Milano

Milano, l'ospedale Sacco (fotogramma)

Coronavirus in Lombardia, altri tre anziani morti. Positivi due specializzandi del Policlinico

L'aggiornamento ufficiale delle persone che risultano positive ai test. Cartelli in tribunale a Milano: "Mantenere la distanza". Il governatore Fontana: "Poco più di influenza ma si diffonde velocemente"

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Altri tre anziani lombardi non ce l'hanno fatta. Sono morti dopo avere contratto il coronavirus. Le vittime sono un 84enne di Nembro, in provincia di Bergamo, un uomo di 91 anni di San Fiorano e una donna di 83 anni di Codogno, entrambi comuni in provincia di Lodi. Ad annunciare i decessi è stato il commissario della protezione civile Angelo Borrelli. Così sono arrivati a nove i decessi in Lombardia di persone che hanno contratto il coronavirus. E sono saliti a 240 i contagi in Lombardia su oltre 1.800 tamponi eseguiti. Due specializzandi del Policlinico di Milano sono risultati positivi al tampone, su quattro test che erano stati eseguiti ieri. I due erano entrati in contatto con il dermatologo del Policlinico risultato positivo. In questo momento si trovano in isolamento al loro domicilio. "Circa il 55% delle persone sono a casa senza sintomi. Poi abbiamo il 40% in ospedale ma sta bene. Soltanto 21 sono in una situazione particolarmente critica e compromessa" ha detto l'assessore regionale Giulio Gallera, ribadendo che i dicessi per coronavirus sono avvenuti nei pazienti con un "quadro clinico complicato", quindi l'infezione è stata "quasi una concausa".

"Cerchiamo di sdrammatizzare, è una situazione senz'altro difficile, ma non così tanto pericolosa: il virus è molto aggressivo nella diffusione ma molto meno nelle conseguenze. E' poco più di una normale influenza e questo lo dicono i tecnici". E' quanto ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana nel suo intervento nel Consiglio Regionale anche se, aggiunge, "il virus si sta diffondendo molto velocemente e dobbiamo mettere delle barriere a questa diffusione. Se si allarga molto il numero, è chiaro che queste poche persone che possono avere delle conseguenze gravi rischiano di diventare tante. E' ormai accertato che il contagio è partito nella zona dei dieci comuni del lodigiano, 85-90% contagi nostra regione traggono origine da questo territorio".

La zona rossa copre i dieci Comuni - Codogno, Castiglione d'Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano - qui da sabato per l'emergenza coronavirus è stato disposto dal Consiglio dei ministri il divieto di entrare e di uscire per le 50 mila persone che vi abitano. La zona gialla comprende tutto il resto della Lombardia e qui valgono alcune misure straordinarie come la chiusura delle 5.500 scuole di ogni ordine e grado che sono nella regione, dei nidi, dei cinema e dei musei. Stop alle messe e agli eventi sportivi. I bar chiudono (in città e in tutta la Lombardia) alle 18 e riaprono alle 6 del mattino, così come i locali notturni "e qualsiasi altro esercizio di intrattenimento". Obiettivo, evitare assembramenti. Le attività commerciali gestite da cittadini cinesi in gran parte di Milano hanno deciso di chiudere per alcuni giorni.

L'AGGIORNAMENTO ORA PER ORA IN ITALIA


"Oggi arrivano 100 mila tamponi, e ne abbiamo ordinato ancora un milione che arriverà nei prossimi giorni". Lo ha annunciato l'assessore del Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera in collegamento con Rainews24.

Coronavirus, i cartelli in tribunale a Milano

"Non avvicinarsi al collegio e al cancelliere". E' uno dei tanti cartelli appesi fuori dalle aule del Tribunale di Milano che danno disposizioni per regolamentare le udienze con l'emergenza Coronavirus. Nei fogli sulle porte delle varie sezioni tutte le regole da seguire, compresa la distanza minima di 2 metri. Intanto, in Procura gli uffici stanno chiudendo al pubblico sulla base di una direttiva del procuratore Francesco Greco nella quale si legge anche che "il personale con sintomi influenzali è invitato a restare a casa". Nel cartello che compare su un'aula della Corte d'Appello di Milano tra le regole si legge appunto "non avvicinarsi al collegio e al cancelliere, mantenere una distanza di almeno 2 metri". Nel frattempo, in quasi tutte le aule del Palazzo, si forniscono le indicazioni "fino a nuova disposizione" emanate in queste ore dai vertici degli uffici giudiziari, tra i quali il fatto che verrà giustificata con legittimo impedimento l'assenza di avvocati e parti provenienti dalle zone "cosiddette focolaio", che le udienze potranno tenersi anche a "porte chiuse" se troppo affollate e che, se non ci sono le condizioni di sicurezza igienica, potranno essere rinviate. Diversi cancellieri stanno indossando i guanti e anche alcuni giudici si aggirano nei corridoi con le mascherine. "L'attività istruttoria e la presenza della Polizia Giudiziaria va limitata all'essenziale". Lo si legge in una circolare firmata dal procuratore di Milano Francesco Greco, appesa su uno degli uffici chiusi al pubblico della Procura. Circolare che detta le regole per evitare "contaminazioni" nei giorni dell'emergenza coronavirus e per proseguire, come ribadisce il capo della Procura, l'attività di "un Ufficio che deve assolutamente restare operativo".

Coronavirus in Lombardia, gli aggiornamenti: resta chiuso il Duomo di Milano

La Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di prevenzione Coronavirus, proseguirà, fino a nuove deliberazioni da parte delle autorità competenti, con la sospensione dell’ingresso al Complesso Monumentale del Duomo di Milano per i turisti. Come da indicazioni dell’Arcidiocesi di Milano, resta accessibile, come nei giorni precedenti, l’area riservata alla preghiera, con sospensione delle celebrazioni. Si segnala che sarà possibile seguire, nei prossimi giorni, la celebrazione eucaristica feriale sul portale dell’Arcidiocesi di Milano www.chiesadimilano.it e, in video, su ChiesaTv (canale 195 del Digitale Terrestre). Sul portale dell’Arcidiocesi di Milano sono costantemente aggiornate le informazioni relative agli orari delle Celebrazioni trasmesse dai media.


Coronavirus, alle 18 chiude la Milano da bere: "Ci costa ma è un dovere, anche se poi i ristoranti sono aperti"


Coronavirus, scontro tra governo e Regione sulla gestione

Non accenna a placarsi la polemica fra le Regioni e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla gestione del coronavirus.  L'ultimo attacco a Palazzo Chigi arriva da Giulio Gallera, assessore al Welfare della regione Lombardia, Intervistato ad Agorà, su Rai Tre, Gallera replica duramente alle dichiarazioni di Conte di ieri che aveva prospettato una sorta di commissariamento delle Regioni per combattere in maniera unitaria la malattia: "Il premier è ignorante e cerca di scaricare le responsabilità delle falle della Protezione civile su di noi". Palazzo Chigi cerca di smorzare i toni: "Pienamente soddisfatti della collaborazione con i presidenti delle Regioni". Franceschini: "Stop alle polemiche. Lavorare uniti".

Le disposizioni della Regione sul coronavirus

Per ora la deadline dell'ordinanza varata da governo e Palazzo Lombardia è lunedì 2 marzo, ma la possibilità che il provvedimento venga esteso per un'altra settimana, per un totale di 14 giorni, non è esclusa. Nel provvedimento si sospendono anche i concorsi pubblici e le fiere, le gite scolastiche che gli studenti lombardi - 1,2 milioni di bambini e ragazzi - si apprestavano a fare, sia in Italia sia all'estero. Restano aperti i negozi, ma con alcune eccezioni: il prossimo weekend, allora, nei centri commerciali si potrà fare la spesa solo nei supermercati. Ma non nei negozi che li circondano, che dovranno tenere la saracinesca abbassata. Stesso discorso per i mercati, chiusi sabato e domenica.

Coronavirus, tavolo permanente in Comune. Sanificati i mezzi Atm

Che Milano fosse pronta a fermarsi, per la prima volta dal Dopoguerra, era emerso domenica. Quando il sindaco Beppe Sala e il prefetto Renato Saccone si sono incontrati in prefettura, con i vertici delle forze dell'ordine, e hanno annunciato ancora prima che arrivasse l'ordinanza di aver deciso " a scopo prudenziale " la chiusura delle scuole, che in città e provincia contano circa 400 mila alunni e studenti. " Ho sentito anche gli altri sindaci dell'hinterland e sono d'accordo con me", ha spiegato Sala, che ha anche insediato un tavolo permanente a Palazzo Marino, con tutti gli assessori e una trentina di direttori di settore convocati in pianta stabile per seguire l'emergenza. Attivi i mezzi Atm: nelle stazioni, sui tram, nei convogli della metropolitana e nei bus è però prevista da oggi una "sanificazione straordinaria". Ogni giorno, saranno bonificati tutti i mezzi circolanti, i tornelli, gli appoggi e le aree aperte al pubblico, nonché i posti di guida del personale.

Sala sul coronavirus: "Regole non si discutono, comportiamoci come società matura"