Contest attivo per Studente Reporter
Scade il 26 May 2024

Il podcast degli studenti 2024, al via la sfida di Rep@Scuola

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GD
I diritti delle donne

https://open.spotify.com/show/3IxbsbGUOorilnC0weNDSp Autore: Del Prete Gabriele

16/03/2024

BT
Podcast - Il capodanno cinese

Buongiorno a tutti, ecco il podcast per un evento super importante per la nostra scuola: https://drive.google.com/file/d/1nWkGMexuaSmUpTHCvQa1b6FyglNECeWC/view?usp=drive_link Questa è solo la prima puntata, ne seguiranno altre sul nostro giornalino. Leggeteci!

23/02/2024

sl
Kid Yugi

ci siamo soffermati sul parlare di questo artista emergente che sta spopolando in Italia per i suoi testi. https://on.soundcloud.com/eCAqh5ZdPrKydJm58 di:Ortu,Lucchi,Metohu,Moraru,Szalontai,Iuga.

24/04/2024

La gara della didascalia

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Contest chiuso

Il tempo della poesia, il verso che amate di più

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MM
Dopo la pioggia di Gianni Rodari

Un arcobaleno senza tempesta, questa sì che sarebbe una festa

13/03/2024

RO
paradiso

Sovra questa cerchia l'etterna rosa, che s'appunta sempre e rinfiora, odorando la lode del suo odorosa.

27/03/2024

VB
Alla musa

Novo intatto sentier segnami, o Musa, Onde non stia tua fiamma in me sepolta. E forse a somma gloria ogni via chiusa, Che ancor non sia d’altri vestigi folta? Dante ha la tromba, e il cigno di Valchiusa La dolce lira; e dietro han turba molta.

27/03/2024

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Sinner, nessun italiano come lui
DE
kzx34

Io credo che Yannick Sinner, ragazzo di 22 anni, ha dimostrato tanto, e diventerà uno dei più forti tennisti al mondo e...

09/05/2024

rr
superman2012

Anche io gioco a tennis, e a me piacerebbe tantissimo diventare come lui!

08/05/2024

vm
vittoria1

Nessuno mai come lui. Sinner è sul tetto del mondo e nessuno italiano ne era mai stato capace. Da italiano dovremmo tutti...

06/05/2024

Contest attivo per La mia foto
Scade il 30 May 2024

Free Photo Contest 2024

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rr
Hiba

20/04/2024

AC
water 💦

25/01/2024

AD
Perdersi

21/02/2024

Contest attivo per Il mio disegno
Scade il 30 May 2024

Disegno libero 2024

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ad
Mare, anguria, relax = ESTATE

07/02/2024

fm
20 Novembre, Giornata dei Diritti dei Bambini - Scuola Primaria, Classe V A

24/11/2023

fm
Il Natale è alle porte - Diamo spazio alla creatività - Scuola Primaria, Classe IV C

05/12/2023

La parola ai docenti

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Contest chiuso

Atlante, ogni docente conta: partecipa entro il 30 marzo 2024

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SP
L'arte negli occhi di chi guarda tra passato e futuro... Il Perugino

Nella società di oggi dove la tecnologia e i social hanno preso il sopravvento, l'essere umano deve ritrovare la propria sensibilità è ricercare la sua unicità. Questo è possibile attraverso l'arte, vista a 360°, il desiderio di rivisitare in chiave moderna le opere dei grandi artisti del passato e farli rivivere su stoffa creando tessuti e abiti con richiami alle opere che hanno segnato il nostro territorio perugino. Sto parlando dello "Sposalizio della Vergine di Pietro Vannicci" opera poi riproposta da Raffaello Sanzio e dal francese Jean Baptiste Wicar. La mia proposta dei quadri viventi dove le modelle posano con naturalezza ed interagiscono girando per la città di Perugia nelle vie caratteristiche e nei palazzi storici del territorio. L'arte vicino alle persone ma soprattutto a servizio del bello e del benessere spirituale. Solo l'arte ci può salvare...

19/03/2023

SD
“La valigia dell’emigrante: quando il cuore non ci entra” - Laboratorio Italiano L2

“La valigia dell’emigrante: quando il cuore non ci entra” è il nome di un progetto che trae spunto da una poesia dello scrittore e giornalista Gianni Rodari, che allego in calce, cogliendone perfettamente lo scopo: favorire l’inclusione e l’apprendimento della lingua italiana tramite la creazione di un Laboratorio di italiano L2 di 30 ore. In linea col documento presentato dal Miur nel marzo 2022 “Orientamenti interculturali. Idee e proposte per l’integrazione di alunne e alunni provenienti da contesti migratori” insieme alle priorità desunte dal P.T.O.F., si è scelto di superare le ormai inappropriate definizioni di “alunni stranieri” o “alunni con cittadinanza non italiana” abbracciando l’idea di alunni provenienti da contesti migratori (background migratorio) affinché il nostro Istituto, tramite l’accoglienza di studenti ucraini e d’altrove, dia testimonianza di unione, solidarietà e condivisione reclamata dalla nostra Costituzione. La scuola è il luogo in cui ricostruire quel cuore rimasto fuori dalla valigia, nel proprio Paese, dilaniato da guerre e conflitti d’ogni sorta. Ciò rende necessario un intervento che tenga conto delle due strumentalità della nostra lingua: la lingua della comunicazione, legata al contesto pratico, della vita quotidiana, i cui tempi di acquisizione sono relativamente brevi e la lingua dello studio, quella specifica delle diverse discipline, i cui tempi sono decisamente più̀ lunghi. Tutti gli insegnanti di classe sono facilitatori d’apprendimento per l’alunno NAI; tuttavia, con un intervento sistematico, mirato sui bisogni reali e con il monitoraggio dei progressi, è possibile agire con maggiore incisività. Limare e, ove possibile, eliminare le difficoltà e gli svantaggi che possono risalire a condizionamenti di natura socio-culturale e familiare rimane il principale obiettivo del progetto. Si fa riferimento ad alcune competenze chiave europee: Comunicazione nella madrelingua; Imparare a imparare; Consapevolezza ed espressione culturale. La priorità desunta dal PTOF è quella di aumentare il livello di competenze personali e sociali nonché la capacità di imparare a imparare: gestire efficacemente il tempo e le informazioni, lavorare con gli altri in maniera costruttiva. Gli obiettivi formativi riguardano l’alfabetizzazione e il perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana; valorizzazione e potenziamento delle competenze linguistiche, con particolare riferimento all'italiano tramite l’innovativo metodo induttivo ed attività comunicative, didattiche e ludiche finalizzate all’inclusione (rilevazione delle competenze linguistiche e disciplinari, definizione di interventi) e atte a sviluppare competenze di italiano L2 a vari livelli. Conoscere una seconda lingua è come possedere una seconda anima. Farla propria significa immergervisi, coglierne gli aspetti legati alla cultura, alle tradizioni e alle leggi di uno Stato. Il laboratorio vuole essere un aiuto nell’educazione alla cittadinanza, uno strumento utile per la formazione dei discenti internazionali. Pertanto le abilità e le competenze trasversali abbracciano la riflessione sul dettato costituzionale italiano, la conoscenza dell’Inno e della Bandiera Nazionale, l’educazione ambientale e la capacità di argomentare attraverso diversi sistemi di comunicazione. È solo alla fine che mi presento, perché chi è a capo di tali progetti lascia il palco ai protagonisti, rimanendo in disparte dietro alle quinte, seppur con l’occhio vigile ed attento di chi dirige le fila di questo fragile ed intricato spettacolo. Mi chiamo Selene Di Pietro, ho 31 anni e sono professoressa di lettere in possesso della certificazione di competenza avanzata in didattica dell’italiano a stranieri Ditals II rilasciata dall’Università per Stranieri di Siena ma attualmente e con fierezza impiegata sul sostegno, anche se a tempo determinato. Non c’è niente di determinato se il proprio lavoro lo si fa con passione. Un cantautore immenso, della mia zona, affermò in uno dei suoi brani: “La scuola è una gran cosa e soprattutto se ti insegna ad amare”. È con questo spirito che mi accingo ogni anno, ormai da ben tre, a portare a termine con soddisfazione il progetto nella mia scuola secondaria di primo grado, nella consapevolezza che anche un niente può essere tutto per chi, come loro, dal treno non scorge più la terra natìa e, soprattutto, non ha scelto di emigrare. Non è grossa, non è pesante la valigia dell’emigrante… C’è un po’ di terra del mio villaggio per non restare solo in viaggio… Un vestito, un pane, un frutto, e questo è tutto. Ma il cuore no, non l’ho portato: nella valigia non c’è entrato. Troppa pena aveva a partire, oltre il mare non vuol venire. Lui resta, fedele come un cane, nella terra che non mi dà pane: un piccolo campo, proprio lassù… ma il treno corre: non si vede più.

25/03/2023

MA
I matti

Nel nostro istituto si iscrivono studenti provenienti da tutta la valle valdese, che si estende dalla cintura ovest del capoluogo fino alle pendici dei comuni montani. Sono numerosissimi, tutti diversi, e noi insegnanti di sostegno lavoriamo ogni giorno per rispondere ai bisogni di ciascuno. Un occhio di riguardo va a coloro che portano con sé una disabilità. E’ il lavoro più bello del mondo, anche se è molto sfidante e raramente compreso. Delle brave assistenti ci aiutano ad ogni passo, collaborando fianco a fianco in tutti i progetti, le attività laboratoriali, le uscite didattiche. Nulla sarebbe possibile senza il loro lavoro. Ma la rete di connessioni e sinergie è più ampia di così: l’inclusione si estende oltre i confini delle mura scolastiche, e diventa potente solo quando interseca quello della Croce Rossa e della Croce Verde ad esempio, dell’ANPAS, delle associazioni di volontariato, ma anche delle educatrici e degli educatori di comunità, delle terapeute del sistema pubblico e privato, della neuropsichiatria infantile dell’ASL, del Centro di Salute Mentale, e di molti altri enti. Il centro nevralgico sono i nostri ragazzi. Ciascuno di loro per noi è speciale, ma qualcuno, ogni tanto, nel corso della carriera di un insegnante, lo è di più. Vuoi perché è più fragile, vuoi perché ha una storia più difficile alle spalle. In quei casi gli sforzi quadruplicano, le persone intorno a quello studente e quella famiglia si stringono e nascono progetti più complessi e articolati. Lo scopo ultimo è soccorrere la fragilità, sostenere, aprire uno spiraglio di possibilità, dare futuro. Madri che non riescono a fare la spesa, vedove, padri che lottano per la ricerca di un impiego, o di una nuova casa. Questa valle è ricca e benestante, eppure c’è tanto bisogno. Grazie a questo lavoro l’ho capito. Gli sforzi e il lavoro congiunto del dipartimento di sostegno del mio Istituto operano tutti in questa precisa direzione: lottare, lottare ancora e vincere la partita della discriminazione sociale. Tre anni fa abbiamo lanciato un progetto di assistenza a trecentosessanta gradi rivolto a una famiglia particolare e ai bisogni speciali della figlia maggiore, iscritta al primo anno in una classe del liceo economico-sociale. Sei insegnanti di sostegno, due assistenti all’integrazione, l’intero Consorzio locale dei servizi sociali, la neuropsichiatria dell’ospedale e tanti altri attori volontari si sono messi in moto per accompagnare il percorso scolastico di quella studentessa. In tre anni abbiamo realizzato laboratori teatrali, attività di art-therapy, uscite alla fattoria didattica, percorsi di stimolazione sensoriale, incontri con specialisti della musica, del canto, della recitazione. L’intero dipartimento di sostegno ha coinvolto tutti gli altri studenti con disabilità, e di riflesso le relative classi di compagni, con l’obiettivo generale di sensibilizzare sul tema - controverso - della discriminazione e dell’isolamento sociale dovuto alla disabilità. Purtroppo la disabilità è spesso invisibile, non vince mai. Per molti, i nostri ragazzi sono ancora “i matti”, le stanzette in cui ci asserragliamo sono ghetti, che i nostri progetti non meritano un finanziamento dal FIS. Spesso mi hanno domandato se ho paura, visto che ogni tanto prendo botte, graffi e sputi in faccia da questi ragazzi ultimi, dimenticati, un po’ spacciati. Sono finito due volte al pronto soccorso. Però tutte le volte rispondo che no, non ho paura dei miei ragazzi, al massimo della gente fa domande così.

19/02/2024

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