Gli italiani sono più consapevoli dell’effetto delle loro azioni sul mondo che ci circonda, anche se non hanno premiato i partiti verdi alle ultime elezioni come accaduto in Francia e Germania

La consapevolezza ambientale è uno dei temi caldi di questo periodo storico: i cambiamenti climatici sono sotto gli occhi di tutti e durante le ultime elezioni europee i partiti “verdi” hanno registrato un boom di consensi in Germania e in Francia. Tra dietrologismi e complottismi, anche qui in Italia l’effetto Greta Thunberg ha comunque portato ad una svolta green per molti cittadini, a partire dalle abitudini quotidiane: secondo la ricerca ‘Sostenibilità, smart city e smart mobility’, condotta su 1.500 Italiani e realizzata dal Corporate Vehicle Observatory (Cvo) di Arval Italia in collaborazione con Doxa, il 96% del campione ritiene che un mondo sostenibile aumenti la qualità della vita.

Per il 55% degli italiani intervistati è importante che ognuno si impegni per un mondo più pulito e sostenibile (anche se senza istituzioni ed educazione è molto difficile) e per il 62% vivere meglio significa farlo in città meno inquinate, risparmiando risorse come l’acqua e con la possibilità di usufruire al meglio dei mezzi pubblici.

Gli italiani sono però anche molto disillusi: consapevoli che l’ecologia è importante, pessimisti sul fatto che questo possa cambiare lo stato dell’arte.

Per quanto riguarda il quotidiano, gli italiani contribuiscono così al benessere dell’ambiente: l’81% dichiara di muoversi a piedi o in bicicletta per percorsi brevi, il 57% si informa su come guidare in modo meno inquinante e il 41% afferma di combinare più mezzi, privati e pubblici, per spostarsi su distanze più lunghe.

Per chi è interessato a seguire uno stile di vita green, una chicca arriva dalla ricerca olandese ordinata dalla Nederlandsche Bank e condotta da Rete Clima: sapevate che si consuma meno CO2 pagando cahsless invece che in contanti?

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