Bologna

Coronavirus, il paziente 1 in Romagna è un cuoco riminese. Chiuso il ristorante

Il provvedimento della sindaca di San Clemente dove vive l'uomo. Era rientrato al Marconi con un volo dalla Romania. Le sue condizioni sono stazionarie. L'amico marchigiano in viaggio con lui positivo al virus. La Regione tende a escludere un nuovo focolaio in Romagna.
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RIMINI - Il suo ristorante è stato chiuso, per disposizioni della sindaca di San Clemente, il paese nel Riminese dove vive e lavora. E le sue condizioni sono stazionarie. "Non ho la febbre" dice dal letto di ospedale dove è ricoverato in isolamento al Reparto Infettivi dell'Infermi di Rimini. E' il paziente uno contagiato dal coronavirus in Romagna, anche se la Regione tende a escludere un nuovo focolaio.

Cuoco, cacciatore, amante dei viaggi, il 71 enne è tornato dalla Romania con un volo atterrato al Marconi lo scorso fine settimana, il 22 febbraio. A metà mese era partito per una battuta di caccia e da allora, secondo quanto ha ricostruito chi sta cercando di mettere in fila i tasselli, ha frequentato tante persone. Dove sia stato contagiato, se in Italia o all’estero, non si sa ancora.
Ma si sa ora che un amico marchigiano che ha accompagnato il ristoratore riminese nel viaggio all'estero, è risultato anche lui positivo al Coronavirus ed è attualmente messo in quarantena dalla Regione Marche.

Mentre sono in corso accertamenti per capire quale sia l'origine del contagio, la Wizz Air fa sapere che aveva viaggiato su due suoi voli: W6 3762 Bologna-Craiova il 18 febbraio e sul volo W6 3761 da Craiova a Bologna il 22 febbraio. La compagnia low cost è stata informata dalle autorità sanitarie e ha avviato le procedure previste in questi casi. "I team di manutenzione e il personale di terra della compagnia aerea dispongono di linee guida e procedure chiare, come prescritto dalle autorità sanitarie. La sicurezza dei nostri passeggeri e dell'equipaggio rimane la massima priorità di Wizz Air", spiega il vettore.

E sono scattate le misure di prevenzione. L'Ausl sta valutando la quarantena per chi ha avuto contatti stretti con il 71enne: dalla famiglia ai medici e gli infermieri che lo hanno visitato a Cattolica. E saranno richiamati anche i clienti che hanno mangiato al suo ristorante. È stato lui stesso a dare 48 nomi di domenica scorsa. Per queste persone potrebbe essere necessaria la quarantena.

Nel frattempo oggi la aindaca di San Clemente, Mirna Cecchini, ha disposto la chiusura del suo ristorante/trattoria, “La Romagnola”, e ricorda a chiunque presenti sintomi che la prima regola da seguire è quella di non recarsi al pronto soccorso, dal medico di famiglia o in altre strutture sanitarie per non moltiplicare le possibilità di contagio e il numero dei casi. Pertanto, in caso di problemi respiratori è necessario contattare telefonicamente il proprio medico curante oppure chiamare il numero di emergenza 118 (H24) o il cellulare dedicato 339.7720079.

“La situazione è in continua evoluzione - scrive la sindaca nell'ordinanza - S’informa che si stanno ricostruendo tutti gli spostamenti e verificando le persone con le quali la persona ha avuto contatti diretti. Dalle informazioni in possesso apprendiamo che la persona positiva al tampone ha presentato i sintomi al ritorno da un viaggio all’estero. Si ribadisce come sia importante in questo preciso momento seguire le procedure precauzionali indicate e divulgate dal Ministero della Salute. Le misure preventive messe in campo già da giorni sono tali da poter affrontare la circostanza intervenuta".

Le ipotesi del contagio sono diverse: la Regione tende a escludere un nuovo focolaio in Romagna. Lo ha ribadito anche oggi ad Agorà il neo-assessore alla Sanità (non ancora formalmente in carica) Raffaele Donini: "Ad oggi non abbiamo notizie di focolai autoctoni in Emilia-Romagna. I 26 casi accertati a ieri sera sono tutti riconducibili al focolaio nei comuni lombardi tranne quello di Rimini-Cattolica che è oggetto di valutazione epidemiologica", spiega Donini. "Non possiamo annoverarlo come nuovo focolaio: in giornata potrebbe essere chiara la sua origine. Siamo impegnati a risalire ai contatti, visto che ha anche avuto un viaggio all'estero".

L'Ausl riminese conferma che al momento il 71enne è l'unico caso in provincia. Le verifiche interessano in particolare i residenti nei comuni di Cattolica, San Clemente e Morciano di Romagna. L'Ausl provvederà, in raccordo con le forze dell'ordine, a identificare anche i fornitori entrati in contatto col ristorante.

I piacentini a Tenerife: "Stiamo bene"
"Stiamo bene, siamo stati accuditi e curati al meglio sin dal primo momento. Ringraziamo le autorità locali, il Consolato e il governo italiano, che ci ha supportati sin da subito. Non sappiamo per quanto tempo resteremo bloccati qui, l'importante adesso è guarire completamente". Lo afferma in un'intervista all'edizione online del quotidiano Libertà la piacentina risultata positiva al coronavirus insieme al marito e a un amico mentre si trovava a Tenerife. Nell'hotel di Adejie, dove i tre alloggiavano, sono state messe in quarantena mille persone. Contagiato anche un quarto italiano, amico dei piacentini, che vive nel Parmense. Tutti sono ricoverati in isolamento all'ospedale Nuestra Señora de Candelaria di Tenerife.