sabato 27 maggio 2023
Il presidente farà tappa a Forlì e a Faenza, dove ascolterà le voci dei volontari, della cittadinanza e dei sindaci. Intanto, la Protezione civile emana per domani l'allerta arancione
Soccorritori e volontari a Cesena

Soccorritori e volontari a Cesena - Fotogramma

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Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è atteso martedì prossimo, 30 maggio, nelle zone dell'Emilia-Romagna colpite dall'alluvione. La visita toccherà diverse località devastate dal maltempo. Nel corso della mattinata, il Capo dello Stato ascolterà le voci dei soccorritori e della cittadinanza a Forlì. Nel pomeriggio, invece, si sposterà a Faenza dove è previsto un incontro con i sindaci dei Comuni alluvionati. Stando alle prime indiscrezioni, il presidente farà tappa anche in altri Comuni non ancora specificati.
Al suo arrivo, Mattarella troverà una Regione alle prese con la ricostruzione. Ma l'allarme maltempo potrebbe essere rientrato. L'Agenzia regionale di Protezione civile e Arpae Emilia-Romagna hanno, infatti, emanato per domani l'allerta arancione. Dopo ben 12 giorni di allerta rossa. Nei territori della bassa Romagna è stata registrata una riduzione del rischio idraulico, ma non sembra ancora il momento di abbassare la guardia. Nella pianura centro-occidentale e sulla fascia appeninica si prevede domani la possibilità di temporali sparsi, seppur di breve durata. Permangono condizioni di criticità anche per la difficoltà di smaltimento delle acque esondate dai fiumi, che mettono a rischio la tenuta dei reticoli di bonifica.
Nel frattempo, continua il lavoro dei molti soccorritori che martedì incontreranno il presidente della Repubblica. Solo i volontari messi in campo dalla Protezione civile sono oltre 2.000. Più di un terzo provengono dalle organizzazioni nazionali di volontariato, ma la maggior parte arrivano dalle colonne mobili di Emilia-Romagna e delle altre Regioni. La tragedia della riviera adriatica ha commosso anche l'Europa, che ha risposto con solidarietà: si contano oltre cento volontari da Francia, Belgio, Slovacchia e Slovenia.

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