Certo, Certo, se continuiamo a deprimerci

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In giugno si voterà per l'Europa, cioè si voterà per qualcosa che non c'è. È solo un insieme di Stati ognuno con le proprie necessità, abitudini, tradizioni, mentalità, lingue, politici e debito pubblico. Siamo Paesi in disaccordo su quasi tutto, dell'immigrazione alla lunghezza delle vongole. L'unica cosa buona è la libera circolazione di persone e cose, qualcosa di buono è la moneta altrimenti ci troveremmo con le pezze al lato B e quello che dell'Italia fa più paura ma in certo senso ci salva è il nostro enorme debito pubblico. Finché ci sarà, il nostro belpaese potrà navigare a vista, se il resto dei Paesi Europei farà del male al nostro debituccio saranno cavoli amari anche per loro. Lo sanno ma ogni tanto danno una spallata. Quindi datemi un valido motivo per votare.

Angelo Corradi,

Il motivo per votare nelle elezioni europee? Dimostrare che quanto abbiamo costruito, sebbene imperfetto, è molto meglio dell’alternativa. E per ribadire che, in questo mondo di giganti incattiviti, è bene stare insieme e aiutarsi a vicenda.

 

Aggiungo: la situazione europea non è quella descritta nelle sue plumbee semplificazioni, Angelo. I 27 Stati membri della UE non sono "in disaccordo su quasi tutto”. Hanno votato insieme riforme epocali (riforma bancaria, protezione dei dati, AI Act, Pnrr etc); e quotidianamente lavorano al benessere comune. Certo, se continuiamo a deprimerci e a dire che non funziona niente, poi andrà male davvero. Per la gioia di Putin & Co, che un capolavoro come la UE se lo sognano.