24 febbraio 2020 - 10:22

Coronavirus, sbarco vietato a Mauritius per 40 lombardi e veneti. «Costretti a rientrare, i romani no»

Era partito da Roma. All’arrivo le autorità locali hanno detto ai passeggeri che lo sbarco era possibile solo se accettavano l’isolamento in due ospedali

di Giacomo Costa, Flavio Haver e Lorenzo Salvia

Coronavirus, sbarco vietato a Mauritius per 40 lombardi e veneti. «Costretti a rientrare, i romani no»
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I passeggeri di un volo Alitalia partito da Roma sono stati fermati dopo l’atterraggio questa mattina nell’aeroporto di Mauritius, isola dell’Oceano indiano. Le autorità locali, a causa della diffusione del nuovo coronavirus nel nostro Paese, hanno detto che l’ingresso nel Paese è possibile solo se accettano un periodo di quarantena, da fare in due ospedali della Capitale. L’alternativa è rientrare subito in Italia, senza sbarcare, e a bordo dello stesso aereo con il quale sono arrivati. Ma il volo di rientro, programmato per il pomeriggio, è già tutto pieno.

Dopo un primo esame le autorità locali hanno deciso di lasciare a bordo dell’aereo solo i passeggeri provenienti da Lombardia e Veneto, in un primo momento ne erano stati contati una settantina, alla fine sono scesi a 40. Tutti gli altri possono sbarcare, senza obbligo di quarantena.

Il ministero degli Esteri sta seguendo la vicenda sin dalle prime battute, in contatto costante con la compagnia aerea Alitalia e con l’Ambasciata a Pretoria, competente per l’area, per assicurare la massima assistenza agli italiani a bordo.

Il volo è l’ AZ 772 decollato dall’aeroporto di Roma Fiumicino alle ore 21:40 di domenica 23 febbraio, e regolarmente atterrato all’aeroporto di Mauritius alle ore 10:45 locali (le 7:45 in Italia). In base a disposizioni delle autorità di Mauritius, non trasmesse alla compagnia aera prima dell’arrivo del volo, lo sbarco di 40 persone provenienti da Lombardia e Veneto è stato condizionato a una messa in quarantena locale. Su richiesta degli stessi, ed in costante coordinamento con l’Unità di Crisi della Farnesina, Alitalia ne sta predisponendo il rientro immediato, nonostante nessuno di loro abbia dichiarato sintomi di qualsivoglia malessere. Alitalia ha immediatamente coinvolto le Autorità competenti al fine di chiarire l’eventuale sussistenza di limitazioni alla mobilità dei cittadini italiani non sottoposti ad alcuna delle restrizioni vigenti.

Il volo Alitalia che riporta a Roma i 40 italiani bloccati a Mauritius è ripartito pochi minuti prima delle 15 ora italiana. Ed è arrivato, come previsto, all’aeroporto di Fiumicino all’una di notte.

Racconta uno dei 40 italiani bloccati all’arrivo, Daniele Tagliapietra, imprenditore veneto : «Io viaggio con una bambina di 15 mesi e ho dovuto faticare persino per ottenere un po’ di acqua, figuriamoci per recuperare il latte dalle valigie imbarcate». A suo giudizio la scelta di non far sbarcare solo le persone provenienti da Lombardia e Veneto, ma non quelle in arrivo dal resto d’Italia, è stata una «assurda, visto che abbiamo viaggiato tutti chiusi nello stesso aereo per dieci ore».

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