La prima misura del governo per aiutare le zone alluvionate in Emilia-Romagna

È stato approvato un decreto-legge con cui sono stati stanziati circa 2 miliardi di euro per affrontare l'emergenza

(ANSA/YOUTUBE)
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Martedì il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto-legge per affrontare l’emergenza causata dalle alluvioni dei giorni scorsi in molte città dell’Emilia-Romagna. Il decreto-legge prevede lo stanziamento complessivo di circa 2 miliardi di euro per aiutare le aree alluvionate. I contenuti sono elencati in un comunicato stampa, ma la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ne aveva anticipato i punti principali nel pomeriggio, durante una conferenza stampa a cui ha partecipato anche il presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.

Il provvedimento stabilisce innanzitutto per le popolazioni delle zone colpite la sospensione del pagamento di tasse e contributi dal 1° maggio al 31 agosto, e delle utenze energetiche (che era già stata deliberata nei giorni scorsi dall’ARERA, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente). La sospensione del pagamento di tasse e contributi vale per datori di lavoro, professionisti ed enti che abbiano sede o operino nei territori coinvolti dall’alluvione, anche per conto di aziende o clienti che non operino in quei territori.

Per quanto riguarda gli aiuti decisi per il mondo del lavoro, nel decreto-legge è stata inserita la cassa integrazione in deroga per tutti i lavoratori dipendenti fino a 90 giorni, una misura coperta con un massimo di 580 milioni di euro, ha detto Meloni (la cassa integrazione in deroga è quella destinata a tutte le altre imprese che normalmente non ne avrebbero diritto, ad esempio quelle con meno di 5 dipendenti). Per i lavoratori autonomi che sono stati costretti a interrompere le proprie attività è stata decisa un’indennità una tantum da 3mila euro, con uno stanziamento totale di 298 milioni di euro. Per società e imprese sono stati sospesi, per il 2023, i versamenti alle Camere di commercio, gli adempimenti contabili e societari e il pagamento di rate di mutui o finanziamenti.

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Per sostenere gli studenti delle aree colpite, il governo ha inoltre stanziato un fondo da 20 milioni di euro per garantire la continuità didattica ed è stata data facoltà al ministro dell’Istruzione di far svolgere «con una certa flessibilità» gli esami di maturità nelle scuole coinvolte dalle alluvioni. Per le università è stato invece stanziato un fondo da 3,5 milioni di euro ed è stata prevista la possibilità di svolgere didattica ed esami a distanza. È stata anche data la possibilità di accedere a prove di recupero dei concorsi per chi risiede nelle zone alluvionate, ed è stato stanziato un fondo da 3,5 milioni di euro, per il 2023, per finanziare interventi di manutenzione delle sedi universitarie.

Oltre a queste misure, sono stati decisi: il rifinanziamento del fondo per le emergenze nazionali, con circa 200 milioni di euro; un contributo a fondo perduto, fino a 300 milioni di euro, per le imprese esportatrici danneggiate stanziato dal ministero degli Esteri; e 400 milioni di euro per l’erogazione di finanziamenti a tassi agevolati. Inoltre il ministero dell’Agricoltura ha stanziato 100 milioni di euro per gli indennizzi a favore delle imprese agricole e altri 75 milioni di euro per l’acquisto dei macchinari per le aziende danneggiate.

Il decreto-legge prevede inoltre il differimento del pagamento delle rate in scadenza nel 2023 dei mutui concessi da Cassa Depositi e Prestiti ai comuni e alle province interessati e un contributo di 8 milioni di euro per il potenziamento e ripristino delle strutture sanitarie delle zone colpite dalle alluvioni.

Meloni ha detto anche che nel Consiglio dei ministri sono state previste alcune forme di copertura per ulteriori futuri provvedimenti che si renderanno necessari per aiutare l’Emilia-Romagna. Tra queste ci sono la vendita dei veicoli confiscati dall’agenzia delle Dogane, ed estrazioni straordinarie di Lotto e Superenalotto interamente dedicate all’emergenza alluvioni. Altre risorse arriveranno dall’aumento temporaneo di 1 euro dei biglietti di ingresso ai musei, e i proventi di questa misura serviranno a ripristinare i beni culturali interessati dalle alluvioni.

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