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Comunicato congiunto della Santa Sede e della Conferenza Episcopale di Germania, 18.11.2022


Testo in lingua italiana

Traduzione in lingua tedesca

Testo in lingua italiana

Nella mattinata di oggi, 18 novembre, si è svolta una riunione interdicasteriale presso l’Istituto Augustinianum, a Roma, cui hanno partecipato, con i Capi di alcuni Dicasteri della Curia Romana, i 62 vescovi della Chiesa cattolica in Germania presenti a Roma per la Visita ad Limina Apostolorum.

L’incontro era programmato da tempo come un’opportunità per riflettere insieme sul Cammino sinodale in corso in Germania convocato per reagire ai casi di abuso sessuale su minori da parte di ecclesiastici.

A moderare la riunione è stato il Cardinale Segretario di Stato, Sua Eminenza Pietro Parolin, che nell’introdurre i lavori ha ricordato il vincolo di comunione e di amore che unisce i Vescovi tra di loro e con il Successore di Pietro e, sottolineando l’importanza dell’incontro come momento di condivisione e di grazia, di unità nelle differenze, ha accennato alle preoccupazioni che il Cammino sinodale suscita, indicando il rischio di “riforme della Chiesa e non nella Chiesa”.

Nel suo intervento introduttivo, Sua Eccellenza Mons. Georg Baetzing, Vescovo di Limburg e Presidente della Conferenza Episcopale di Germania, ha offerto una lettura dei lavori del Cammino sinodale tedesco, e ne ha evidenziato lo spirito, fondato sull’ascolto del Popolo di Dio e sul dolore per gli abusi commessi da membri del clero. Mons. Baetzing ha inoltre elencato i temi discussi nelle assemblee: Potere e divisione dei poteri nella Chiesa - Partecipazione comune e progettazione missionaria; Vita sacerdotale oggi; Donne nei ministeri e negli uffici della Chiesa; Vivere in rapporti che funzionano - Vivere l’amore nella sessualità e nel rapporto di coppia. Infine Sua Eccellenza ha espresso apprezzamento per i lavori del Sinodo indetto dal Santo Padre per l’intera Chiesa e la scelta di dilatarne i tempi.

Sono seguite le relazioni teologiche degli Em.mi Cardinali Luis Francisco Ladaria, Prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, e Marc Ouellet, Prefetto del Dicastero per i Vescovi, i quali sono entrati con franchezza e chiarezza in merito alle preoccupazioni e alle riserve relative alla metodologia, ai contenuti e alle proposte del Cammino sinodale, proponendo, a beneficio dell’unità della Chiesa e della sua missione evangelizzatrice, che le istanze sin qui emerse si inseriscano nel Sinodo della Chiesa universale.

Nel dialogo aperto successivamente sono intervenuti numerosi vescovi tedeschi e rappresentanti della Curia. È emersa così l’importanza e anche l’urgenza di definire e approfondire alcune delle tematiche evidenziate, ad esempio quelle riferite alle strutture della Chiesa, al ministero sacro e all’accesso ad esso, all’antropologia cristiana, ecc. Al contempo si è manifestata la piena consapevolezza, da parte di tutti, di essere in cammino con l’intero santo e paziente Popolo di Dio, anche nel confronto tra posizioni diverse. Proprio in questo senso, molti interventi hanno indicato la centralità dell’evangelizzazione e della missione come fine ultimo dei processi in corso, come pure la consapevolezza dell’indisponibilità di alcuni temi.

In questa prospettiva di condivisione aperta e fraterna, sono state avanzate alcune proposte, come quella di applicare una moratoria al Cammino sinodale tedesco, che non ha trovato spazio, e quella di favorire un supplemento di riflessione e di ascolto reciproco alla luce delle perplessità emerse.

Nel concludere, il Cardinale Segretario di Stato ha espresso il suo apprezzamento per il confronto, non formale, ma necessario e costruttivo, di cui “non si potrà non tenere conto” nei percorsi in atto.

Si è convenuto circa la necessità di proseguire nei prossimi mesi l’ascolto e il dialogo reciproco, perché possano contribuire ad un arricchimento del Cammino Sinodale tedesco e del Sinodo universale della Chiesa.

[01800-IT.01] [Testo originale: Italiano]

Traduzione in lingua tedesca

Heute, am 18. November 2022, fand vormittags im „Institut Augustinianum“ in Rom ein interdikasterielles Treffen statt, an dem neben den Leitern einiger Dikasterien der Römischen Kurie auch die 62 Bischöfe der katholischen Kirche Deutschlands teilnahmen, die im Rahmen ihres Ad-limina-Besuchs in Rom waren. Das Treffen war seit einiger Zeit als Gelegenheit geplant, gemeinsam über den laufenden Synodalen Weg in Deutschland nachzudenken, der als Reaktion auf den sexuellen Missbrauch von Minderjährigen durch Geistliche einberufen wurde.

Das Treffen wurde von Kardinalstaatssekretär Pietro Parolin moderiert. In seiner Einführung erinnerte er an das Band der Gemeinschaft und der Liebe, das die Bischöfe untereinander und mit dem Nachfolger Petri verbindet. Er betonte die Bedeutung des Treffens als Moment des Austauschs und der Gnade, der Einheit in der Verschiedenheit, sprach aber auch die Bedenken an, die der Synodale Weg hervorruft, wobei er auf die Gefahr von „Reformen der Kirche, aber nicht innerhalb der Kirche“ hinwies.

In seinen einführenden Worten gab Bischof Dr. Georg Bätzing, Bischof von Limburg und Vorsitzender der Deutschen Bischofskonferenz, einen Überblick über die Arbeit des deutschen Synodalen Weges, wobei er dessen Geist hervorhob, der auf dem Hören auf das Volk Gottes und dem Schmerz angesichts der von Mitgliedern des Klerus begangenen Missbrauchstaten beruht. Bischof Bätzing nannte auch die Themen, die in den Versammlungen diskutiert wurden: „Macht und Gewaltenteilung in der Kirche – Gemeinsame Teilnahme und Teilhabe am Sendungsauftrag“, „Priesterliche Existenz heute“, „Frauen in Diensten und Ämtern in der Kirche“, „Leben in gelingenden Beziehungen – Liebe leben in Sexualität und Partnerschaft”. Schließlich würdigte der Bischof die Arbeiten der vom Heiligen Vater für die gesamte Kirche einberufenen Synode und die Entscheidung, deren Dauer zu verlängern.

Anschließend ergriffen die Kardinäle Luis Francisco Ladaria, Präfekt des Dikasteriums für die Glaubenslehre, und Marc Ouellet, Präfekt des Dikasteriums für die Bischöfe, für eine theologische Reflexion das Wort. Sie äußerten klar und offen die Bedenken und Vorbehalte, die gegenüber der Methodik, den Inhalten und den Vorschlägen des Synodalen Weges bestehen und machten zugunsten der Einheit der Kirche und ihres Evangelisierungsauftrages Vorschläge, die bisher vorgebrachten Anliegen in die Synode der Gesamtkirche einfließen zu lassen.

An dem anschließenden offenen Gespräch nahmen zahlreiche Bischöfe der deutschen
(Erz-)Bistümer und Vertreter der Kurie teil. Dabei wurde deutlich, wie wichtig und dringend notwendig es ist, einige der angesprochenen Fragen zu definieren und zu vertiefen, wie zum Beispiel diejenigen, die sich auf die Strukturen der Kirche, das Weiheamt und seine Zugangsbedingungen, die christliche Anthropologie und weitere Fragen beziehen.

Gleichzeitig waren sich alle bewusst, dass sie mit dem gesamten heiligen und geduldigen Gottesvolk auf dem Weg sind, auch wenn verschiedene Positionen aufeinanderstoßen. Gerade in diesem Sinne wurde in vielen Beiträgen auf die zentrale Bedeutung von Evangelisierung und Mission als letztes Ziel der laufenden Prozesse hingewiesen, aber auch auf das Bewusstsein, dass einige Themen nicht verhandelbar sind.

In dieser Perspektive des offenen und brüderlichen Austauschs wurden einige Vorschläge gemacht, darunter auch die Möglichkeit eines Moratoriums für den deutschen Synodalen Weg, was jedoch verworfen wurde, sowie der Vorschlag, angesichts der entstandenen Missverständnisse weiteres Nachdenken und gegenseitiges Zuhören zu fördern.

Zum Abschluss der Überlegungen brachte der Kardinalstaatssekretär seine Wertschätzung für die Offenheit des Gedankenaustauschs zum Ausdruck, der zwar nicht formell, aber notwendig und konstruktiv gewesen sei und der auf dem eingeschlagenen Weg „nicht außer Acht gelassen werden darf“. Man war sich einig, dass das Zuhören und der gegenseitige Dialog in den kommenden Monaten fortgesetzt werden sollen, so dass sie eine Bereicherung für den deutschen Synodalen Weg und den synodalen Prozess der Kirche auf Weltebene darzustellen.

[01800-DE.01] [Originalsprache: Italienisch - Arbeitsübersetzung]

 

[B0861-XX.01]