Il club toscano ufficializza la cessione dei due giocatori
Un'operazione da 140 miliardi che avvia il risanamento
Toldo e Rui Costa al Parma
Buffon a un passo dalla Juve
Il portoghese: "Mi hanno trattato male"
Martedì appuntamento decisivo per i viola in tribunale

PARMA - E' ufficiale: Toldo e Rui Costa sono del Parma. In un comunicato, la Fiorentina annuncia la cessione dei due giocatori. Una operazione da 140 miliardi che la società emiliana dovrà versare in due anni. Soldi che serviranno a risanare la situazione finanziaria della società viola. "Con questa operazione - afferma il comunicato diffuso stasera - la Fiorentina ha avviato il programma di risanamento puntando a raggiungere i parametri richiesti dalla Covisoc (Commissione che controlla i bilanci delle società calcistiche ndr) per l'iscrizione al campionato di serie A 2001-2002, nonché alla riduzione dei costi di gestione della Fiorentina".

Resta però da vincere la perplessità dell'estremo difensore viola e del fantasista portoghese a passare alla società parmense. I due dovranno dire sì entro 48 ore. Toldo ha già fatto sapere di non voler andare a Parma. "Sono lusingato e ringrazio il Parma per l'interessamento avuto nei miei confronti - ha detto il portiere - ma preferisco non trasferirmi, il mio obiettivo è andare al Barcellona o in qualche altra sistemazione. Comunque la Fiorentina prima di fare qualcosa dovrebbe chiedere ai giocatori".

Anche Rui Costa se la prende con la società e afferma di non essere pronto a decidere subito. "Mi hanno trattato male - ha detto il fuoriclasse portoghese - mi hanno mentito e per giorni non hanno avuto il coraggio di dirmi niente".

Attorno alle cessioni di Toldo e Rui Costa ruotano alcune tra le principali manovre di mercato. L'arrivo a Parma del portiere viola permetterebbe alla società emiliana di cedere Buffon alla Juve. Il numero uno della nazionale ha già fatto sapere di gradire un suo trasferimento a Torino.

Tornando alla società viola. Il periodo più brutto della storia della società non sembra finire. Ora che la decisione di cedere i gioielli di famiglia è stata presa, non è detto che basti questo per risollevarsi e soprattutto per convincere la procura.

Secondo il giudice della sezione fallimentare del tribunale di Firenze, Sebastiano Puliga, anche se l'operazione andasse in porto, occorrerebbe verificare se essa sia sufficiente a far tramontare l'ipotesi del fallimento.

Un conto, dice il giudice, sono i regolamenti federali, un altro è l'aspetto civilistico più generale sul quale egli è chiamato a pronunciarsi dopo la relazione dei sindaci revisori.

Intanto proprio Puliga ha auspicato la presenza di Cecchi Gori al giorno del giudizio della Fiorentina, martedì prossimo al tribunale di Firenze: "Sarebbe corretto, non tanto per noi ma per la società che presiede".

Nella relazione dei sindaci si fa, tra l' altro, riferimento al passaggio di circa 70 miliardi di lire dalle casse della Fiorentina alla Finmavi, la finanziaria di famiglia dei Cecchi Gori: un'operazione su cui era caduta l'attenzione dei pm.

(29 giugno 2001)
 
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