Global Watch n.168 – Bidenomics: successo dimezzato?
Il nuovo corso economico del presidente americano, che fonda la sua politica industriale sui pilastri dell’Inflation Reduction Act e del Chips Act ad oggi sembra avere sortito gli effetti sperati solo in parte. Se da un lato gli investimenti tornano negli USA, e il vantaggio sui semiconduttori avanzati pende dal lato di Washington, dall’altro la Cina corre nella produzione tecnologica di auto elettriche e chip meno sofisticati. IRA e Chips Act son stati un azzardo o i frutti arriveranno?
A cura dell’Osservatorio Geoeconomia dell’ISPI
TRENDS
Agricoltura: transizione a spese di chi?
Le istanze dei “gilet verdi”, disomogenee tra Paesi, hanno radice comune nel ribaltamento dei costi sul settore primario, mentre le superpotenze agricole competono sui prezzi.
Hi-tech: la mappa delle restrizioni
Sono molti i Paesi che hanno introdotto divieti a tech export e a investimenti in settori sensibili, in entrata e in uscita. Uno scenario a blocchi destinato a consolidarsi.
Agenda UE: unicorni e supercomputer
Con la NEIA Bruxelles prova a fare ordine tra le iniziative nazionali e tenere il passo sull’innovazione. In gioco la leadership tecnologica e la competitività del continente.
DATAGLOBE
Sussidi agricoli UE: tuttora indispensabili
Il settore primario è ancora sottoremunerato. Nonostante l’ininterrotta crescita dei redditi trainata dalla produttività, che implica anche l’uscita dal mercato dei produttori più piccoli e inefficienti, ben pochi starebbero in piedi senza aiuti pubblici. Che nei prossimi anni dovranno virare al verde.
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FOCUS
Blocco USA al GNL: tanto rumore per nulla
La decisione USA di sospendere le nuove licenze all’export di GNL ha chiare ragioni interne, in vista delle elezioni. Quale impatto sui mercati globali, e sulla UE in particolare?
Decarbonizzazione UE: target irrealistici
I nuovi obiettivi al 2040 proposti dalla Commissione hanno il merito di aprire il dibattito sul lungo periodo, ma sono troppo sfidanti. E c’è chi chiede la “regulatory pause.”
Lombardia: termometro economico n.27
Anche grazie al traino brillante della Lombardia, nel 2023 l’economia italiana ha tenuto più delle altre nell’Eurozona. Sul 2024 in rallentamento pesano i rischi globali.