Cronaca

Coronavirus, carceri, ancora proteste. Tre detenuti morti a Rieti, le vittime salgono a dodici

(fotogramma)
Sono morte per overdose da metadone, come le nove decedute a Modena. A Foggia arrestati undici dei trentaquattro evasi
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Dopo le tante rivolte di ieri, non si fermano le proteste nelle carceri italiane, dove i detenuti chiedono misure per la protezione dal coronavirus e contestano il divieto di visita contenuto nel Decreto del governo per arginare i contagi.
 
Dopo i nove detenuti morti di ieri nel carcere Modena, si contano altre tre vittime, nel carcere di Rieti, in seguito alla sommossa scoppiata ieri sera. Anche in questo caso i tre detenuti sono deceduti per overdose dopo aver assunto farmaci, probabilmente metadone, che avevano sottratto all’infermeria durante i disordini. La sommossa si è scatenata all'interno dell'istituto di pena "Nuovo complesso", situato nel quartiere di Vazia. Secondo quanto riferiscono fonti giudiziarie per i tre carcerati, trasportati immediatamente nel vicino ospedale "San Camillo De Lellis", non c'è stato nulla da fare, mentre altri 8 detenuti sarebbero ricoverati nello stesso ospedale, tre dei quali in terapia intensiva. Un altro carcerato è stato invece trasporto a Roma in elicottero in gravi condizioni. Ingenti i danni all'interno del penitenziario, al termine della rivolta che ha coinvolto nel complesso una cinquantina di detenuti.
 
Dopo dieci ore, si è conclusa nella notte la rivolta dei detenuti nel carcere di Melfi (Potenza) dove sono stati liberati i nove ostaggi - quattro agenti della polizia penitenziaria e cinque operatori sanitari - e i detenuti sono rientrati nelle sezioni. 
A Siracusa sono stati 70 i detenuti che ieri sera si sono resi protagonisti di una rivolta nel carcere di Cavadonna, alla periferia sud di Siracusa. Secondo una prima ricostruzione, hanno dato alle fiamme le lenzuola all'interno della struttura carceraria, ma hanno anche causato dei danni ad alcuni arredi. Si sono vissuti momenti di grande apprensione e temendo una evasione dei detenuti i carabinieri, gli agenti di polizia ed i militari della Guardia di finanza, arrivati in forze, hanno cinturato il penitenziario mentre un elicottero dei carabinieri si e' alzato in volo rimandendo in zona fino alle due quando la rivolta è stata sedata. I detenuti, controllati a vista dagli agenti della polizia penitenziaria, hanno poi chiesto di parlare con il direttore del carcere chiedendo di portare all'attenzione del governo alcune delle loro richieste.

Sono stati arrestati in nottata 11 dei 34 evasi ieri dal carcere di Foggia, durante la protesta scatenata da oltre 250 detenuti. Carabinieri, agenti di polizia e militari della Guardia di finanza stanno eseguendo controlli anche nelle regioni limitrofe e, in particolare, in Molise dove alcuni dei 23 ricercati potrebbero aver trovato rifugio. Intanto anche questa mattina l'ingresso del carcere di Foggia è presidiato da un imponente cordone di uomini delle forze di Polizia.

Tensione nella tarda serata di ieri anche nel carcere di Aversa (Caserta), dove sono ospitati 197 detenuti. Molti reclusi, durante il cambio di turno poco prima della mezzanotte, hanno iniziato a rumoreggiare e protestare bruciando pezzi di carta nelle proprie celle, sbattendo oggetti sulle inferriate.