e gli auguri di morte indirizzati contro il presidente. Contro i quali Michele Anzaldi del Pd invoca l'intervento della polizia postale.
Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, conferma la sua "vicinanza" al capo dello Stato. Mentre si moltiplicano le manifestazioni di solidarietà del mondo cattolico, dal Movimento cristiano dei lavoratori all'Azione cattolica. I leader di Cgil, Cisl e Uil scrivono al capo dello Stato per esprimere stima e rispetto. Questa mattina a Roma, in via del Tritone, è comparso uno striscione pro-Mattarella affacciato fuori dal palazzo dei gruppi capitolini del Pd.

LE PROTESTE DI CINQUESTELLE E LEGA
Per la prima volta a Torino il M5s non ha partecipato alla seduta del consiglio comunale. La decisione per manifestare dissenso nei confronti di una "democrazia a sovranità limitata" e delle scelte del presidente Mattarella, che "mette in discussione il voto di tutti gli italiani". Mentre in Lombardia la Lega invita i suoi sindaci a togliere le foto di Sergio Mattarella dai loro uffici. E arriva anche la recriminazione di Paolo Savona: "Ho subito un grave torto dalla più alta istituzione dello Stato sulla base di un paradossale processo alle intenzioni".  
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