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voto di fiducia

Governo, sì del Senato alla fiducia con 156 voti. Ma scoppia il caso Ciampolillo. Sì dei forzisti Rossi e Causin. Meloni e Salvini: "Ci rivolgeremo al Colle". Conte: "Cercheremo maggioranza più forte"

La crisi in diretta. Con l'esame delle telecamere dell'Aula è stato verificato che l'ex M5S e il senatore del Psi Nencini hanno votato prima della chiusura della seconda "chiama" SEGUI IL LIVETWEETING CON LE FIRME DI REPUBBLICA

28 minuti di lettura

Al Senato il governo incassa la fiducia con 156 sì, 140 no e 16 astenuti, ma è bagarre prima della proclamazione del risultato. Tutto per il voto in extremis dei senatori Ciampolillo (ex M5S) e del Psi Nencini. Dopo l'esame dei video delle telecamere dell'Aula, è stato verificato che i due avevano annunciato il loro voto prima che la presidente del Senato, Maria Elisabetta Alberti Casellati, chiudesse la votazione. Ma ci sono state contestazioni e la procedura è stata a lungo in sospeso.

I sì ottenuti (156) sono stati di sette voti superiori alla maggioranza che era fissata a quota 149. "Se non ci sono i numeri il governo va a casa", ha detto nel pomeriggio il presidente del Consiglio Giuseppe Conte proprio nel giorno più difficile per il suo esecutivo. E dopo il voto: "Ora rendiamo la maggioranza più solida". I senatori di Italia viva si sono astenuti mentre, a sopresa, due forzisti, Maria Rosaria Rossi e Andrea Causin, hanno votato sì alla fiducia, come fatto ieri alla Camera dall'ormai ex azzura Renata Polverini.

Il leader di Iv, Matteo Renzi, ancora una volta nel pomeriggio ha sferrato un duro attacco al premier per il  "mercato indecoroso di poltrone" e ha chiarito: "Serve un esecutivo più forte". Parole a cui il premier, altrettanto duramente, ha replicato: "Sono sempre stato disponibile al dialogo, ma Iv ha scelto la via dell'arroganza". Alla fine Renzi ha comunque esultato: "Davvero Conte se la sente di andare avanti con questi numeri? Se la sente di fronte alla pandemia di andare avanti così? Non hanno i numeri nelle commissioni".

Tornando ai voti, i renziani, come già avvenuto ieri alla Camera, si sono astenuti. La linea è stata decisa nel pomeriggio in un'assemblea, anche se nel gruppo di Italia viva i senatori Ernesto Magorno e Gelsomina Vono avevano espresso la volontà di votare no. Dello stesso parere anche una nutrita pattuglia di altri renziani. I senatori del Misto, Pier Ferdinando Casini e Mario Monti, hanno annunciato il loro sì alla fiducia, come l'ex 5S Gregorio De Falco. L'Udc, invece, ha votato no come il centrodestra. "Non cercate volenterosi, ma complici per non perdere poltrona", ha attaccato il leader della Lega Matteo Salvini rivolgendosi a Conte. Che poi ha citato una frase shock nei confronti dei senatori a vita (in Aula presente Liliana Segre, accolta in mattinata da un lungo applauso) pronunciata, sostiene, da Beppe Grillo: "O non muoiono mai o muoiono troppo tardi", ha detto Salvini suscitando le proteste di maggioranza e opposizione.

Nel suo discorso Conte questa mattina ha rinnovato l'appello ai volenterosi che hanno a cuore il destino dell'Italia, ha ricordato Emanuele Macaluso, storico dirigente comunista scomparso oggi e ha citato Mattarella. Ha affrontato il tema della crisi: "È complicato governare con chi dissemina mine nella maggioranza". E ha ricordato che la riforma della legge elettorale verso il proporzionale si farà "con il Parlamento".

Ore 22.24. Casellati riammette al voto Ciampolillo e Nencini

La presidente del Senato Casellati dopo l'esame dei video delle telecamere dell'Aula ha riammesso al voto i senatori Ciampolillo e Nencini. Grazie a loro l'esito finale è stato di 156 a favore del governo.

Ore 22.16. Meloni (Fdi): "Chiederemo colloquio con il Colle"

"Rispetto alle premesse e alle speranze di Conte e Casalino le cose non sono andate come speravano: sentivo parlare di decine di responsabili ma al netto di casi singoli, dall'altra parte ce ne sono di più, il centrodestra ha mantenuto la sua compattezza e non era scontato. Ho parlato con Salvini, parlerò con Berlusconi. Ora dobbiamo chiedere un colloquio con il Colle", dice la leader di FdI, Giorgia Meloni, a Rete 4.

Ore 22.14. Conte lascia Palazzo Madama

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha lasciato Palazzo Madama al termine della votazione della fiducia. Il premier non ha rilasciato dichiarazioni.

Ore 22.07. Senatori-questori decideranno su voto Ciampolillo

Saranno i senatori questori a dirimere il caso del voto del senatore ex M5S, Lelio Ciampolillo, che è risultato assente alla prima e seconda chiama, ma che ha chiesto di esprimersi quando le votazioni si erano appena chiuse. Essendo un voto importante la presidente del Senato Casellati ha quindi deciso di rimandare la decisione ai questori.

Ore 22.06. Senato, Casellati ricorre al Var su voto Ciampolillo

La presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati chiede di vedere il video della votazione del senatore Ciampolillo. Da decidere se sia arrivato in tempo per esprimere il voto oppure no. Commento scherzoso di alcuni senatori: "E' l'assistenza video, il Var".

Ore 22.04. Caos su voto Ciampolillo

Caos sul voto di Alfonso Ciampolillo, ex-M5S del gruppo Misto. Il senatore chiede di votare ma la presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati, lo ferma: "Avevo già chiuso la votazione della seconda chiama".

Ore 21.54. Senatore Ciampolillo assente a prima e seconda "chiama"

Il senatore ex M5S Lelio Ciampolillo, considerato tra gli indecisi sulla fiducia al governo al Senato, è risultato assente alla prima e seconda chiama.

Ore 21.50. Alla seconda "chiama" Iv si astiene

I senatori di Italia viva nella seconda chiama si astengono. Il primo a farlo è stato il leader Matteo Renzi.

Ore 21.49. Terminata la prima "chiama". Si procede con la seconda

E' terminata la "prima chiama" e ora al Senato si procede con la seconda "chiama".

Ore 21.45. Tajani: "Rossi e Causin sono fuori da Forza Italia"

Maria Rosaria Rossi e Andrea Causin sono fuori da Forza Italia. E' quanto ha reso noto Antonio Tajani dopo che i due senatori hanno votato la fiducia al governo Conte.

Ore 21.42. Giarrusso vota no alla fiducia

Il senatore ex M5S Mario Michele Giarrusso, considerato fino all'ultimo tra gli indecisi, ha votato no alla fiducia al governo Conte. Il suo voto è stato accolto da un applauso.

Ore 21.29. Drago vota no alla fiducia

La senatrice del gruppo Misto (ex M5S) Tiziana Drago ha votato contro la fiducia a Conte. Fino all'ultimo era stata considerata tra gli indecisi.

Ore 21.38. Ciampolillo del Misto assente a prima "chiama"

Il senatore Alfonso Ciampolillo, esponente del gruppo Misto, è risultato assente alla prima chiama per il voto di fiducia al governo.

Ore 21.37. Senatrice a vita Cattaneo vota sì alla fiducia

La senatrice a vita Elena Cattaneo ha votato sì alla fiducia al governo Conte.

Ore 21.35. Causin (Fi) vota sì alla fiducia

Il deputato di Forza Italia Andrea Causin ha votato sì alla fiducia al governo Conte.

Ore 21.29. Rossi (Fi) vota sì alla fiducia

Al Senato la senatrice di Forza Italia Maria Rosaria Rossi ha votato la fiducia al governo.

Ore 21.28. Saccone (Udc) vota no alla fiducia

Il senatore dell'Udc Antonio Saccone ha votato no alla fiducia al premier Conte.

Ore 21.27. Senato, senatori Iv non rispondono a prima "chiama" su voto fiducia

I senatori di Iv, tra cui Matteo Renzi, non stanno rispondendo alla prima "chiama" per la votazione sulla fiducia nell'Aula di Palazzo Madama.

Ore 21.23. Segre vota sì e l'Aula applaude

Un applauso ha accolto il sì con cui la senatrice a vita Liliana Segre ha dato il suo voto favorevole alla fiducia al governo Conte.

Ore 21.18. Terminata discussione al Senato, inizia il voto di fiducia

Al Senato sono terminate le dichiarazioni di voto e si procede ora con il voto sulla risoluzione della maggioranza per la fiducia al premier Conte. In corso la prima "chiama".

Ore 21.12. Romani: "I tre senatori di Idea-Cambiamo voteranno no alla fiducia"

"Il gruppo Idea-Cambiamo voterà contro la fiducia al governo". Lo ha annunciato Paolo Romani intervenendo  al Senato. I senatori di Idea  oltre allo stesso Romani sono Gaetano Quagliariello e Massimo Berutti.

Ore 20.50. Salvini attacca i senatori a vita. Proteste in Aula

"I senatori a vita o non muoiono o muoiono sempre troppo tardi. Che coraggio che avete", ha detto il leader della Lega Matteo Salvini citando una frase shock rivolgendosi ai senatori a vita, tra cui Liliana Segre, in Aula per votare la fiducia al Senato. Dalla maggioranza e dall'opposizione si sono alzate urla di protesta. "E' una frase di Beppe Grillo", si è difeso Salvini.

Ore 20.48. Salvini (Lega): "Vedo tanto nervosismo tra chi teme per poltrona"

"Vedo tanto nervosismo intorno a me: eravate convinti di portare a casa la poltrona. Ora invece vi vedo che siete meno convinti...". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, intervenendo in dichiarazione di voto a Palazzo Madama.

Ore 20.46. Salvini (Lega) a Renzi: "Noi di poltrone ne abbiamo mollate sette senza rimpianti"

"Noi di poltrone non ne abbiamo mollate due - lo ricordo al collega Renzi - ma sette e senza rimpianti". Così il segretario leghista Matteo Salvini, nelle dichiarazioni di voto sulla fiducia al governo Conte, ha ricordato la crisi del governo M5s-Lega.

Ore 20.44. Salvini (Lega): "Difendere quota 100 da critiche Ue"

"L'avvocato Conte ha fatto bene a combattere per quota 100 e opzione donna. Se l'Europa ci chiede di abolirle deve dire di no". Così il leader della Lega, Matteo Salvini, intervenendo a Palazzo Madama per la sua dichiarazione di voto.

Ore 20.38. Salvini (Lega): "Non cercate volenterosi ma complici per non perdere poltrona"

"Mettere in discussione un governo che ha fallito su tutto non è un diritto ma un dovere di ogni cittadino. Una volta quelli che cambiavano casacca venivano chiamati volgari poltronari, qualcuno e' anche andato a processo per una presunta compravendita di senatori", dice il leader della Lega Matteo Salvini al Senato. "Ricordo - prosegue - che non state cercando volenterosi ma state cercando dei complici da pagare per non mollare la poltrona".

Ore 20.34. Ciriani (Fdi): "Voteremo no a fiducia"

"Fatelli d'Italia voterà no alla fiducia. Questo governo farebbe bene a dimettersi ed a porre fine a questo penoso teatrino che va in scena da troppo tempo", dice il capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Madama, Luca Ciriani. "Oggi - prosegue - abbiamo assistito alla desolazione di un Senato trasformato in un mercato dove il presidente Conte ha cercato una maggioranza in tutti gli angoli, mettendo insieme scappati da altri partiti, espulsi e casi umani".

Ore 20.31. Bernini (Fi): "No fiducia, non crediamo a Conte"

"Ci sembra di stare in una Guerra dei Roses in cui abbiamo la sensazione di non entrarci più. E' evidente che questa maggioranza non c'è più", dice la capogruppo dei senatori di Forza Italia Anna Maria Bernini. "Il presidente del Consiglio invece fa finta che i problemi non esistono. Non possiamo dare la fiducia a questo governo - conclude - perchè non crediamo a un presidente del Consiglio che offre posti a destra e a manca e pensiamo che il suo esecutivo sia supponente".

Ore 20.20. Marcucci (Pd): "Pd sa fare la cosa giusta e vota fiducia"

"Noi oggi decidiamo sul futuro del governo del Paese: bene la centralità del Parlamento. Non sarà mai un errore fare la cosa giusta. Noi senatori del Pd sappiamo di fare la cosa giusta e le rinnoviamo la nostra fiducia", annuncia il capogruppo del Pd al Senato, Andrea Marcucci, intervenendo in dichiarazione di voto a Palazzo Madama.

Ore 20.16. Marcucci a Iv: "Eletti nel Pd riflettano su dove è giusto andare"

"I parlamentari, in particolare quelli eletti nel Pd, riflettano su dove è giusto andare". E' l'appello del capogruppo Pd al Senato Andrea Marcucci, rivolto agli ex dem, fuoriusciti in Italia viva.

Ore 20.14. Marcucci (Pd): "Crisi incomprensibile. Interesse del Paese viene prima"

"Era inevitabile che ci fosse l'esigenza di un confronto politico che il Pd ha voluto per primo: abbiamo posto delle questioni utili per il Paese. Poi però il confronto si è interrotto. E siamo all'apertura di una crisi pericolosa e sbagliata", dice il capogruppo del Pd al Senato, Andrea Marcucci, intervenendo in dichiarazione di voto a Palazzo Madama. "Si può litigare ma l'interesse viene del Paese viene prima", conclude.

Ore 20.12. Marcucci (Pd): "Orgoglioso per quello che abbiamo fatto"

"Mi ricordo il confronto difficile nello stilare il programma, ma ci abbiamo messo l'anima nell'interesse del nostro Paese. Oggi sono orgoglioso di ciò che questo governo ha fatto, abbiamo trasformato l'Europa, che è la nostra casa che guarda al nostro futuro, quella è una medaglia". Lo ha detto il capogruppo del Pd al Senato, Andrea Marcucci, durante la dichiarazione di voto.

Ore 20.08. De Petris: "Da Leu convinto sì, chiudere subito crisi"

"I Paese non meritava questa crisi e ora ci chiede di andare avanti. Stiamo vivendo una situazione difficilissima e drammatica e ora la crisi va chiusa rapidamente". Lo ha detto Loredana De Petris, senatrice di Liberi e uguali, intervenendo in Senato durante le dichiarazioni di voto sulle comunicazioni del presidente del Consiglio.

Ore 19.44. Bellanova (Iv): "Nonostante non verità di Conte ci asteniamo"

"Presidente, nonostante le non verità di cui è piena la sua replica, il nostro è un voto di astensione", ha annunciato Teresa Bellanova (Iv) nella dichiarazione di voto sulla fiducia.

Ore 19.36. Bellanova (Iv): "In parole Conte manca visione e progetto"

"La domanda che risuona è sempre la stessa: si può nel mezzo pandemia aprire crisi governo? Domanda legittima, ne siamo consapevoli, ma fuorviante. La vera domanda è: puà un governo davanti a una pandemia, a una situazione drammatica, fare dell'emergenza la sua unica ragione di esistenza?", chiede l'ex ministra renziana Teresa Bellanova durante il suo intervento per la dichiarazione di voto al Senato. "Non può essere solo il dover fronteggiare l'emergenza a tenere in piedi un governo - ha osservato - ma una visione di futuro, gli atti, le forme, i progetti. E tutto questo nel suo intervento desolatamente manca".

Ore 19.33. Autonomie: "Sì alla fiducia"

"Questa crisi di governo è  decisamente fuori luogo perchè è in profondo contrasto con lo spirito del tempo che stiamo vivendo", ha detto nella  dichiarazione di voto sulla fiducia Julia Unterberger del gruppo Per le Autonomie. "Questa crisi non è comprensibile per i cittadini italiani, figurarsi se lo è per l'Europa - ha aggiunto - e getta una pesante ombra sul nuovo patto europeo. Questo - ha concluso - è il momento della responsabilita' e della costruzione", ha concluso, ribadendo "la fiducia al governo".

Ore 19.24. Terminato intervento in aula, ora le dichiarazioni di voto

Dopo la conclusione dell'intervento del premier Conte, sono iniziate ora le dichiarazioni di voto dei senatori.

Ore 19.23 Conte pone la questione di fiducia

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha concluso le sue repliche in Aula ponendo la questione di fiducia sulla risoluzione della maggioranza. L'ha fatto al termine del suo intervento di replica e con qualche secondo di ritardo. A "richiamarlo" su questo è stata la presidente di Palazzo Madama Maria Elisabetta Casellati, che gli ha fatto notare la dimenticanza. "Signor presidente doveva esprimersi sulla risoluzione", gli ha detto riferendosi alla mozione presentata dalle forze di maggioranza. A quel punto Conte ha recitato la formula di rito.

Ore 19.22. Conte: "Se fiducia valuteremo rafforzamento squadra di governo"

"Stavamo già lavorando sul patto di fine legislatura. Subito dopo l'eventuale fiducia valuteremo un tema di cui stavamo già discutendo: come rafforzare la squadra di governo", ha detto il premier Giuseppe Conte intervenendo in replica al Senato.

Ore 19.21. Conte: "Mio progetto di fine legislatura, mi aspetto contributi"

"Noi abbiamo chiesto contributi ad un progetto, con scelte chiare e valoriale, con una chiara vocazione europea e atlantica. Si basa su un solido dialogo sperimentato già da almeno tre forze di maggioranza ma è ben aperto a chi vuole migliorarlo, a chi vuole dare un contributo leale. E' un patto di fine legislatura, ci sono tutti i margini per offrire un rendiconto ai cittadini su ciò che stiamo facendo", ha detto il premier Giuseppe Conte intervenendo in replica al Senato.

Ore 19.20. Conte: "Se non ci sono i numeri governo va a casa"

"Certo c'è un problema di numeri: se non ci sono il governo va a casa, non va avanti". Lo ha detto il premier Giuseppe Conte nella replica in Aula al Senato.

Ore 19.19. Conte: "Iv ha scelto l'aggressione, non via migliore per il Paese"

"Avete ritenuto che la cabina di regia non era accettabile? Ma quando mai non è stata discussa? Il risultato è che ora dobbiamo affrettarci e il lavoro è urgente, perché ce lo chiede anche l'Ue. Quando si sceglie la via del dialogo, e voi lo sapete, non avete mai trovato porte chiuse", ha detto il premier Giuseppe Conte rivolgendosi in Aula ai senatori di Italia viva. "A un certo punto - ha proseguito - avete scelto la strada dell'aggressione e degli attacchi mediatici, avete cominciato a parlare fuori e non dentro. La rispettiamo ma possiamo dire che forse non è la scelta migliore negli interessi del Paese?".

Ore 19.16. Conte: "Recovery bloccato da Iv, nessuno detiene verità"

"Sul Recovery occorreva un confronto, un momento collegiale, perché restava il problema di scelte strategiche, tirare fuori la politica, dare una visione. Ma il confronto collegiale si può fare anche con toni tranquilli e leale collaborazione", ha detto il premier Giuseppe Conte in sede di replica a Palazzo Madama. "L'effetto finale è stato bloccare per 40 giorni il Recovery - ha attaccato - avremmo potuto incontrarci e in una ventina di giorni dare al Parlamento una versione aggiornata che è stata migliorata anche grazie al vostro contributo, ma grazie a tutte le forze di maggioranza e nessuno può avere la pretesa della verità nelle soluzioni più proficue per il Paese".

Ore 19.14. Conte: "Bozza Recovery frutto riunioni con ministri, anche di Iv"

"Renzi ha ricostruito le ragioni del discutere la fiducia oggi. A me però non sembra che quando abbiamo trattato dei temi concreti non si sia trovata una soluzione", ha detto il premier Giuseppe Conte durante le sue repliche al Senato. "Il Recovery Plan - ha proseguito - non è stato elaborato in qualche oscura cantina di Palazzo Chigi ma in incontri bilaterali con tutti i ministri, anche quelli di Iv. La bozza, che avete voluto distruggere anche mediaticamente, era frutto di un primo confronto a livello bilaterale con i ministri".

Ore 19.13. Conte: "Morti Covid? Teniamoli fuori da dibattito politico"

"Il Covid sta mettendo in ginocchio Paesi anche più strutturati, che hanno investito più di noi nella sanità e dovevano risultare più resilienti. Ma la contabilità dei morti è questione molto delicata. Teniamola fuori dalla contesa politica, perché le polemiche rischiano di essere tristi". Lo dice il premier Giuseppe Conte nella replica in Aula al Senato.

Ore 19.08. Conte: "Mafia virus peggiore del Covid"

"Parliamo in questi giorni tanto di Coronavirus: c'è un virus forse peggiore, rimane il virus della mafia", ha detto il preier Giuseppe Conte al Senato. "La difesa della legalità è ragione ontologica del governo, è nel nostro dna. E' una deliberata strategia di azione, sarà sempre così finché il governo sarà qui".

Ore 19.07. Conte: "Riforma giustizia bloccata? Lega presiede commissione"

"Il senatore Romeo, della Lega, chiedeva dei ddl sulla giustizia. Dal 2019 - dice il premier Giuseppe Conte in sede di replica - quello sulla giustizia civile e dal 2020 quello del processo sono alla commissione giustizia del Senato che è sotto presidente della commissione del suo partito. Cerchiamo tutti di dare un'accelerazione".

Ore 19.06. Conte ricorda Borsellino, lungo applauso in Senato

Giuseppe Conte ricorda in Senato che oggi ricorre l'anniversario della nascita di Paolo Borsellino e l'Aula del Senato tributa un lungo applauso alla memoria del magistrato siciliano assassinato dalla mafia con la sua scorta il 19 luglio del 1992.

Ore 19.03. Conte: "Per giustizia riforma strutturale, la chiede l'Europa"

"E' chiaro che sulla giustizia abbiamo una delle riforme strutturali che ci attende, è uno degli oggetti delle raccomandazioni europee", ha detto il premier Giuseppe Conte in sede di replica. "Intanto è stato programmato l'aumento della dotazione organizzata dei magistrati di 600 unità - ha aggiunto - Nel Recovery troverete uno stanziamento di 1,3 miliardi per rendere più spedita la nostra giustizia e per smaltire l'arretrato".

Ore 19.02. Conte: "Confermato calo Pil al 9% anche grazie ai ristori"

"Il rimbalzo del terzo trimestre è stato tra i più alti d'Europa, il 15,9%. Gli ultimi dati ci spingono a confermare per il 2020 un calo del 9%, sensibilmente inferiore a quello previsto in estate e minore di altri Paesi europei". Lo dice il premier Giuseppe Conte nella replica in Senato. "Si è detto  - ha aggiunto -che abbiamo dato meno ristori di altri Paesi? E' un'affermazione destituita di fondamento. Grazie a quella rete di protezione il pil è calato meno del previsto ed è stato compensato anche il deficit".

Ore 19.01. Conte: "Falsità che in Italia caduta del Pil più alto"

"Molte osservazioni hanno riguardato il nostro calo del Pil e la consistenza dei ristori. Non corrisponde affatto al vero che l'Italia sia prima per caduta più forte del Pil", ha chiarito il premier Giuseppe Conte intervenendo in replica al Senato. "Nonostante siamo stati colpiti per primi dalla pandemia nei primi tre trimestre del 2020 - ha aggiunto - il calo tendenziale del Pil è stato lo stesso che in Francia, inferiore alla Spagna e al Regno Unito".

Ore 18.56. Conte: "Curva contagi preoccupa, ma impegno per scuola in presenza"

"Un intero capitolo del Recovery è dedicato all'istruzione. La curva epidemiologica non accenna a migliorare. Ci preoccupa ma continueremo a fare di tutto, l'obiettivo è la didattica in presenza". Lo dice il premier Giuseppe Conte nella replica al dibattito in Senato.

Ore 18.55. Conte: "Scuola centrale, dieci miliardi in più dopo stagione di tagli"

"Il tema della scuola ci sta a cuore a tutti, dobbiamo lavorare perché resti centrale nell'agenda non del governo ma del Paese", ha detto il premier Giuseppe Conte durante la sua replica in Senato. "Abbiamo realizzato 40mila aule in più - ha proseguito - merito di una grandissima sinergia con sindaci, presidenti delle Regioni, autorità territoriali". E, ha aggiunto, "abbiamo mobilitato 10 mld in più sulla scuola, archiviando la stagione dei tagli che avevamo ereditato".

Ore 18.54. Conte: "A rischio futuro figli, non serve crisi di governo"

"Se non interveniamo adesso in tempo, rischiamo di compromettere il futuro dei nostri figli. Occorrono investimenti economici strutturati, dobbiamo investire sul futuro e non possiamo farlo creando una crisi di governo o cercando di far cadere un governo", dice il premier Giuseppe Conte in sede di replica al Senato. "Da luglio-prosegue - partirà tra l'altro la riforma dell'assegno unico mensile per oltre 12 milioni di bambini, un progetto avviato dalla ministra di Iv Bonetti".

Ore 18.50. Conte: "Calo demografico preoccupante"

La curva del calo demografico è molto preoccupante, un problema serissimo. Serve un intervento serio con inteventi economici strutturato", ha detto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte replicando ai senatori a Palazzo Madama.

Ore 18.48. Concluso dibattito, ora la replica del presidente Conte

Si è concluso nell'Aula del Senato il dibattito sulle comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla situazione politica in seguito alle dimissioni dei ministri di Iv. Ha ora luogo la replica del presidente del Consiglio. Son state presentate due risoluzioni: quella di Pd, M5s, Leu e Minoranze linguistiche e quella del centrodestra.

Ore 18.24. I senatori di Iv si asteranno dal voto di fiducia

Si è conclusa l'assemblea pomeridiana dei senatori di Italia viva che hanno deciso la linea da tenere nel corso della votaione di fiducia di questa sera al Senato. I renziani, come già fatto ieri alla Camera, si asterranno dal voto. Nel corso della riunione, però, i senatori Ernesto Magorno e Gelsomina Vono hanno espresso la volontà di votare no.

Ore 18.23. Marcucci (Pd): "Sensibilità colleghi Iv messa a dura prova"

"Conosco la sensibilità e il senso di responsabilità di alcuni colleghi di Iv e credo sia messo a dura prova", dice su La7 il capogruppo del Pd al Senato Andrea Marcucci.

Ore 18.22. Masini (Fi): "Al Senato per votare no a fiducia"

"In Aula per votare No al Governo Conte. Alla faccia di chi mi vuole male e sparge veleno e balle ai giornali su di me, solo per punire la mia mente libera". Lo scrive su Twitter la senatrice di Forza Italia Barbara Masini, tra le esponenti azzurre che nelle scorse ore era data per incerta sul voto.

Ore 18.16. La Russa (Fdi): "Incomprensibile sostegno senatori a vita, si dà ragione a chi non li vuole"

Conte "non raggiungerà quella maggioranza degli aventi diritto al voto e questo nonostante il soccorso poco comprensibile dei senatori a vita, che rischiano così di dare ragione a quelli che vorrebbero abolire l'articolo della Costituzione che consente loro di essere qua". Lo ha affermato il senatore di Fratelli d'Italia Ignazio La Russa  rivolgendosi al presidente del Consiglio  nella discussione generale sulle sue comunicazioni al Senato.

Ore 18.15. Salvini (Lega): "Imbarazzanti discorsi di senatori in vendita"

"Alcuni discorsi di senatori 'in vendita' davvero imbarazzanti: fuori dal Palazzo gli italiani hanno testa e cuore a lavoro, scuola e salute, qui dentro c'è gente che per la poltrona farebbe, anzi fa, di tutto", dice il leader della Lega Matteo Salvini sui suoi profili social.

Ore 18.00. Renzi (Iv) a Conte: "Vediamo se arriva a quota 161"

"Lei può trovare una maggioranza, vediamo se arriverà a 161 voti, ma "fate presto. Volete andare avanti con una maggioranza raccogliticcia? Vi auguro sia maggioranza, raccogliticcia sicuro. Ma fate presto". Lo ha detto Matteo Renzi rivolgendosi a Conte in Senato.

Ore 17.55. Renzi (Iv) a Conte: "Mercato indecoroso, il Paese non lo merita"

"Quando si fa politica si può anche rinunciare a una poltrona non a un'idea, mi auguro che metta al centro le idee e non lo scambio di poltrone perché il Paese non si merita un mercato indecoroso". Lo dice il leader di Iv Matteo Renzi concludendo il suuo intervento in Aula al Senato.

Ore 17.50. Renzi (Iv): "Conte a terzo governo cambia idea per tenere poltrona"

"Ha cambiato la terza maggioranza in tre anni, ha governato con Matteo Salvini. Oggi so che è il punto di riferimento del progressismo e ne sono contento, ma ha firmato i decreti Salvini e quota 100", attacca il leader di Iv Matteo Renzi rivolgendosi a Conte in Aula al Senato. "Ora - prosegue - si accinge alla terza maggioranza diversa. ma ci risparmi di dire che l'agenda Biden è la sua agenda dopo aver detto che l'agenda di Trump era la sua sua agenda. Se va all'assemblea generale dell'Onu e rivendica il sovranismo, non può dirsi antisovranista - conclude - se va alla scuola di Siri e si dice populista, ora non può dirsi antipopulista. Non può cambiare le idee per mantenere la poltrona".

Ore 17.49. Renzi (Iv) a Conte: "Mi ha offerto Esteri e io ho detto no"

"Lei è sempre stato cortese con me, quando ci siamo visti mi ha offerto un incarico agli Esteri e io le ho detto gentilmente di no. La politica non è solo distribuzione degli incarichi", ha detto Matteo Renzi a Conte al Senato.

Ore 17.48. Renzi (Iv) a Conte: "La politica non è solo distribuire poltrone"

"Chi perde oggi? Mi viene in mente quella pagina dei Malavoglia, quando lo zio Crocefisso riceve la notizia che qualcuno è morto in battaglia. Chi ha perso? E ognuno dice: 'Io non ho perso'. Ma l'Italia sta perdendo la sua più grande occasione dopo il piano Marshall. presidente, faccia un passo in avanti, non trasformi in una mera distribuzione di incarichi". Lo ha detto Matteo Renzi intervenendo a Palazzo Madama. "Le è mancata la gavetta della politica - a detto il leader di Iv a Conte - e immagina che la politica sia solo l'arte del governo. ma questa arte non è solo distribuire una poltrona. Ha dato l'impressione di avere la preoccupazione di assegnare incarichi".

Ore 17.47. Renzi (Iv): "Ora o mai più sul Mes o nostri figli non ci perdoneranno"

"Ora o mai più si può fare una discussione: ora ci giochiamo il futuro, non tra sei mesi. Oggi è l'ultima notte di Trump nella stanza di Lincoln, domani si apre una pagina nuova", ha detto il leader di Iv Matteo Renzi al Senato. "Qualche giorno fa Merkel e Macron hanno chiuso un accordo con le istituzioni europee insieme alla Cina e noi non siamo entrati nemmeno in partita - ha aggiunto - La Brexit ora gioca la sua sfida. Ora o mai più perché questo è l'anno del G20. Ora o mai più perché ora vanno rimandati i ragazzi a scuola, non con i soldi buttati via dei banchi a rotelle ma con i vaccini. Ora o mai più per l'economia: i ragazzi sono chiusi in casa e pagheranno i conti della crisi". E poi ha proseguito l'intervento chiedendo: "Quale Next generation Eu se ai nostri figli lasciamo montagne di debito? Ora o mai più per il Mes. In tanti hanno chiesto di finanziare il piano per la ricerca. Saremo maledetti dai nostri figli se non investiamo sulla scuola e sulla sanità".

Ore 17.40. Renzi (Iv): "E' il momento di decidere. Ora o mai più"

"Siamo stati fin troppo pazienti", ha osservato Matteo Renzi, leader di Iv, proseguendo il suo intervento in Aula al Senato. "Sono mesi - ha aggiunto - che le chiediamo una svolta. La comunicazione per cui questo non è il momento per aprire una crisi è passata. Ma noi - conclude - pensiamo all'opposto che questo è un un momento opportuno, ora o mai più. Ora ci giochiamo il futuro, non tra sei mesi".

Ore 17.37. Renzi (Iv): "Conte ha avuto paura di salire al Quirinale. Ha scelto arrocco istituzionale"

"Mi sarei aspettato da lei un grande sogno per il futuro del Paese, un orizzonte, una visione", ha detto il leader di Italia viva Matteo Renzi rivolgendosi a Conte in Aula. "Lei - ha proseguito - ha avuto paura signor presidente di salire al Quirinale il giorno dopo le dimissioni delle ministre di Iv non perchè sia utile al Paese, ma perchè  ha scelto un arrocco istituzionale".

Ore 17.35. Renzi (Iv): "Storia volge al termine. Serve un esecutivo più forte"

""Signor presidente, se lei parla di crisi incomprensibile, le spiego le ragioni che hanno portato la nostra esperienza al termine", ha esordito il leader di Iv Matteo Renzi nel suo intervento al Senato. "Non è il governo più bello del mondo - ha aggiunto - pensiamo ci sia bisogno di un governo più forte, non pensiamo possa bastare la narrazione del 'gli altri Paesi ci copiano'. Non è stata aperta ancora una crisi istituzionale perché lei non si è dimesso".

Ore 17.34. Riprende la seduta al Senato

La seduta del Senato per la votazione sulla fiducia al governo è ripresa. Ora sta intervendo il senatore Matteo Renzi, leader di Italia viva.

Ore 17.20. Gasparri (Fi): "In Forza Italia due assenti giustificati, ma non determinante"

"In Forza Italia ci sono due assenti giustificati, i senatori Biasotti a cui è morta la mamma e Sciascia che non sta bene. Ma la presenza di chi vota No non è determinante, l'assenza è assolutamente giustificata". Lo dice il senatore azzurro Maurizio Gasparri in Transatlantico in Senato.

Ore 17.11. Senato, il voto della fiducia slitta alle 22

Con la sospensione della seduta di Palazzo Madama per sanificare l'Aula si allungano i tempi per arrivare al voto finale. Alle 17.30 la seduta riprenderà con l'intervento di Matteo Renzi, a conclusione degli interventi dei senatori dovrebbe esserci la replica del premier Giuseppe Conte seguita dalle dichiarazioni di voto. Il risultato della votazione sulla fiducia al governo si attende attorno alle 22.

Ore 16.40. Bersani: "Maggioranza relativa al Senato? Già capitato"

"Al Senato saremo tra la maggioranza relativa e quella assoluta, come è già capitato in passato a tanti governi. Ma quando alla Camera ci sono tanti voti di differenza, vuol dire che Iv ormai non è determinante e che o si trova questa soluzione o si va a votare". Così Pierluigi Bersani, su Rai Radio 1.

Ore 16.34. Bonetti (Iv): "Non abbiamo tradito fiducia Mattarella"

"Non abbiamo tradito la fiducia del presidente Mattarella. Ho sempre agito sempre nell'interesse della Nazione come ho giurato di fronte a Mattarella sulla nostra Costituzione", ha detto l'ex ministro per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti  ospite del programma Tgtg su Tv2000. "Non c'erano le condizioni - ha ribadito  - per poter andare avanti con un governo che negava un processo di condivisione, un processo democratico, un progetto di scelte fatte banalmente fatto sulla lettura dei documenti. Di fronte a questo abbiamo voluto proporre uno scatto in avanti". E ha concluso: "I parlamentari di Italia viva non sono candidati ad essere dei transfughi. Italia Viva non è un partito costruito per occupare degli spazi. Lo abbiamo dimostrato restituendo le nostre poltrone".

Ore 16.29. Senato, sospesa seduta per sanificazione. Casellati convoca capigruppo

La seduta al Senato sul voto di fiducia è stata sospesa. La presidente di Palazzo Madama, Maria Elisabetta Alberti Casellati, ha convocato la riunione della capigruppo. La seduta riprenderà alle 17.30 con l'intervento del senatore di Italia viva Matteo Renzi.

Ore 16.28. De Siano (Fi): "Voto  no a fiducia"

"Io voto convintamente No, in linea con il mio partito". Lo dice Domenico De Siano, senatore di Forza Italia, sentito al telefono con l'Ansa sulle voci che lo accreditavano come disponibile a votare la fiducia sulle comunicazioni del premier Conte.

Ore 16.13. Saccone (Udc): "Aleggia in Aula una sindrome di Medea"

"Una crisi di governo al buio e quindi incomprensibile. Aleggia in questa aula la sindrome di Medea, la tragedia greca in cui la madre uccide i figli per colpire il padre", dice il senatore dell'Udc Antonio Saccone nel suo intervento al Senato. "Sappiamo - prosegue - chi è Medea non ci interessa sapere chi e' il padre cio' che non permetteremo, democratici cristiani e' che i figli siano il popolo italiano. Questo non lo permetteremo".

Ore 16.12. Saccone (Udc): "Non voteremo fiducia, ma attenzione se interesse generale"

"Non voteremo la fiducia, come abbiamo fatto sinora, al suo governo, ma la ascolteremo quando presenterà provvedimenti nell'interesse generale", dice il senatore dell'Udc Antonio Saccone intervenendo a Palazzo Madama. "Abbiamo colto in modo positivo alcuni aspetti della sua relazione - prosegue - ad esempio sul rapporto con l'Europa, e non nascondo anche l'attenzione all'aspetto della legge elettorale".

Ore 16.09. Drago tra astensione e no a fiducia

La senatrice del gruppo Misto ed ex M5s, Tiziana Drago, valuterà all'ultimo se votare la fiducia al governo, ma probabilmente oscillerà tra l'astensione e il voto contrario. L'ha riferito parlando con i cronisti a margine del dibattito al Senato. "Il mio intervento in Aula è stato critico ma ho anche detto che la mia non è una posizione personale. E comunque deciderò dopo, sapete quando si varca quella soglia..." alludendo all'emiciclo.

Ore 15.51. Crucioli (M5S): "Sì a fiducia, ma solo perchè crisi peggiore"

"Sono uno di quelli che nel M5S voteranno la fiducia al governo solo perchè l'alternativa è peggiore" alla continuazione dell'esperienza del governo Conte. Lo dice  Mattia Crucioli del M5S nel dibattito sulle comunicazioni del presidente del Consiglio.

Ore 15.25. Giarrusso: "Fiducia? Farò la cosa giusta"

"Cosa farò in Aula? La cosa giusta. Lo saprete dopo", dice all'Adnkronos il senatore del gruppo Misto Mario Michele Giarrusso, ex M5S, alla domanda se voterà o meno la fiducia al governo Conte.

Ore 15.17. Comincini (Iv): "Su fiducia mi asterrò per riannodare fili dialogo con maggioranza"

"Stasera mi asterrò, l'astensione è l'unica posizione che ci consente di riannodare i fili del dialogo e del confronto coi nostri colleghi di maggioranza, una cosa di cui c'è bisogno", dice il senatore di Italia viva Eugenio Comincini a Un giorno da pecora su Rai Radio1.

Ore 15.14. Pinotti (Pd): "Sì a fiducia, è ora di costruire non di distruggere"

"Nel Paese c'è sconcerto e incredulità per questa crisi. A cosa è servita questa drammatizzazione? Per dire che serve un cambio di passo? Per avere un patto di legislatura? Come Pd non comprendiamo i motivi della crisi e per questo voteremo con convinzione la fiducia al governo. Si deve lavorare per costruire non per distruggere". Lo ha detto la senatrice del Pd Roberta Pinotti nel dibattito sulle comunicazioni del presidente del Consiglio sulla crisi di governo.

Ore 15.09. Tajani (Fi): "Non mi risultano voti ballerini"

"Siamo compatti nel centrodestra, non mi risultano voti ballerini al Senato", assicura il vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, dopo il vertice di centrodestra. Ieri, dopo il voto dell'ex azzurra Polverini a fvore della fiducia a Conte, Tajani aveva commentato "non ci aveva detto nulla".

Ore 15.08. Legge elettorale, politica internazionale e valore delle idee: le differenze del discorso di Conte al Senato

Un discorso sostanzialmente simile a quello di ieri, ma con qualche differenza. Rispetto al suo intervento alla Camera, oggi al Senato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha sfumato alcune frasi che ieri avevano suscitato critiche e perplessità, sopratutto da parte dell'opposizione e di Italia viva. Per prima cosa, ha ribadito la centralità del Parlamento per l'approvazione di una nuova legge elettorale proporzionale, cosa che ieri era mancata. Poi, senza mai citare espressamente Renzi come già avvenuto alla Camera, Conte ha corretto il tiro sulla politica internazionale evitando di equiparare la Cina agli Stati Uniti, come avvenuto ieri nell'Aula di Montecitorio. Poi maggiore attenzione al Sud e, infine, nel suo appello hai "volenterosi" ha oggi sottolineato l'importanza "delle idee e dei progetti" più che dei voti.

Ore 14.48 Cerno: "Torno al Pd e voto fiducia a Conte"

"Stasera torno al Pd, da indipendente e senza tessera, e voterò molto convintamente la fiducia al governo Conte". A dirlo all'Ansa, il senatore Tommaso Cerno, che un anno fa aderì al gruppo Misto lasciando i dem. "Sostengo da sempre l'alleanza Pd-M5s anche quando sembrava un'ipotesi assurda - ha aggiunto - Nel suo discorso Conte ci ha detto che ha un progetto politico, che andrà avanti anche senza Renzi. Insomma è più importante il progetto politico e, visto che Conte ha rottamato Salvini e da oggi Renzi, significa che l'alleanza Pd-M5s è politica. Quindi - conclude - mi dà garanzia che sta dicendo la verità, ci sto e torno al Pd".

Ore 14.47. Bellanova (Iv): "Astensione è gesto di disponibilità"

"L'astensione è l'opportunità di dire se volete riprendere il discorso sui contenuti, sui temi posti anche dal Pd e altre forze, per noi è ok. Se invece c'è l'autosufficienza e si pensa che raccattando un po' di voti si possa andare avanti, allora a quel punto anche il nostro gesto di disponibilità sarà valutato in futuro". Lo sostiene l'ex ministra renziana Teresa Bellanova  a Un giorno da pecora su Rai Radio2. "Noi - aggiunge - siamo disponibili a tornare a discutere di argomenti, di questioni come lavoro, mercato, giovani, scuola, donne al lavoro. "Chi ha cominciato a cercare voti altrove non siamo stati noi - conclude  Bellanova - abbiamo chiesto ripetutamente di aprire un tavolo per un confronto, ma la campagna acquisti, evidentemente, era già partita".

Ore 14.44. Santanchè (Fdi): "Conte la qualunque cambia maggioranza come pochette"

Un governo "Conte la qualunque", il premier è "uno, nessuno centomila, cambia le maggioranza con la facilità con cui cambia la sua famosa pochette, per rimanere su quella poltrona dove ancora siede".. A dirlo è la senatrice di Fratelli d'Italia Daniela Santanchè. Conte, insiste, "non ha a cuore l'interesse degli italiani, il suo interesse è non abbandonare la cadrega".

Ore 14.25. Gasparri (Fi): "Centrodestra dirà no al proporzionale"

"Il ritorno al proporzionale non ci sarà. Il centrodestra unito dirà no a una legge che serve solo al trasformismo", a dirlo il seantore di Forza Italia Maurizio Gasparri  nel dibattito sulle comunicazioni del presidente del Consiglio .

Ore 14.21. Centrodestra: "Da Conte cinica operazione di trasformismo"

"Ancora una volta il presidente del consiglio ha raccontato al Parlamento un Paese che non esiste, cercando di mascherare una cinica operazione di trasformismo con una operazione politica. Il centrodestra è al lavoro per costruire l'alternativa". E' quanto si legge in una nota del centrodestra.

Ore 14.20. Binetti (Udc): "Oggi voto no, ma mai dire mai"

Conferma il No alla fiducia? "Confermo. Voto no a tutto il pregresso che è stato raccontato da Conte, "poi vediamo". Lo dice la senatrice dell'Udc Paola Binetti a margine dei lavori del Senato. "Avreste immaginato l'alleanza M5S-Lega o quella M5S-Renzi? Ora ci sarà un'alleanza con il centro? Mai dire mai", afferma sul futuro. "Alcune diversità ci sarebbero, certo" rispetto ad altri partiti dell'attuale maggioranza. E temi come la cannabis o l'eutanasia sono "un freno sul futuro". Però "non si può essere manichei" e serve "resilienza": "Mantenere fedeltà a se stessi nel contesto dato", dice.

Ore 14.19. Bellanova (Iv): "Orientamento è astensione su voto fiducia"

"Il discorso del premier in Aula al Senato, non mi è piaciuto perchè non ha dato risposte ai temi che abbiamo posto e che hanno portato alle nostre dimissioni", dice l'ex ministra renziana Teresa Bellanova a Un Giorno da Pecora su Rai Radio1. "Riuniremo il nostro gruppo prima del voto - prosegue - ma l'orientamento unanime è  di astenerci. Tutti i 17 senatori di Italia Viva presenti si asterranno. Farò io la dichiarazione di voto per il mio gruppo".

Ore 14.05. Conte tarda a rientrare nell'Aula del Senato

Nei primissimi minuti della ripresa della discussione sulle comunicazioni del premier Giuseppe Conte al Senato, il capo del governo è assente nell'Aula di Palazzo Madama. Conte, tuttavia, nell'ora di pausa dei lavori, a quanto si apprende, non ha fatto rientro a Palazzo Chigi, restando al Senato.

Ore 14.01. Senatore Marino (Iv) assente per Covid

Il senatore di Italia viva Mauro Marino è assente alla seduta odierna per il Covid. Matteo Renzi riunirà i senatori di Iv dopo il suo intervento in aula previsto intorno alle 15,30 A quanto si apprende da fonti di Iv, i senatori presenti sono 17 e non 18, per la positività di Marino, e sono compatti sull' astensione.

Ore 14.00. Di Maio: "Segre ha acceso luce di speranza"

"Liliana Segre, testimone della Shoah italiana e senatrice a vita. All'età di 90 anni si è recata al Senato per votare la fiducia a questo governo. In uno dei momenti più bui della storia recente, ha acceso una luce di speranza. È l'applauso più bello. All'Italia più bella. Grazie del tuo insegnamento". Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio.

Ore 13.57. Terminato vertice del centrodestra

Si è concluso il vertice di centrodestra per fare il punto della situazione politica sulla crisi di governo in vista del voto di fiducia al Senato. I leader della coalizione sono tornati a riunirsi per coordinare la strategia dell'opposizione.

Ore 13.53. Segre: "Sono in Senato per votare sì alla fiducia"

"Che sia venuta è già una risposta. Sono venuta a votare sì". Lo dice la senatrice a vita Liliana Segre a chi la interpella in Senato sulle sue intenzioni di voto sulla fiducia, dopo le comunicazioni del premier Giuseppe Conte. A chi le domanda un'opinione sul discorso di Conte, risponde: "Sono stata prestata alla politica, senza essermene mai occupata, dal presidente Mattarella che un giorno mi ha fatto senatrice a vita. Io sono spettatrice - aggiunge - Ho iniziato molte cose tardi ma tardi così, non pensavo. Devo rileggere quel discorso, capire se ha toccato certi punti che mi interessano".

Ore 13.43. Senato, ripresa la discussione in Aula

Dopo la pausa per la sanificazione dell'Aula, in Senato è ripresa la discussione generale sulle comunicazioni del presidente del consiglio sulla situazione politica. Sono ancora 31, su 45 iscritti a parlare, i senatori che devono intervenire.

Ore 13.26. Lonardo (Misto): "Voterò fiducia a Conte"

"Ho sentito il discorso del presidente Conte e mi è sembrato propositivo"., dice l'ex forzista Sandra Lonardo ora senatrice del gruppo Misto. Voterà la fiducia? "Certo che la voterò", dice all'Ansa nei corridoi di Palazzo Madama.

Ore 13.17. Toti: "I senatori di Cambiamo non voteranno la fiducia"

"Sono a Roma con i tre senatori di Cambiamo che oggi non voteranno la fiducia a questo Governo, proprio come hanno fatto i nostri deputati ieri alla Camera. Non siamo ideologici, non siamo faziosi né pregiudizialmente ostili a nessuno. Ma questo esecutivo così com'è, con linee politiche che non abbiamo mai condiviso, non ci interessa", scrive su Facebook il presidente di Cambiamo e governatore della Liguria, Giovanni Toti.

Ore 12.57. Senato, al via vertice del centrodestra

E' iniziato da pochi minuti il vertice del centrodestra per fare il pinto della situazione politica in vista del voto di fiducia al Senato. Alla riunione partecipano Matteo Salvini (Lega), Giorgia Meloni (Fdi), Antonio Tajani (Fi), Giovanni Toti e Gaetano Quagliariello (Cambiamo), Maurizio Lupi (NcI) e Lorenzo Cesa (Udc). Alla riunione partecipa anche Silvio Berlusconi collegato via Zoom.

Ore 12.49. De Falco: "Voto fiducia a Conte"

"Voterò la fiducia al governo. L'esecutivo si è impegnato a mettere in atto un'operazione di soccorso alla popolazione, grazie alla predisposizione di strutture di prossimità per effettuare test rapidi anti-Covid". Lo dice il senatore Gregorio De Falco, intercettato in Transatlantico a Palazzo Madama.

Ore 12.46. Fonti Iv, confermata astensione su voto fiducia al Senato

2Per il momento i senatori di Italia viva sono compatti: la linea confermata è quella dell'astensione". Lo dicono fonti qualificate di Iv, interpellate dall'Ansa a margine dei lavori del Senato sulla linea che terranno nel voto in Aula i 18 senatori di Italia viva. "La sensazione - dicono le stesse fonti - è che la maggioranza sia lontana da 161", cioè dalla soglia della maggioranza assoluta. Intorno alle 15 interverrà in Aula in discussione generale per Iv, per 20 minuti, Matteo Renzi.

Ore 12:45. Al Senato spunta Scilipoti

"Se sono qui per godermi lo spettacolo? Ma qui non c'è niente di cui godere. Qui è l'Italia che rischia". Domenico Scilipoti, protagonista della stagione dei 'responsabili' che nel 2010 salvarono il governo Berlusconi, si aggira per il Transatlantico del Senato in una giornata cruciale per la sopravvivenza dell'esecutivo.

Ore 12:43. Aula del Senato sospesa per sanificazione

I lavori riprendono alle 13:35.

Ore 12:21. Bonino: "Non voterò la fiducia"

"Ci serve un governo forte e responsabili e quello di Conte non lo era prima e non lo sarà dopo. Per questo non gli voterò la fiducia", dichiara in aula la senatrice di Più Europa Emma Bonino. Che aggiunge: "Non spetta a Conte né favorire né ostacolare le riforme a partire da quella della legge elettorale: è una prerogativa parlamentare".

Ore 12:25. Maie-Italia23 annuncia il sì alla fiducia

ll gruppo Maie-Italia23 voterà la fiducia al governo. Lo ha annunciato il senatore Raffaele Fantetti intervenendo al Senato.

Ore 11.23. Nencini: "Valuteremo la proposta, abbiamo sostenuto il governo da apolidi"
"Noi socialisti valuteremo a tempo il suo proposito, tendendo conto che in questi mesi abbiamo sostenuto il governo da apolidi. Ci sta a cuore solo un progetto di rinascita per l'Italia". Lo ha detto Riccardo Nencini in aula al Senato dopo le comunicazioni del premier.

Ore 11.10. Casini annuncia voto favorevole in Senato
Pier Ferdinando Casini annuncia voto favorevole al governo. È il primo senatore ad intervenire in Aula al Senato dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla crisi politica. Casini chiede però di "recuperare il cammino comune con chi ha fatto prevalere ragioni divisive".

Ore 11.08. Monti: "Voto la fiducia"
"Annuncio il mio voto di fiducia, non porto voti se non il mio. E il mio è un voto di fiducia, come sempre, libero e condizionato a quelli che saranno i provvedimenti e se corrisponderanno a quelle che sono le mie convinzioni. Se così sarà in futuro, non solo appoggerò ma mi adopererò presso l'opinione pubblica, inclusa quella internazionale, per sostenere ciò che verrà fatto" dal governo. Lo ha annunciato, intervenendo in Aula, l'ex presidente del Consiglio e senatore a vita Mario Monti.

Ore 10.58. Segre in aula Senato, applausi e senatori in piedi
La senatrice a vita Liliana Segre, che voterà la fiducia al governo, è entrata nell'aula del Senato, accolta dagli applausi e dai parlamentari che si sono alzati, per omaggiarla. A salutarla, dal microfono, è stato Pier Ferdinando Casini durante il suo intervento dopo le comunicazioni del premier Conte in Aula.

Ore 10.56. Iniziata discussione generale in Senato, esito del voto atteso per le 20.30
Concluse le comunicazioni del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, sulla situazione politica, è iniziata nell'Aula del Senato la discussione generale. La replica di Conte è attesa intorno alle 17,30. Poi le dichiarazioni di voto sulla fiducia che sarà chiesta sulle comunicazioni. Intorno alle 19,30 l'avvio del voto il cui esito è atteso intorno alle 20,30.

Ore. 10.53. Lungo applauso a fine discorso Conte al Senato
Un lungo applauso durato più di un minuto ha segnato la fine dell'intervento di premier Giuseppe Conte nell'aula del Senato. I senatori del Pd e dei 5 Stelle si sono alzati in piedi, brusio dall'opposizione tanto che la presidente Elisabetta Casellati ha richiamato all'ordine e al silenzio, per far cominciare la discussione.

Ore 10.50. Conte cita Mattarella: "La fiducia si costruisce con la responsabilità delle istituzioni e i sentimenti delle persone"
Come ha affermato il Presidente della Repubblica nel suo messaggio di fine anno, "la fiducia di cui abbiamo bisogno si costruisce così: tenendo connesse le responsabilità delle Istituzioni con i sentimenti delle persone".

Ore 10.44. Conte: "Guardiamo con grande attenzione alla presidenza di Biden"
"Guardiamo con grande attenzione alla presidenza Biden, con la quale inizieremo a lavorare subito". C'è infatti "un'agenda in comune che spazia da un multilateralismo, che vogliamo entrambi efficace, ai cambiamenti climatici, alla rivoluzione verde e alla rivoluzione digitale". Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte lo dice svolgendo le sue comunicazioni sulla situazione politica nell'Aula del Senato. "ci adopereremo al fine di avere rapporti con la Cina, player globale", aggiunge, restando "pienamente ancorati a nostro sistema di valori e principi".

Ore 10.38. Conte: "Serve politica per cittadini, o rischio rabbia"
"Servono un Governo e forze parlamentari volenterose, consapevoli delle difficoltà che stiamo attraversando e della delicatezza dei compiti, servono donne e uomini capaci di rifuggire gli egoismi e di scacciare via la tentazione di guardare all'utile persona. Servono persone disponibili a riconoscere l'importanza della politica. La politica è la più nobile tra le arti e tra i saperi, se indirizzata al benessere dei cittadini. Quando la politica si eclissa queste istanze rischiano di essere ai margini o, peggio di sfociare in rabbia o nello scontro violento - dice il premier Giuseppe Conte intervenendo al Senato - Solo la politica ci permette di interpretare il malessere della società, impedendo che sfoci in istanze distruttive", spiega Conte sottolineando la necessità di "mettere in forma politica le aspirazioni, i bisogni, la possibilità di esprimersi. Penso innanzitutto ai lavoratori".

Ore 09:34. Conte entra in Senato
Il presidente del Consiglio Conte è arrivato a Palazzo Madama per le comunicazioni sulla situazione politica.

Ore 09:31. Salvini: "L'unica soluzione è il voto"
Lo ribadisce il leader della Lega Matteo Salvini entrando in Senato per partecipare al voto di fiducia. E aggiunge: "Sull'abolizione dei senatori a vita non ho cambiato idea".

Ore 08:34. Romano (Pd): "Voto Polverini trasparente, apprezzata sua coerenza"

"La decisione di Renata Polverini di votare a favore della fiducia al governo Conte è stata fatta con trasparenza. Va dato atto all'onorevole Polverini di essere stata molto coerente. E' giusto secondo me votare secondo coscienza, pensando soltanto a fare il bene del Paese. Penso che al Senato vedremo altre novità", ha detto il deputato Pd, Andrea Romano a Cusano Italia Tv.

 

 

 

 

 

 

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