Lenin, un romanzo russo: a Mosca, a Mosca!

Lenin, un romanzo russo: a Mosca, a Mosca!
Fatta la Rivoluzione bisogna fare la capitale San Pietroburgo, troppo compromessa con lo Zar, il 10 marzo 1918 viene abbandonata. Obiettivo: conquistare il Cremlino, cuore pulsante e simbolico del potere secolare russo. E qui si stabilirà la nuova nomenclatura bolscevica, a partire da Vladimir Ilic
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Salirono di notte, con la città addormentata, e al mattino tutto era pronto. Avevano sostituito il carillon della Torre Spasskaja, sulle mura orientali del Cremlino, che per più di tre secoli aveva istruito le 35 campane a suonare le note dell’inno imperiale zarista, suggerendo a chi ascoltava le parole dell’eterna autocrazia: «O Dio, proteggi lo Zar/ forte e maestoso/ che regna per la nostra gloria/ sul nemico atterrito».

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