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Milano Centrale
Cenni storici
Il 15 gennaio 1906 venne indetto il concorso per la costruzione della nuova stazione, al quale parteciparono i principali architetti cittadini presentando progetti in linea con le tendenze del classicismo e dell’eclettismo allora più diffuse, proponendo ampie cupole e monumentali decorazioni. Venne selezionato il progetto dall’architetto Cantoni, ma non fu realizzato; sei anni dopo l’amministrazione pubblica organizzò una nuova gara e vinse il progetto dell’architetto Ulisse Stacchini. L’immagine monumentale era sostenuta da una forte ornamentazione fatta di corone, festoni e motivi geometrici astratti. Dal progetto del 1912 alla variante del 1915, furono eliminate torri, statue, orologi, festoni e quadrighe, secondo i criteri di austerità che caratterizzavano l’Italia di Giolitti.
L’approvazione definitiva del progetto di Stacchini avvenne nel 1924. Al mutato clima politico dell’epoca corrisposero nuove esigenze architettoniche e una riorganizzazione delle scelte decorative. Tra le varianti va ricordata la sostituzione delle pensiline sui binari previste nel progetto originario e l’introduzione delle grandi tettoie in ferro realizzate secondo il progetto dell’ingegnere Alberto Fava. La luce libera dell’arcata principale raggiunge i 72 metri ed è la più grande realizzata in Italia, le tettoie raggiungono una lunghezza di 341 metri, coprendo un'area di 66.500 mq. Nel maggio del 1931 la Stazione viene finalmente inaugurata.
Dopo un decennio cominciano ad evidenziarsi difficoltà nel raggiungimento delle biglietterie da parte dei mezzi carrabili e dei binari da parte degli utenti. Nel 1942 l’architetto Mario Palanti ipotizza una soluzione mediante l’inserimento di rampe pedonali e carrabili che dalla piazza Andrea Doria raggiungono direttamente la galleria di testa. Nel 1952 viene indetto un altro concorso per la risoluzione degli accessi alla Stazione Centrale di Milano destinato a non fornire alcun esito. In questa occasione, nel 1955, le FS avviano autonomamente un progetto per la realizzazione delle scale mobili che collegano il salone delle biglietterie con la galleria di testa. A questo scopo viene introdotta una nuova bucatura, stilisticamente identica alle originarie, nell’atrio della biglietteria centrale, interrompendo il fronte continuo delle biglietterie e menomando il rapporto altezza-larghezza degli scaloni laterali. In epoca recente la stazione subisce ulteriori modifiche. Tra gli interventi si ricorda la creazione di nuove scale mobili laterali, di uno spazio di attesa soprelevato posto a cavallo tra la galleria centrale e il marciapiede di testa, attrezzato con elementi di arredo; infine, la costruzione di box di servizio e di carattere commerciale, installati in occasione dei mondiali del 1990 nella galleria di testa, che hanno compromesso la leggibilità e l’assetto degli ambienti storici.