Elezioni Politiche 2018

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Fine vita, il Governo fa ricorso contro l’Emilia-Romagna

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Elezioni politiche: vincono M5s e Lega. Crollo del Partito democratico. Centrodestra prima coalizione. Il Carroccio sorpassa Forza Italia

Il Movimento fondato da Beppe Grillo primo partito. Nelle Regionali in Lombardia avanti Attilio Fontana (centrodestra), nel Lazio in testa Nicola Zingaretti (centrosinistra)

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ROMA - È il Movimento 5 stelle il vincitore indiscusso delle elezioni politiche 2018 con il 32% dei voti, mentre il centrodestra conquista la posizione di prima coalizione con il 35%. Ma la maggioranza non va a nessuno.

Quando mancano ancora poche sezioni da scrutinare, per la Camera dei deputati questi i dati secondo il sito del Viminale: Lega 17,40%, Forza Italia 14,03%, Fratelli d'Italia con Giorgia Meloni 4,35%, Noi con l'Italia-Udc 1,31%, Movimento 5 stelle 32,7%, Partito democratico 18,7%, +Europa 2,54%, Italia Europa insieme 0,60%, Civica Popolare Lorenzin 0,54%, Svp-Patt 0,41%, Liberi e uguali 3,4%, Potere al popolo 1,1%, Casapound Italia 0,94%.

Al Senato, la Lega è al 17,6, Forza Italia 14,4%, Fratelli d'Italia 4,3%, Noi con l'Italia-Udc 1,2%, Movimento 5 Stelle 32,2%, Partito democratico 19,1%, +Europa 2,4%, Italia Europa Insieme 0,5%, Civica Popolare Lorenzin 0,5%, Svp-Patt 0,4%, Liberi e Uguali 3,3%, Potere al Popolo 1%, Casapound Italia 0,9%.

Il verdetto è comunque netto: trionfa il Movimento 5 stelle, ma festeggia anche la Lega di Matteo Salvini, che supera il 17% e sorpassa Forza Italia, ferma intorno al 14%. Grande sconfitto è il Partito Democratico, che si attesta sotto la soglia del 20%, percentuale che esclude la fattibilità di una 'larga intesa' tra Renzi e Berlusconi per poter dare vita a una maggioranza.

L'affluenza
A votare, al contrario di quanto si temeva alla vigilia, sono stati in tanti: l'affluenza definitiva è stata di poco inferiore al 73%, contro il 75,27% del 2013, quando però si è votato in due giornate. I dati definitivi del Viminale sull'affluenza registrano il 72,92% per la Camera e il 72,99% per il Senato. Per quanto riguarda il dato suddiviso per regioni, si è votato di più in  Veneto (il 78,85% degli aventi diritto), poco più dell'Emilia-Romagna (78,29%) seguita dall'Umbria (77,96%). Si è votato di meno al Sud: fanalino di coda la Sicilia (63,00%), poi la Calabria (63,50%), Sardegna terz'ultima (65,76%). Infine, il dato su Lombardia e Lazio, dove si è votato anche per le regionali: in Lombardia è andato alle urne il 73,07% (il 72,04% a
Milano), nel Lazio ha votato 66,46% (il 65,43% a Roma).degli elettori.

Le stime sull'assegnazione dei seggi
L'esito delle elezioni politiche secondo gli ultimi dati, indicano che al centrodestra andrebbero, secondo le stime, 250-260 seggi alla Camera (con la Lega maggioritaria all'interno della coalizione rispetto a Forza Italia) e 130-140 seggi al Senato. Al M5s andrebbero, secondo le stime, 230-240 seggi alla Camera e 110-120 seggi al Senato. Staccatissimo il centrosinistra guidato dal Pd con circa 110-120 seggi alla Camera e 45-55 seggi al Senato. Le maggioranza politica necessaria alla camera è 316 seggi, mentre al senato e di 158 seggi.

Nessuna forza politica raggiungerebbe il 40%, soglia indispensabile per formare un governo. E i numeri delle possibili coalizioni del futuro sono un rebus.

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• COSI' NEI COLLEGI
Anche lo spoglio delle schede per i collegi uninominali è in dirittura d'arrivo. Alla Camera i collegi in cui le operazioni di scrutinio sono chiuse sono 211 su 231, in base ai dati del Viminale. Al Senato, 104 su 115. Intanto, l'affermazione dei Cinquestelle si ripercuote anche nelle sfide uninominali, dove i collegi hanno riservato non poche sorprese.
D'Alema flop in Puglia
Boschi ok a Bolzano
Casini surclassa Errani
Renzi vince a Firenze
Grasso male a Palermo
Minniti rischia a Pesaro


• LA GEOGRAFIA DEL VOTO
Il centrodestra ha vinto quasi tutti i collegi uninominali del Nord Italia. Il Movimento 5 Stelle prevale in quasi tutto il Sud Italia. Il centrosinistra è in testa in pochissimi collegi uninominali del Trentino Alto Adige, dell'Emilia Romagna, della Toscana e del Lazio. Umbria e Marche non sono più regioni rosse. Se i dati definitivi confermeranno il trend attuale, i collegi uninominali delle due regioni sono stati tutti conquistati da centrodestra e M5s